“Nei due giorni di
prove supplementari a Jerez abbiamo lavorato molto sulla messa
a punto della moto. Per me era importante anche trovare il limite
della moto, oltre a risolvere i problema di chattering. Il secondo
giorno ho provato le gomme da tempo e poi sono scivolato. Finalmente
ho trovato il limite della mia RC211V! questo mi ha permesso di
girare con tranquillità su questa pista che non conoscevo,
l’anno scorso infatti è piovuto per i tre giorni
e per me non fu un weekend positivo. Oggi invece ho trovato subito
un buon feeling con la pista, con la moto e con le gomme. Mi è
venuto naturale girare su questo passo e penso che domani potremmo
abbassare il crono ancora un po’. Sono contento di questo
risultato”.
Carlos
Checa, 3° tempo
“Mi sento sempre più
a mio agio sulla moto, che è decisamente migliorata. L’unico
problema che ho ancora è che mi piacerebbe avere più
grip all’anteriore. Il punto più difficile della
pista, infatti, è la chicane dove caddi tre anni fa: se
qualcuno lì va dritto o ti cade davanti porta terra in
pista con le conseguenze che si possono facilmente immaginare”.
Marco Melandri,
4° tempo
“I test effettuati
a Jerez dopo il GP ci sono serviti molto. Qui, al contrario delle
altre volte, sono riuscito a fare un buon giro con le gomme da
tempo, ma non sono ancora tanto a posto in configurazione gara.
Abbiamo comunque un po’ di idee su dove intervenire e credo
che si possa fare bene anche domenica. Dato che l’asfalto
è nuovo, ero convinto che questa mattina fosse un po’
più facile trovare subito le giuste regolazioni, in realtà
la moto scivolava molto nelle curve lunghe per mancanza di trazione.
Nel pomeriggio abbiamo migliorato, ma non siamo ancora a posto
al 100%. Mi sento bene e sono motivato e la gara di Jerez mi ha
dato più convinzione sui miei mezzi e reso gli avversari
un po’ più umani. Inoltre, da quando la Yamaha mi
ha dato il nuovo motore, quando salgo in moto guido con più
tranquillità e mi diverto, mentre l’anno scorso prima
di iniziare a provare ero teso e dovevo faticare un bel po’
di più per stare indietro. Gara dopo gara migliorano anche
i rapporti con la mia squadra e mi piacerebbe proprio fare un
buon risultato per dedicarlo ai miei meccanici. E anche la Yamaha
mi sta aiutando e voglio ringraziare tutti. Fa piacere essere
il migliore dei piloti italiani, anche perché a volte sembra
quasi che io non esista neppure…”.
Sete Gibernau,
5° tempo
“Sono arrivato a Le Mans
in condizioni fisi! che non perfette e oggi non mi sentivo bene.
Nonostante il mal di gola e la febbre sono uscito per la messa a
punto delle moto e cercare un buon crono per assicurarmi comunque
una buona posizione in griglia. Sono contento del feeling con la
moto, spero di star meglio domani e soprattutto domenica.”
Valentino
Rossi, 7° tempo
“La giornata non è
stata molto positiva: abbiamo un po’ di problemi. Inoltro
questa non è una delle mie piste preferite. Per questi motivi
non sono stato veloce, ed ho commesso vari errori di guida, arrivando
spesso lungo.. Il fatto è che la M1 non è stabile
in frenata, non riesco a fermarmi…comunque sapevo che prima
o poil, facendo questa scelta, un momento come questo sarebbe arrivato.
Guardare cosa stanno facendo Checa e Melandri? Non sono così
disperato! Magari più avanti…certo, è più
divertente stare davantiu, ma in certe occasioni bisogna anche correre
in difesa. Novità in arrivo? Per il momento su una delle
mie due moto uso l’elettronica della Marelli, poi per il Mugello
dovrebbe arrivare una evoluzione del motore, con qualche cavallo
in più”.
Max Biaggi,
8° tempo
“L’asfalto non
è più scivoloso come un tempo e la selezione è
minore. Oggi ci abbiamo dato dentro tutti, come sempre, ma la
sessione importante è quella di domain. Io, più
che altro, ho lavorato sul passo di gara, stiamo cercando di sistemare
la moto e di non commettere errori, in questa fase. Il problema
principale è la tendenza che la moto ha di impennarsi in
acclerazione: un millesimo qui, un millesimo lì ed il cronometro
corre. Comunque penso di avere buone possibilità di migliorare”.
Corrado
Cecchinelli (Direttore Tecnico Ducati)
“Stiamo migliorando,
ma lo fanno anche gli altri…le gare sono fatte così!.
La moto non è al 100% delle sue potenzialità e al
momento stiamo lavorando per trovare il set-up più adatto
a questa. Non abbiamo particolari novità tecniche rispetto
a Jerez e Loris continua a utilizzare la Michelin anteriore da
16.5”, di cui è abbastanza soddisfatto. I piloti
hanno bisogno di maggior feeling con l’anteriore in centro
curva ed in uscita e stiamo lavorando in questa direzione. E’
solo una questione di tempo”.
Troy Bayliss,
12° tempo
“Facciamo progressi”
– afferma l’australiano. “E continueremo a lavorare
a testa bassa per far crescere questa moto. La Desmosedici GP4
in questa fase iniziale richiede un delicato lavoro di messa a
punto per ogni circuito, quindi adesso stiamo lavorando per trovare
l’assetto adatto a questa pista. Sono certo che saremo in
grado di migliorare per le qualifiche di domani”.
Loris Capirossi,
14° tempo
“Stiamo lavorando
duro e il nostro passo con gomme da gara non è male. Utilizzo
sempre la 16.5” all’anteriore e non più la
17”. Siamo in forma e il morale è decisamente migliore
rispetto al weekend di Jerez. Oggi non sono riuscito a sfruttare
la mia gomma da qualifica perché sono entrato troppo presto
e al primo giro avevo davanti alcuni piloti più lenti di
me. Comunque rimango fiducioso, credo che domani miglioreremo
ma soprattutto che potremo fare una buona gara proprio perché
abbiamo un buon passo, che conta certamente più di singolo
giro veloce”.