GP del Portogallo
venerdì 5 settembre
FP1
QP1
TS
sabato 6 settembre
FP2
QP2
TS
domenica 7 settembre
Le wilcard a Estoril
Gomme scelte per la gara in MotoGP
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GARA
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I PROTAGONISTI
dopo le gare - domenica
Rossi, felice di piacervi

"E' stata una grande gara, differente da quella di Brno, che era stata più spettacolare e combattuta, ma comunque bellissima. E' una grande soddisfazione vincere un GP con un ritmo così alto. Abbiamo sempre girato sul piede dell'1'39" e quando riesci a passare per primo sotto la bandiera a scacchi al termine di una gara così veloce, provi una bella emozione. All'inizio sono partito benino, ma Biaggi è andato subito in testa e ha cercato di andarsene. Così ho forzato i tempi per passare Capirossi e quando ci sono riuscito, mi sono incollato a Biaggi e insieme abbiamo fatto il vuoto. Nel quattordicesimo giro ho fatto la cosa più bella di oggi, perché sono riuscito a passarlo e a cambiare ritmo e a rifilargli un secondo. E' stato un giro capolavoro, ma per farlo ho rischiato, tanto che ho fatto tutto il curvone a destra in derapata, dall'inizio alla fine. Il più era fatto, anche se poi non è stato comunque semplice perché mancavano ancora parecchi giri. Questo successo è molto importante anche per il mondiale, perché Gibernau è arrivato quarto e, inoltre, sono il primo a riuscire a vincere due GP consecutivi in questa stagione. Merito anche della squadra, che ha lavorato alla grande: venerdì, nonostante il primo tempo, non eravamo messi benissimo in configurazione gara, mentre oggi tutto era perfetto".

 
Biaggi, la fine di un incubo

"Sono molto felice di questa gara, è bello essere di nuovo qui a parlare di un podio. A Brno ero molto arrabbiato e deluso. Avevamo ricevuto del materiale nuovo e in tre ore non siamo riusciti a venirne a capo. Qui tra venerdì e sabato abbiamo fatto il passo in avanti e devo ringraziare la squadra per questo. Abbiamo un buon rapporto e riusciamo a lavorare bene insieme. Avevo provato diverse volte la partenza durante le prove perché quella prima curva mi spaventava. Sapevo che sarebbero entrati tutti come dei forsennati ed avevo paura di una collisione. Quando ci ho messo dentro le ruote per primo ho tirato un bel sospiro di sollievo. Ho imposto un ritmo veloce, sapevo che pochi piloti sarebbero stati capaci di mantenerlo. Sapevo anche che Rossi, dietro a me, aveva del margine, e la riprova è stata che quando mi ha passato, in tre curve è andato via. Un insieme di telaio e di motore, immagino, che fa una piccola differenza, gli da più agilità e più motore. Ce l'ha, e fa bene a sfruttarla, niente da dire. Io ho mantenuto un buon ritmo lo stesso, fino alla fine, nonostante le gomme avessero cominciato a scivolare. Avevo scelto una mescola leggermente più soffice degli altri ma non c'era molta differenza. Una buona gara insomma, e adesso spero di poterne vincere qualcuna".

 
Capirossi, volevo assolutamente il podio

"Il ritmo di Rossi e Biaggi oggi era veramente veloce. Ho provato a stare con loro, ma un errore ha permesso a Sete di superarmi. Il ritmo di Sete era più lento, e questo mi ha fatto perdere il contatto con i primi. Ho deciso di attaccare e sono riuscito a superarlo alla prima curva dell'ultimo giro. Poi ho preso una sbandata e lui mi ha ripreso. Sono rimasto attaccato, e appena si è presentata l'occasione ho sfruttato l'accelerazione della mia Desmosedici per passarlo all'esterno, e arrivando in volata davanti a lui sul traguardo. Volevo assolutamente questo podio!"

 
Bayliss, un errore la prima troppo lunga

"Vincere è sempre il mio obiettivo, sicuramente non mi accontento della sesta posizione, ma non è poi così male, ho fatto del mio meglio durante tutto il week end .Questo è un tracciato molto impegnativo e non sono riuscito a trovare un buon setting della moto così come avevo fatto a Brno qualche settimana fa. Sicuramente abbiamo bisogno di regolazioni diverse in ogni circuito, ma oggi abbiamo incamerato tanti dati che ci saranno molto utili in futuro. Abbiamo usato una "prima" molto lunga che non mi ha fatto partire bene come in altre occasioni, sicuramente sapremo cosa fare la prossima volta quando torneremo qui"

 
Poggiali, ora penso al titolo

"Non sono partito benissimo e ho dovuto spingere all'inizio per recuperare. Ma quando ero dietro a Porto, lui ha fatto qualche errore e così Elias è riuscito a prendere un piccolo vantaggio e non è stato più possibile riprenderlo, anche perché oggi lui andava veramente forte. Ma il mio obiettivo oggi era arrivare davanti a Nieto e Rolfo: ci sono riuscito e per questo sono soddisfatto. In chiave mondiale questo secondo posto è molto importante. Ho 14 punti di vantaggio e non vedo perché non dovrei pensare al titolo: se ci crediamo tutti, possiamo fare molto bene. Anche perché adesso mancano cinque gare, le più importanti, e tre di queste si disputeranno su circuiti che a me piacciono molto. L'Australia è la mia pista preferita e mi piacciono molto anche il Brasile e la Malesia. L'unico svantaggio è che su qui tracciati non ho mai provato, ma del resto, l‚esperienza non si compra. In questo momento il rivale più pericoloso sembra Toni Elias: è in forma ed è già al suo secondo anno in 250".

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