GP d'Olanda
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il fatto 26/6/2003 - primo giorno di prove
La pole di Rossi fa rumore
Ha debuttato con una pole provvisoria l'ultima incarnazione della RC211V, la rumorosissima versione della Honda con scarichi liberi 5-in-3. Rossi, infatti, con il nuovo motore (non si tratta evidentemente solo di marmitte) è stato velocissimo fin dall'inizio delle prove e alternandosi alla guida delle sue due moto, una aggiornata e l'altra no, si è mantenuto sempre al vertice della categoria. SuperVale si è espresso per ben nove volte su tempi record, battendo sul 2'01" e scendendo addirittura tre volte attorno ai due minuti. Con la versione aggiornata ha 2'00"496, con quella utilizzata sino a Barcellona 2'00"652.
Spremendo al limite la sua Honda "clienti" l'arcirivale, Max Biaggi, si è fermato a 2'00"677, prendendo appena 18 centesimi, ma il romano ha fatto in tutto sei giri veloci, di cui due sul passo dei minuti. Buon terzo ha chiuso Capirossi (in tutto due giri buoni, uno solo sui due minuti), che ha portato la Ducati in prima fila con il terzo tempo, nonostante la Rossa mostrasse chiari limiti di guida nella parte più sinuosa del tracciato. A chiudere la prima fila ci ha pensato il redivivo Barros (quattro giri in tutto sul piede del 2'01"), con la Yamaha, ma la vera sorpresa è stato Colion Edwards che ha portato l'Aprilia RS "Cube" in seconda fila con il quinto tempo, davanti alla M1 di Checa.
Un po' in difficoltà Melandri, nono tempo ad un secondo e mezzo e vittima anche di una caduta mentre seguiva Capirossi. Stranissima la dinamica: Loris ha sollevato con il ginocchio sinistro un po' di terra sulla quale è scivolato Macio.
Ancora più coreografico, però, è stato Nobuatsu Aoki che si è esibito con la sua Proton in una rottura da F.1: il suo cinque cilindri è letteralmente esploso sul rettilineo e l'improvvisa fuoriuscita di olio sugli scarichi ha dato fuoco alla moto, costringendo il giapponese ad abbandonarla in fiamme sull'erba.

Fonsi torna a far paura
Nella prima parte del campionato non si è visto, Fonsi Nieto, ma ad Assen ha rialzato la testa, regolando il suo compagno di marca, Toni Elias, ed il leader del mondiale, Manuel Poggiali. Tre Aprilia nei primi tre posti indicano chiaramente quale è la moto da battere, ma un segnale ancora più forte lo da il quarto tempo del bravo Roberto Rolfo che con una Honda decisamente fiacca si è issato in prima fila, ma con ben nove decimi di distacco.
Leggermente in difficoltà, nel primo turno di prove, Randy De Puniet, mentre Franco Battaini ha fatto il suo dovere con l3Aprilia privata qualificandola in sesta posizione davanti alla Honda ufficiale di Sebastian Porto che dovrebbe essere un po' più incisivo.
Per il momento ancora fuori dai tempi, sul difficile tracciato di Assen, Katja Poensgen. La bella valchiria su due ruote ha beccato quasi nove secondi, ma due maschietti hanno fatto peggio di lei.

De Angelis apre la caccia alla vittoria numero 150
La caccia al 150° successo è iniziata per l'Aprilia ed a suonare la carica, ad Assen, è stato Alex De Angelis, che non ha ancora vinto un Gran Premio ma ha pur sempre fatto la pole a Suzuka.
Il pilota di San Marino, nel primo turno di prove ufficiali, ha regolato i suoi tre compagni di marca, Stoner, Ui e Barbera, ma di una incollatura, segno che in Olanda le differenze tecniche fra le ottavo di litro venete non sono troppo marcate.
Intanto comincia a rialzare la testa la Derbi che, grazie al buon lavoro fatto dal tecnico Ligeois ha consentito al giovanissimo Jorge Lorenzo di acciuffare un ottimo quinto tempo davanti al finlandese Kallio, miglior pilota della Honda, e a Jenkner, Borsoi e Simoncelli.
E' stato uno strano primo turno, quello di mercoledì, i due favoriti, Daniel Pedrosa e Lucio Cecchinello, infatti, si sono un po' nascosti risultando, alla fine, appena 11° e 13°.
Un po' indietro sono anche Dovizioso (10°) e Perugini (14°), mentre va considerato buono il 16° tempo di Arnmau Vincent che ha portato al debutto un nuovo telaio per la KTM.

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