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i piloti 14/7/2002 - giorno di gare
Parlano i protagonisti della MotoGP dopo la gara

Valentino Rossi (Honda Repsol) 1° in 46'32"888
"Checa ha guidato fortissimo, nella parte lenta andava meglio di me, che recuperavo sul veloce il ritmo di gara è stato elevatissimo perché dopo pochi giri io mi sono guardato dietro e c'era solo Max, gli altri erano spariti. Addirittura io, ad un certo punto, solo per levarmi una delle pellicole per proteggere la visiera, ho perso mezzo secondo...non so se Carlos non fosse caduto se avrei potuto attaccarlo. Io spero di sì, perché alla fine, con le gomme consumate, probabilmente avrebbe rallentato. Ciò non toglie che è stata una gara dura, anche dopo l'incidente di Checa, perché rimanere solo, lì davanti, richiede un sacco di concentrazione. Problemi, però, non ne ho avuti. Per vincere bisogna essere al 100% ed io, nonostante la caduta, al massimo ero al 95%. Mi dispiace, alla fine della gara, aver detto che Biaggi mi è passato vicino mentre io ero di traverso sulla moto perché gli tirava il culo di esser arrivato secondo: ero pieno di adrenalina…vuol dire che la prossima volta metterò la freccia e mi accosterò sul lato della pista"

Max Biaggi ( Marlboro Yamaha) "2° a 2.371
"Sono felice del mio secondo posto perché, reduce da una brutta influenza che mi ha costretto ad assumere antibiotici fino a venerdì e da due cadute in prova, non era facile affrontare la gara senza farsi condizionare. Invece ci sono riuscito, non sono andato mai oltre il limite perché volevo portare a casa il massimo dei punti possibili senza buttare via tutto con un errore, ed è quello che ho ottenuto. Ho visto la caduta di Carlos: quella curva è una delle più insidiose perché è piena di piccole buche ed è pure in discesa. Sembra quasi voler accompagnare la moto fuori pista. Io sono riuscito a partire bene dalla seconda fila e poi mi sono concentrato per mantenere il ritmo, che era molto elevato. Il momento in cui siamo rimasti in due era quella fase della gara che io definisco di attesa, prima di decidere cosa fare negli ultimi giri. La mia M1 andava bene ma perdeva nella parte più veloce e filante dove la rapidità nei cambi di direzione è importante. Credo che la Yamaha stia facendo davvero un grande sforzo per migliorare e i progressi che abbiamo fatto dall'inizio dell'anno sono notevoli. Siamo la seconda forza in campo al momento e tutti gli altri, tranne la Honda, ci stanno dietro. Quello di cui io ho bisogno però per poter esprimere tutte le mie potenzialità di pilota è la maneggevolezza: attualmente anche nelle piste che amo, come Assen per esempio, pur dando il massimo non riesco ad ottenere il massimo. La velocità nelle "esse", nei rapidi cambi di direzione è sempre stato uno dei miei punti di forza, "il mio pane quotidiano". Questa è un po' la chiave di tutto, ma, come ho detto, ci stiamo lavorando. Per finire, due parole sulle dichiarazioni di Rossi, e solo perché me lo chiedono tutti visto che non ho davvero voglia di polemiche, né mi sembra necessario farne in questo caso: ho fatto la mia solita linea senza mettere a repentaglio la sicurezza né mia né di nessun altro. Gli sono passato vicino per nessun altro motivo che quello di tagliare normalmente il traguardo: avevo una gara da finire e un avversario dietro a pochi secondi. Rossi invece ha quasi chiuso il gas a centro pista prima della linea del traguardo quando poteva tranquillamente aspettare due secondi e mettersi da una parte a fare le sue acrobazie. Niente in contrario che le faccia, anzi spero la prossima volta di essere al suo posto, perché vorrebbe dire che ho vinto io la gara".

Carlos Checa ( Marlboro Yamaha) caduto
"Ero assolutamente a mio agio e la moto andava bene, meglio che all'inizio quando a bordo aveva tanta benzina. Non mi sentivo di essere al limite. Certo, all'anteriore avevo una gomma morbida e scivolava un poì nelle curve a sinistra, ma ero molto concentrato e non pensavo a vincere quanto a mantenere il ritmo. Sfortunatamente ho tenuto un po' troppo a lungo il freno anteriore e mi si è chiuso lo sterzo".

