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il fatto 26/7/2003 - pole position
Biaggi firma un capolavoro Michelin
Ci ha provato, negli ultimi cinque minuti, a fare lo scherzetto a tutti, il vecchio Jeremy McWilliams. Montata una gomma Bridgestone supermorbida si è espresso nella quintessenza del giro a vita persa, facendo registrare, in sella alla vetusta Proton 500 tre cilindri due tempi, un record da infarto: mezzo secondo più veloce della pole provvisoria del venerdì. Sarebbe andata a finire così - con il nordirlandese in pole - se la Michelin non fosse stata preparata.
Dal cappello a cilindro, infatti, i ragazzi del Bibendum hanno tirato fuori la risposta ai rivali giapponesi e grazie ad un giro-capolavoro Max Biaggi ha strappato il sorriso al 39enne Jezza per appena due millesimi.
Non è stato l'unico, comunque, Max a potere utilizzare la supergomma: anche Capirex, infatti, ci è riuscito, issando la Ducati di peso in prima fila, con il terzo tempo, mentre fra i big Rossi non è riuscito invece sfruttare la supergomma per la nota avversione della sua RC211 V 2003 agli pneumatici troppo morbidi.
A causa di ciò Vale, alla fine delle prove, era piuttosto contrariato, soprattutto per il distacco preso: oltre mezzo secondo. Peraltro con un tempo vicinissimo a quello del pesarese - 34 millesimi di differenza - si è qualificato in quinta posizione Gibernau, seguito a ruota da Bayliss. La prima Yamaha è stata quella di Checa, settimo, mentre Melandri non è andato al di là del 12° tempo, preceduto da Barros, non ancora in perfetta forma fisica e davanti all'Aprilia di Edwards, che ha avuto un fine settimana quantomeno avventuroso.
Solita solfa per gli altri: la migliore Suzuki è stata quella del rientrante Roberts, 14° tempo, mentre la Kawasaki con McCoy si è qualificata in ventesima posizione dopo un paio di voli di Pitt e Hofmann.

Porto fa sorridere la Honda
Ha avuto un brutto fine settimana, Manuel Poggiali. Dopo le cadute di cui è stato vittima al venerdì, sabato si è esibito in un paio di dritti di troppo. Risultato: non solo ha mancato la pole, ma è clamorosamente finito in seconda fila, con il sesto tempo, staccato di quasi quattro decimi dal miglior tempo, realizzato dall'argentino Porto in sella alla Honda. E' stato bravo, Sebastian, perché nel turno conclusivo ha fatto meglio di Rolfo - secondo miglior tempo - che finora in gara ha raccolto più di lui. In una pista, dunque, dove la potenza non conta molto la Honda ha rialzato la testa piazzando due sue moto nelle prime due posizioni e respingendo l'assalto dell'Aprilia che ci ha provato con Battaini, rimasto a due decimi, e Fonsi Nieto, anche lui in quest'ordine di grandezza.

Perugini si ripete
La pole se la era già aggiudicata due settimane fa, a Donington, Stefano Perugini. Quella conquistata al Sachsenring, dunque, è solo la conferma dello stato di forma del pilota di Sutri, che sul circuito tedesco ha atteso gli ultimi minuti di un concitato turno di prove per balzare al comando della minima categoria. A contrastarlo, sino all'ultimo istante, ci ha provato il bravissimo Alex De Angelis - per il quale l'Aprilia prepara un futuro in 250 - che ha perduto la sfida per appena 54 millesimi di secondo. Bravo è stato anche Barbera, terzo tempo, che ha dimostrato che la vittoria di Donington non è arrivata per caso. Al Sachsenring, comunque, sembra essersi riscosso anche Lucio Cecchinello, che è riuscito a saltare sulla prima fila dopo aver girato a lungo con il compagno di squadra Stoner (5° tempo), mentre il leader del mondiale, Daniel Pedrosa, ha dovuto cedere anche al compagno di marca Dovizioso qualificandosi in settima posizione, davanti a Borsoi che ha cacciato j
Jenkner in terza fila.
Purtroppo anche in Germania ancora difficoltà per la Derbi-Gilera, visto che il migliore è stato il giovanissimo Lorenzo (19°), mentre Alzamora (29°) e soprattutto Bianco (34°) confermano il grave momento di crisi di una squadra che era abituata a lottare per il mondiale.
Ferma sul tronco anche la KTM che, dopo aver annunciato di aver rinunciato al progetto MotoGP (con cinque motori quattro cilindri pronti per essere montati), si è fermata, con Locatelli, al 22° tempo. Il campione del mondo, Vincent ha fatto anche peggio ed è 24°.

 

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