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Bridgestone lancia Hopkins e Tamada Ha sorpreso tutti, John Hopkins, negli ultimi minuti del primo
turno di prove ufficiali. Quando, infatti, il pilota della Suzuki, con
la prima delle due gomme da tempo a sua disposizione ha centrato la pole
provvisoria, il mormorio generale è stato: guarda come vanno queste
Bridgestone. Col passare del tempo, però, nemmeno Rossi in gran
forma ed ansioso di dare l’ennesima lezione alla Honda sulla loro
pista è riuscito a replicare, mentre addirittura l’americano
si è migliorato, chiudendo così la sua pole provvisoria
in cassaforte. Con Vale e la Yamaha in prima fila con il secondo tempo,
a chiudere la prima linea ci ha pensato Tamada, anche lui velocissimo
con le gomme giapponesi, mentre il primo della seconda fila è stato
Biaggi, davanti a Capirossi (l’unico a far volare la Ducati) e Roberts.
Per la prima volta quest’anno, dunque Bridgestone e Michelin si
sono divise le prime due file, anche se il passo di gara ce l’hanno,
per il momento, solo due piloti della Michelin: Rossi e Biaggi.
Nei guai, invece, la coppia della HRC. Alex Barros si è esibito
in un paio di dritti e non ha fatto meglio del settimo , davanti al rientrante
Hayden ed a Bayliss.
Chi è in difficoltà è Gibernau, decimo tempo a causa
(sembra) di una errata scelta dei rapporti del cambio, ma peggio di lui
è messo Melandri, 12° dietro ad Edwards. Nel Bronx –
13° - Carlos Checa, ma è comprensibile: il ragazzo è
fuori dalla Yamaha e non ha ancora un posto dove andare e quando è
nervoso diventa troppo aggressivo e si vede: è caduto ben due volte.
Solo un dritto, invece, ha fatto Youichi Ui, per la prima volta alla guida
della WCM. Per il momento è fuori dai tempi (ha preso otto secondi
e mezzo dalla pole), ma potrebbe anche farcela.
Porto e l’Aprilia davanti alle Honda Per un pelo, nella 250, la pole non se la è aggiudicata
una wildcard, Yuki Takahashi. A fermarlo ci ha pensato Porto, con l’Aprilia,
ma il giapponese si è tolto la soddisfazione di essere comunque
il miglior pilota della Honda, questa volta davanti al redivivo Toni Elias
che sembra aver superato i problemi di inizio stagione. In crescita anche
Alex De Angelis, quarto tempo, costante De Puniet, mentre evidentemente
l’aria di casa ha ringalluzzito Aoyama, finora piuttosto spento
e qui invece davanti al leader del mondiale, Pedrosa, settimo tempo in
seconda fila davanti a West ed all’imperscrutabile Poggiali, riuscito
quantomeno a mettere le ruote davanti al suo avversario del 2003, Roby
Rolfo, anche lui in crisi di identità.
E’ sempre Dovizioso
La battuta d’arresto portoghese invece di demoralizzare Andrea Dovizioso,
l’ha caricato, così il pilota forlivese ha aperto le danze
a Motegi realizzando il miglior tempo nella prima sessione di prove ufficiali.
Il ragazzo della Honda, sempre più deciso a lasciare il team Kopron
Scot per passare alla 250 ha regolato di poco l’esuberante Stoner,
candidato anche lui alla quarto di litro, con la KTM.
Il terzo tempo se l’è aggiudicato Hector Barbera (sarà
un caso? anche lui vuole una 250, Aprilia questa volta), mentre a chiudere
la prima fila provvisoria c’è Mika Kallio, che ha relegato
Roberto Locatelli in seconda fila, con il quinto tempo.