il fatto 27/7/2003
- giorno di gare
Gibernau, in volata su Rossi
Dalla pole position Biaggi sbaglia completamente la partenza ed
al primo giro transita in ottava posizione, alle spalle di Rossi, Capirossi,
Gibernau, Melandri, Bayliss, Ukawa e McWilliams.
Con Rossi in fuga Biaggi non si da per vinto ed attacca: all'ottavo giro
è già quarto, alle spalle di Valentino,
Gibernau e Bayliss, ma ancora staccato di quasi tre secondi.
Tre giri ci mette Biaggi a sbarazzarsi di Troy, che davanti gli fa da
tappo con la velocissima Ducati, ma al 12° passaggio è finalmente
terzo, a tre secondi e due decimi dal rivale, sempre inseguito da Gibernau.
Un inseguimento feroce, quello del romano, che termina brutalmente al
13° giro quando Max perde il controllo della sua Honda finendo in
terra.Una caduta che non gli lascia la possibilità di ripartire.
Intanto però Gibernau si è fatto sotto a Rossi ed i due
sono a contatto.Bayliss è nuoivamente in terza posizione, davanti
a Melandri e Capirossi, seguiono Ukawa, Checa, Hayden, Nakano e McWilliams,
mentre Barros vola via mentre era in undicesima posizione.
A dieci giri dalla fine, Gibernau passa al comando con una manovra che
Rossi facilita per dare un'occhiata all'avversario. Dietro di loro c'è
il vuoto: Bayliss è a più di sei secondi, Melandri a dodici,
con Capirossi sulla coda e Ukawa e Hayden lì vicini. La voglia
di fare il risultato, purtroppo, tradisce Melandri che, dopo quattro giri,
finisce in terra, abbandonando la compagnia.
Il duello in testa, nel frattempo, prosegue: Rossi è l'ombra dello
spagnolo e prova diverse volte ad attaccare Valentino nella staccata in
fondo al discesone, senza riuscirci. Ci riprova, per l'ennesima volta,
ad un giro dalla fine e riesce a filtrare, ma Sete, alle sue spalle, non
molla, si tiene più interno nelle ultime curve ed in quella che
immette sul traguardo, da dietro, apre prima, bruciando il campione del
mondo sul filo di lana, precedendolo di sessanta millesimi di secondo,
mentre Bayliss, Capirossi e Hayden finiscono nell'ordine.
Rolfo conquista la prima vittoria
Sull'unica pista del mondiale favorevole alla Honda Roby Rolfo non si
fa sfuggire l'occasione e parte in testa seguito dal compagno di marca
Sebastian Porto, subito inseguito da Fonsi Nieto, De Puniet e Battaini,
mentre Poggiali, partito dalla seconda fila, dopo quattro giri è
settimo alle spalle di Guintoli e davanti a West.
Rolfo, al comando, insegue il sogno della prima vittoria in 250 e continua
a spingere, senza riuscire a liberarsi di De Puniet, che ha passato Porto
e Nieto. La gara è piuttosto statica quando, all'improvviso, Nieto
si esibisce in un pauroso fuoripista: riesce a rimanere in piedi e rientra
in pista giusto davanti a Poggiali che gli si mette in scia per non farlo
fuggire. La coppia arriva sotto a Battaini, che però resiste, fintantoché
lo spagnolo lo supera, manovra che riesce, poco dopo, anche a Poggiali,
che però arriva lungo ad una curva, allarga, finisce sull'erba
e cade. E' una scivolata da fermo, la sua, per cui riesce a ripartire,
ma a questo punto è in nona posizione, staccato di venti secondi
mentre mancano dieci giri alla fine.
La gara, per lui, è finita, ma non per Rolfo che continua a spingere
davanti a De Puniet, mentre in coda alla coppia dopo un po' arriva Fonsi
Nieto in recupero. Gira forte lo spagnolo, tanto che ad un giro dalla
fine salta De Puniet e cerca di rubare il piatto al torinese che tiene
botta, mantenendo un esiguo vantaggio sino al traguardo. Quarto chiude
Porto, davanti a Battaini, West ed Elias con Poggiali ottavo. Grazie alla
vittoria ora Rolfo si è portato alle spalle di Poggiali, sempre
in testa al mondiale ma con appena tre punti di vantaggio, mentre Nieto
è a -7.
L'Etrusco colpisce ancora
Al pronti via si fa tradire dall'emozione il vincitore del GP di Donington,
Hector Barbera, che brucia il semaforo, parte in testa ma viene penalizzato
con uno stop and go.
Intanto in testa alla gara vanno Perugini, De Angelis, Stoner, Pedrosa,
Cecchinello e Dovizioso.
Per dieci giri il pilota di Sutri fa la locomotiva del trenino di testa,
quindi si fa da parte lasciando a Stoner e De Angelis l'onere del comando,
controllando alle sue spalle Pedrosa, Dovizioso, Cecchinello e Ui, mentre
Jenkner, che stà cercando di risalire dalla decima posizione incappa
in una caduta.
Nel frattempo il gruppetto di testa è dimagrito, sono rimasti in
quattro: Stoner al comando, con Perugini, De Angelis e Pedrosa che gli
ruotano attorno come squali scambiandosi frequentemente le posizioni.
In quinta posizione, staccato di cinque secondi, insegue invece Pablo
Nieto, assieme a Cecchinello, Dovizioso in calo, Talmacsi ed Ui.
A tre giri dalla fine Perugini rompe gli indugi e balza nuovamente al
comando. Mantengono la sua scia Stoner e de Angelis, mentre Pedrosa un
po' in affanno si stacca leggermente ed è così che il poker
di testa transita sul traguardo all'ultimo giro, mentre controlla Talmacsi,
Dovizioso e Cecchinello. |