il fatto 25/4/2003
- primo giorno di prove
Ancora Vale, ma Capirex con la Ducati sfida la Honda
Se la sono giocata sino all'ultimo, Valentino Rossi e Loris Capirossi,
la pole del GP del Sud Africa. Alla fine è stato il pilota della
Honda a precedere quello della Ducati, ma ci è riuscito solo
nell'ultimo dei giri disponibili, e quasi per caso visto che dai box
non gli avevano segnalato l'exploit dell'imolese.
Va forte anche a Welkom, dunque, la Rossa, e nonostante non abbia ancora
il passo della cinque cilindri giapponese, cresce bene, da outsider
di lusso, anche perché, grazie al nuovo
asfalto,
nella prima giornata di prove sono andati tutti forte, i piloti della
MotoGP, scendendo subito sotto la pole dell'anno passato di un secondo
abbondante.
Alle spalle dei due italiani, per il momento, si è piazzato il
motivatissimo Sete Gibernau, seguito dalla sorpresa Bayliss - una conferma
della competitività della Ducati - mentre Max Biaggi, afflitto
da un calo di motore, è stato preceduto dal compagno di squadra
Tohru Ukawa, ma non è apparso affatto preoccupato.
Se, questa prima giornata, ha dunque confermato i valori in campo già
apparsi chiari a Suzuka, c'è da aggiungere che anche l'Aprilia
si sta comportando bene. Colin Edwards è rimasto lungamente in
prima fila, prima di scivolare in seconda, alle spalle del Corsaro e
davanti al migliore dei piloti Yamaha, Alex Barros, ottavo tempo. E'
nei guai la Yamaha, e non tanto perché il brasiliano, ancora
convalescente, non è ancora in grado di spingere al 100%, quanto
perché Checa, addirittura 13°, è irriconoscibile.
Non guida, non ha fiducia nell'avantreno.
Se Sparta piange, Atene non ride ed infatti messi peggio sono sicuramente
gli uomini della Suzuki: Roberts è solo 14° (problema, il
solito: il motore non spinge) e davanti ha addirittura McWilliams, 10°
con la Proton 500 2 tempi. Nel Bronx della classifica la Kawasaki: ultima
e penultima con Pitt e McCoy. Fuori dai giochi, invece, la Harris-WCM,
bloccata dalla FIM fino a nuovo ordine per l'utilizzo di un motore (quello
della Yamaha R1) derivato dalla serie.
Molti piloti della MotoGP - tutti quelli Honda, comunque - sono in pista
con la fascia nera in segno di lutto al braccio e molti di loro hanno
messo sulle carenature un piccolo "74" in ricordo di Daijiro.
Nieto controlla Poggiali
Dopo un inizio di stagione decisamente opaco Fonsi Nieto si è risvegliato
a Welkom centrando la pole provvisoria che migliora quella di Melandri,
ma chi ne ha preso il posto, Manuel Poggiali, non si è fatto sorprendere
ed al termine del primo turno di prove ufficiali è rimasto staccato
di appena due decimi. Chi ha sorpreso, comun que, è stato Battaini,
sempre molto veloce su questo tracciato, arrivato a ridosso dei due
ufficiali. Dopo esser stato spesso in testa alla lista Randy De Puniet,
invece, ha chiuso con il quarto tempo, davanti a Porto, il migliore
dei piloti Honda, mentre Rolfo ha chiuso il primo turno con il nono
tempo, staccato di oltre un secondo e tre decimi. In leggera difficoltà
anche Elias, sesto, che è caduto fratturandosi il pollice della mano
sinistra. La bella Katja, invece, come sempre è saldamente ultima, a
sei secondi e mezzo dalla pole, preceduta dal compagno di squadra Lagemaat.
Guarda chi si rivede: Ui
Fa una certa impressione scorrere la lista dei tempi della 125 e trovare
il campione del mondo in carica, Arnaud Vincent, in 24esima posizione.
E' questo lo scotto che il francese - e Roberto Locatelli, 19° tempo
- stanno pagando per i problemi di dentizione della neonata KTM.
Lasciare una moto per l'altra, comunque, non è sempre un salto
nel buio. Youichi Ui, per esempio, ci ha guadagnato abbandonando la
Derbi, visto che in sella all'Aprilia ha conquistato la pole provvisoria
davanti alla Honda del giovane Daniel Pedrosa.
"Due anni fa qui riuscii a vincere - ha detto il giapponese - e
la mia Aprilia va veramente forte. Dedico questa pole provvisoria a
Kato".
Il terzo tempo se lo è aggiudicato Pablo Nieto, mentre i protagonisti
del GP di Suzuka sono rimasti attardati: il vincitore, Stefano Perugini,
non ha fatto meglio del 22° tempo a causa di un problema elettrico,
Jenkner il 9°, Cecchinello l'8° non avendo trovato l'assetto
giusto, mentre si è in un certo senso salvato Giansanti, autore
di un buon 5° tempo alle spalle della rivelazione Dovizioso.