"E' stata
una grande gara, differente da quella di Brno, che era stata più
spettacolare e combattuta, ma comunque bellissima. E' una grande
soddisfazione vincere un GP con un ritmo così alto. Abbiamo
sempre girato sul piede dell'1'39" e quando riesci a passare
per primo sotto la bandiera a scacchi al termine di una gara così
veloce, provi una bella emozione. All'inizio sono partito benino,
ma Biaggi è andato subito in testa e ha cercato di andarsene.
Così ho forzato i tempi per passare Capirossi e quando
ci sono riuscito, mi sono incollato a Biaggi e insieme abbiamo
fatto il vuoto. Nel quattordicesimo giro ho fatto la cosa più
bella di oggi, perché sono riuscito a passarlo e a cambiare
ritmo e a rifilargli un secondo. E' stato un giro capolavoro,
ma per farlo ho rischiato, tanto che ho fatto tutto il curvone
a destra in derapata, dall'inizio alla fine. Il più era
fatto, anche se poi non è stato comunque semplice perché
mancavano ancora parecchi giri. Questo successo è molto
importante anche per il mondiale, perché Gibernau è
arrivato quarto e, inoltre, sono il primo a riuscire a vincere
due GP consecutivi in questa stagione. Merito anche della squadra,
che ha lavorato alla grande: venerdì, nonostante il primo
tempo, non eravamo messi benissimo in configurazione gara, mentre
oggi tutto era perfetto".
Biaggi, la fine di un
incubo
"Sono molto felice
di questa gara, è bello essere di nuovo qui a parlare di
un podio. A Brno ero molto arrabbiato e deluso. Avevamo ricevuto
del materiale nuovo e in tre ore non siamo riusciti a venirne
a capo. Qui tra venerdì e sabato abbiamo fatto il passo
in avanti e devo ringraziare la squadra per questo. Abbiamo un
buon rapporto e riusciamo a lavorare bene insieme. Avevo provato
diverse volte la partenza durante le prove perché quella
prima curva mi spaventava. Sapevo che sarebbero entrati tutti
come dei forsennati ed avevo paura di una collisione. Quando ci
ho messo dentro le ruote per primo ho tirato un bel sospiro di
sollievo. Ho imposto un ritmo veloce, sapevo che pochi piloti
sarebbero stati capaci di mantenerlo. Sapevo anche che Rossi,
dietro a me, aveva del margine, e la riprova è stata che
quando mi ha passato, in tre curve è andato via. Un insieme
di telaio e di motore, immagino, che fa una piccola differenza,
gli da più agilità e più motore. Ce l'ha,
e fa bene a sfruttarla, niente da dire. Io ho mantenuto un buon
ritmo lo stesso, fino alla fine, nonostante le gomme avessero
cominciato a scivolare. Avevo scelto una mescola leggermente più
soffice degli altri ma non c'era molta differenza. Una buona gara
insomma, e adesso spero di poterne vincere qualcuna".
Capirossi, volevo assolutamente
il podio
"Il ritmo di Rossi
e Biaggi oggi era veramente veloce. Ho provato a stare con loro,
ma un errore ha permesso a Sete di superarmi. Il ritmo di Sete
era più lento, e questo mi ha fatto perdere il contatto
con i primi. Ho deciso di attaccare e sono riuscito a superarlo
alla prima curva dell'ultimo giro. Poi ho preso una sbandata e
lui mi ha ripreso. Sono rimasto attaccato, e appena si è
presentata l'occasione ho sfruttato l'accelerazione della mia
Desmosedici per passarlo all'esterno, e arrivando in volata davanti
a lui sul traguardo. Volevo assolutamente questo podio!"
Bayliss, un errore la
prima troppo lunga
"Vincere è sempre
il mio obiettivo, sicuramente non mi accontento della sesta posizione,
ma non è poi così male, ho fatto del mio meglio
durante tutto il week end .Questo è un tracciato molto
impegnativo e non sono riuscito a trovare un buon setting della
moto così come avevo fatto a Brno qualche settimana fa.
Sicuramente abbiamo bisogno di regolazioni diverse in ogni circuito,
ma oggi abbiamo incamerato tanti dati che ci saranno molto utili
in futuro. Abbiamo usato una "prima" molto lunga che
non mi ha fatto partire bene come in altre occasioni, sicuramente
sapremo cosa fare la prossima volta quando torneremo qui"
Poggiali, ora penso
al titolo
"Non sono partito benissimo
e ho dovuto spingere all'inizio per recuperare. Ma quando ero
dietro a Porto, lui ha fatto qualche errore e così Elias
è riuscito a prendere un piccolo vantaggio e non è
stato più possibile riprenderlo, anche perché oggi
lui andava veramente forte. Ma il mio obiettivo oggi era arrivare
davanti a Nieto e Rolfo: ci sono riuscito e per questo sono soddisfatto.
In chiave mondiale questo secondo posto è molto importante.
Ho 14 punti di vantaggio e non vedo perché non dovrei pensare
al titolo: se ci crediamo tutti, possiamo fare molto bene. Anche
perché adesso mancano cinque gare, le più importanti,
e tre di queste si disputeranno su circuiti che a me piacciono
molto. L'Australia è la mia pista preferita e mi piacciono
molto anche il Brasile e la Malesia. L'unico svantaggio è
che su qui tracciati non ho mai provato, ma del resto, lesperienza
non si compra. In questo momento il rivale più pericoloso
sembra Toni Elias: è in forma ed è già al
suo secondo anno in 250".