domenica 16/5/2004
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1° classificato MotoGP
S. Gibernau
1° classificato 250
D. Pedrosa
1° classificato 125
A. Dovizioso
2° C. Checa
2° R. De Puniet
2° R. Locatelli
3° M. Biaggi
3° T. Elias
3° J. Lorenzo

Gibernau e Checa, piegano Biaggi e Rossi

E' stato un Gran Premio ad alta tensione, quello di Francia, ad iniziare dal via. Nel giro di riscaldamento, infatti, Valentino Rossi è stato costretto a ricorrere all'aiuto dei meccanici per poter partire, dopo aver fatto stallare il suo motore. Non ha avuto incertezze, invece,al verde del semaforo, Carlos Checa a scattare al commando inseguito da Gibernau, Biaggi e Rossi, capace subito di farsi largo a spese del Corsaro. Subito in terra, in una caduta collettiva, finivano invece Hodgson, Abe e Hopkins.
E' stato l'antipasto, questo, di un lungo duello fra il pesarese ed il romano. Mentre, infatti, all'11° giro Gibernau prendeva la testa della gara davanti a Checa, iniziava una lunga battaglia fra i due arcirivali. Max tornava davanti alla prima guida della Yamaha al 15° passaggio, quando Vale andava largo dopo essersi deconcentrato per togliersi una visiera a strappo. Cinque giri dopo era il pilota della Camel-Honda a commettere un errore alla viariante, errore replicato da Rossi al 23° passaggio. Nel frattempo, grazie ad un ritmo incredibile I due italiani riacciuffavano Checa, ma lo spagnolo si difendeva benissimo, rintuzzando tutti gli assalti di Biaggi finché, nel giro conclusivo, proprio nelle ultime curve, un manipolo di doppiati impediva l'ultimo attacco, così mentre Gibernau tagliava per primo il traguardo Max doveva accontentarsi del podio alle spalle dei due spagnoli, ma davanti a Rossi.
In quinta posizione concludeva Edwards, davanti a Melandri, barros, Tamada, Capirossi ed Hayden.

Pedrosa piega De Puniet

Sete Gibernau lo chiama "titanio", perché è piccolo, leggero e…duro ed è indubbio che a Dani Pedrosa meriti appieno il soprannome. Del resto il modo in cui lo spagnolo ha vinto il GP di Francia non accetta repliche: è partito in testa ed ha tagliato il traguardo dopo una gara solitaria e velocissima.
I suoi avversari, infatti, si sono tolti dai piedi da soli: Rolfo è caduto subito, anche se ha poi ripreso brevemente prima di arrendersi definitivamente, Poggiali è rimasto in piedi appena un giro in più, così l'unico a provarci è stato Randy De Puniet che ha tenuto sotto pressione il pilota iberico senza però mai riuscire ada attaccarlo.
Il cronometro parla chiaro: sette secondi fra Dani e Randy, e ben 19 dal terzo classificato, Tony Elias. In pratica non c'è stata gara, se non quella per le posizioni di immediate rincalzo che hanno visto prevalere Aoyama su de Angelis, West, Nieto e Battaini.

Dovizioso concede il bis

Ci ha provato, a fuggire, come promesso, Andrea Dovizioso tirandosi dietro Barbera, Lorenzo, Locatelli e Giansanti, ma invece che ad una fuga abbiamo assistito alla replica del GP del Sudafrica. Quando, infatti, Locatelli ha preso la ruota di Dovizioso ed è andato in testa, il pilota della Honda si è limitato a controllarlo. Mentre si ritirava dapprima Simoncelli e quindi Perugini, Locatelli continuava a spingere, ma senza guadagnare un metro. Nessuno, comunque, degli inseguitori, teneva il passo della coppia di testa, così il Gran premio, come già a Welkom, si è deciso nell'ultimo giro e nell'identico modo: nonostante infatti Roberto cercasse le linee migliori per non far passare l'avversario, questi è riuscito ad infilarlo nel corso dell'ultimo giro riuscendo, nonostante un errore, anzi proprio grazie a questo, a rimanere davanti e vincendo la seconda gara della stagione davati a Loca, Giansanti, Barbera, Kallio e Pablo Nieto.
"Un errore mi ha dato la vittoria - ha confermato Dovizioso, non appena sceso dal podio - ho perso aderenza nell'ultima curva, così ho allargato la traiettoria, spiazzando Locatelli. Roberto è andato fortissimo, sono rimasto sempre alle sue spalle perché facevo fatica a tenere il suo passo".
"Questa volta Andrea è stato un po' fortunato - ha aggiunto Loca - ma arriverà anche il mio turno".
Dopo la terza gara, comunque, Dovizioso e Locatelli occupano le prime due posizioni del mondiale. Il pilota della Honda guida la classifica con 15 punti di vantaggio.

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