|
l'assetto - 3/9/2003 Come a Welkom ciò causa un rallentamento della messa a punto delle moto, perché man mano che la traiettoria si pulisce e si "gomma", le caratteristiche della pista cambiano, assieme all'assetto ideale. Al di là di ciò l'Estoril è caratterizzato da un rettilineo molto veloce - si superano i 310 Kmh - da alcune brusche frenate (come quella della curva uno), da una serie di esse, anche veloci, e dal più lento, incredibile, "rampino" del campionato. Da ciò che precede è evidente che il set-up migliore, per questo tracciato, è sempre un compromesso. Compromesso che non risparmia nemmeno la messa a punto del motore che all'Estoril si utilizza sia dai bassissimi regimi che gli alti, visto che una mezza dozzina di curve si percorrono in seconda. Dal punto di vista del telaio il bilanciamento è importante,
sia per quanto riguarda la facilità di inserire la moto in curva,
che la stabilità nelle aree di frenata. L'assetto di base è
simile a quello utilizzato a Donington, con la differenza che il circuito
portoghese richiede una forcella anteriore un po' più dura in
compressione a causa delle forti decelerazioni. Nello stesso tempo la
sospensione posteriore è tenuta un po' più soffice per
migliorare il controllo della ruota posteriore in accelerazione, visto
che il tracciato, stretto, consente una sola linea ideale ed è
quindi meglio non incappare nel sottosterzo.
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Sito web realizzato da After S.r.l.