GP del Portogallo
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il fatto 5/9/2003 - primo giorno di prove
Due volte Rossi
Per poco non ce l’ha fatta a sorprendere tutti, Olivier Jacque. Per meno di tre decimi, infatti, il pilota francese non è riuscito a portare in pole la Yamaha M1, e sarebbe stato un miracolo, visto che OJ,con un giro incredibile, è riuscito addirittura a far meglio di Max Biaggi. Su tutti e due, però, è svettato il solito Valentino Rossi che, riuscendo per due volte consecutive a migliorare il suo tempo, ha confermato di essere il punto di riferimento della categoria.
La prestazione della M1 – sesto tempo con Checa, alle spalle di Gibernau ed Ukawa – dimostra comunque che la casa di Iwata, presentatasi all’Estoril con un motore aggiornato e più potente – non sta a guardare. Del resto alla fine del lungo rettilineo del tracciato portoghese la moto più veloce è stata la M1 di Checa (318,9 Kmh), davanti alla Rc211V di Valentino (317, 3) e all’altra M1 di Jacque (317).
Solo settimo tempo, con una velocità massima di 314,9 Km, Loris Capirossi, che però ha abortito il suo giro veloce non sentendosi a suo agio con l’assetto della Ducati “step 3”, con telaio e forcella da 50 mm nuova. Soluzioni che vanno meglio delle precedenti, ma necessitano di una migliore messa a punto. Di tanto lavoro non ha avuto bisogno Jeremy McWilliams che, ferma ai box la sua KR5 4 tempi, è saltato in sella alla vecchia tricilindrica centrando subito l’ultimo posto disponibile della seconda fila.
Così come già a Brno anche Nicky Hayden inizia a mettersi in mostra. Il compagno di squadra di Valentino, infatti, è stato il migliore degli americani in pista, precedendo Roberts ed Edwards, che hanno spinto forte. Sarà solo un caso, oppure entrambi sono in cerca di una buona moto per il 2004?
Ancora un po’ in difficoltà, invece, Melandri che non è riuscito a sfruttare al massimo gli ultimi minuti di prove.

Elias strapazza i compagni di marca

Ci ha provato come un pazzo, Roby Rolfo, a portare la sua Honda in pole nel primo turno di prove del GP del Portogallo. Ci ha provato, ma non c’è riuscito: troppo lenta è la sua Honda rispetto all’Aprilia, specie su un circuito che ha il rettilineo dell’Estoril. Il simpatico torinese, comunque, è andato forte, se si tiene conto che il solo Toni Elias ha fatto la differenza, dando ai compagni di marca, De Puniet e Poggiali, circa mezzo secondo. Quanto sia andato forte Rolfo, del resto, lo conferma involontariamente il suo compagno di marca, Porto, in seconda fila con il sesto tempo alle spalle di Fonsi Nieto e staccato di quasi un secondo e tre dalla pole e di sei decimi da Roby. Decisamente le moto non vanno da sole.
Una conferma in questo senso, del resto, ce la fornisce il bravo Franco Battaini, settimo tempo in sella ad una Aprilia kit.

De Angelis mette d’accordo i duellanti

Il prossimo anno l’Aprilia lo vuole in 250, ma intanto Alex De Angelis ci terrebbe a vincere qualche GP in 125. In attesa di provarci in questo del Portogallo il sanmarinese ha iniziato centrando la pole provvisoria, davanti ai duellanti Pedrosa e Perugini.
Daniel non vuole fare pace con Stefano, ma l’Etrusco non se ne preoccupa e va per la sua strada, come il giovane romano Simone Corsi che su un tracciato difficile come l’Estoril ha sospreso tutti centrando la prima fila. In evidenza anche Jorge Lorenzo, ottavo tempo alle spalle di Borsoi, Jenkner e Talmacsi, con la Derbi, mentre Ui, tornato alla guida della sua vecchia moto (anche se con il marchio Gilera…) non ha fatto meglio del 17° tempo.

 

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