GP di Germania
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il fatto 25/7/2003 - primo giorno di prove
Rossi brucia Biaggi in volata
Trentacinque millesimi, il frutto di un guizzo nell'ultimo giro utile, hanno assegnato a Rossi la pole provvisoria del GP di Germania davanti a Max Biaggi. E' stato, quello di Valentino, un furto con destrezza, perché negli ultimi otto minuti di prova il Corsaro ha inanellato ben cinque giri fra l'1.24.370 e l'1.24.7, dimostrando di aver preso le misure al nuovo telaio avuto a Donington, del quale qui è arrivato il secondo esemplare.
La coppia italiana, comunque, ha annichilito la concorrenza, visto che l'unico a tenere il loro passo è stato Jeremy McWilliams, ma in sella alla Proton 500 KR3 due tempi, che per di più ha utilizzato gomme Bridgestone da tempo, al contrario dei piloti Michelin che si sono serviti di un normale pneumatico bimescola (la maggior parte delle curve sono a sinistra) soffice.
A chiudere la prima fila, ma staccato di quattro decimi, è riuscito Carlos Checa, con la Yamaha sempre veloce su questo circuito molto guidato, mentre la Ducati, grazie ad uno scatenato Bayliss ha fatto solo il quinto tempo, ma davanti alla RC211V ufficiale di Gibernau.
Bene, con la M1, ha guidato Marco Melandri, autore del settimo tempo, mentre un po' in difficoltà è apparso Capirossi, scalzato dalla seconda fila dalla wildcard Abe.
Positivo, invece, il rientro di Barros se si tiene conto che è al rientro dopo la frattura della mano destra.
Decisamente indietro, per il momento, l'Aprilia che nella mattinata è stata protagonista con Edwards di uno spettacolare incidente: la "Cube", infatti, ha preso fuoco in rettilineo per una perdita di benzina dal tappo del serbatoio, in staccata, costringendo l'americano a saltare giù in corsa. Nonostante la sua prontezza Colin ha comunque sofferto di alcune ustioni leggere al braccio destro e ad una coscia.

De Puniet beffa Rolfo
Sul circuito dove la potenza conta meno, ci ha provato Roby Rolfo a centrare con la sua Honda la pole provvisoria. Se non ce l'ha fatta la "colpa" è stata del corciaceo de Puniet che gli ha affibiato tre decimi con l'Aprilia.
In un circuito così guidato come è il Sachsenring, comunque, le sorprese non sono mancate, con Poggiali buttato fuori dalla prima fila dai determinatissimi Franco Battaini e SeBastian Porto.
Un po' in difficoltà, invece, sono apparsi i gemellini terribili spagnoli, Fonsi Nieto e Toni Elias, solo ottavo e nono tempo, preceduti da Guintoli e Matsudo.

De Angelis guida la riscossa dell'Aprilia
In testa al mondiale c'è una Honda, quella di Pedrosa, ma in pista è sempre l'Aprilia che domina. Questo, perlomeno, è quanto si può arguire dal primo turno di prove ufficiali sul circuito del Sachsenring che ha visto il sanmarinese cogliere la pole provvisoria davanti alle moto gemelle di Steve jenkner e Pablo Nieto.
Alle spalle dei primi tre, a chiudere la prima fila, con una Honda, non è stata comunque l'irascibile pilota della Telefonica, bensì il finlandese Mika Kallio, mentre in seconda fila l'emergente Luthi ha fatto meglio di Stoner e Perugini. Solo ottavo, per il momento, Pedrosa, mentre in difficoltà, come da un po' di Gran premi, sembra ancora essere Cecchinello (13°). La sorpresa è che subito attaccato al pilota veneto c'è la Malaguti di Lai che ha saputo far meglio della prima KTM, quella di Vincent (17°, Locatelli 26°), mentre brancolano ancora una volta nelle ultime posizioni le Derbi Gilera, rispettivamente 19° (Lorenzo), 22° (Alzamora) e addirittura 35° e terz'ultimo Bianco.

 

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