Alex Barros (Honda Pons) 3° a 5.533
"Al via mi hanno passato in tre ed ho perso un sacco di tempo per recuperare. E' stato un peccato perché la moto andava bene ed avrei potuto lottare per la vittoria. Verso la fine ho preso un sacco di rischi, perché Biaggi aveva rallentato, ma quando se ne è accorto ha aumentato il suo ritmo di nuovo ed è stato impossibile acciuffarlo. Spero ora che al sachsenring, dove le differenze fra due e quattro tempi dovrebbero essere minori, di fare un'altra bella gara"

Regis Laconi (MS Aprilia) 16° a 55.525
"Ho patito anche oggi in gara la carenza di grip che ho accusato anche nei giorni scorsi. Tutto il lavoro fatto purtroppo non ha portato ad un miglioramento della situazione. La speranza era data dal fatto che la temperatura asfalto oggi era più alta, 38 gradi, e una migliore aderenza poteva essere facile da prevedere. Non è stato così, non avevo grip in frenata, in accelerazione, ma neanche sull'angolo, quando la moto è molto inclinata. Sentivo partire la moto in sbandata e dovevo continuamente correggerla anche nel curvone in salita. Ho dato tutto, come faccio sempre ma non è stato possibile fare meglio. Per potere cercare di essere protagonisti in una gara come quella di oggi era necessario girare sul passo del minuto e 33 secondi mentre il mio tempo era di 1.34 anche quando ho cercato di recuperare posizioni ed ero salito fino alla 13a. Peccato, speriamo in un fine settimana al Sachsenring più positivo".

Parlano i protagonisti della 250 dopo la gara

Marco Melandri (MS Aprilia Racing) 1° in 2'04.520
"La gara oggi è stata bella e difficile. Fonsi era più veloce di me in una parte del tracciato, in quella iniziale, io lo ero in quella finale. Sono partito calmo e Porto è andato davanti con Nieto. Ma il suo ritmo non era elevato e ho pensato che si poteva lasciare davanti. Poi si è fermato e Fonsi è passato perché è stato un po' più veloce. Poi l'ho superato e ho provato ad andare via ma non ci sono riuscito perché lui mi stava dietro. Quando mi ha passato nell'ultima chicane ne sono stato felice: era quello che volevo perché potevo controllarlo meglio. Infatti sono riuscito a vincere e ne sono felicissimo perché questa pista non è mai stata tra le mie preferite".

Fonsi Nieto (Telefonica Movistar-Repsol) 2° a 0.205
"Non sono molto felice anche se, a metà campionato il distacco non è certo incolmabile. Comunque, dopo essere stato davanti per tutte le prove oggi speravo davvero di poter vincere. La mia moto andava molto bene tranne che nell'ultima parte della pista. Lì nel T4 la moto di Melandri aveva più accelerazione ed era difficile anche stargli dietro. Ho aspettato comunque l'ultimo giro e ho provato a passarlo ma non c'è stato nulla da fare. Spero di recuperare in Germania".

Toni Elias (Telefonica Movistar-Repsol) 3° a 0.687
"Secondo me oggi ho fatto la gara più bella della mia vita finora. In partenza ho fatto un errore clamoroso, ho sbagliato la marcia. Mi sono trovato molto indietro, quattordicesimo, quindicesimo non so. Ho dovuto mettere la testa nel cupolino e superare un sacco di piloti. Ho preso un buon ritmo e all'ultimo giro ho raggiunto Battaini. Ci siamo superati un paio di volte ma alla fine ho preso io il podio. Sono felice e devo ringraziare la mia squadra erchè la moto era fantastica ".

Roberto Rolfo (Fortuna Honda Gresini) 5° a 2.774
"In gara ero sempre impiccato e più di quello che ho fatto non potevo fare. Appena cercavo di andare più forte rischiavo di cadere ed invece era importante fare punti, mi spiace, perché sento che manca poco al salto di qualità, ma questo, evidentemente, non era il fine settimana giusto. Sperialo lo sia in Germania".

Parlano i protagonisti della 125 dopo la gara

Arnaud Vincent (Imola Circuit Aprilia) 1° in 42'57.387
"Sono davvero contentissimo di questa vittoria anche perché durante i due giorni di qualifiche abbiamo avuto una serie infinita di problemi. Sembrava non riuscissimo a venirne fuori e invece la squadra ha lavorato benissimo e oggi in gara la moto era perfetta. Anche la scelta delle gomme è stata un azzardo indovinato. Le abbiamo cambiate sulla linea di partenza e in gara sono andate benissimo. Adesso spero solo di continuare su questo livello anche nelle prossime gare".

Daniel Pedrosa (Junior Movistar Team ) 2° a 0.193
"Non ho potuto attaccare Vincent perché eravamo troppo lontani, io e Poggiali. Ci eravamo staccati quando Cecchinello e caduto, ma quantomeno Manuel l'ho controllato. Il secondo posto è una buona posizione per il campionato. Rispetto il reclamo di Poggiali, ma in gara mi sono sempre comportato bene, per cui non ho nulla da dire in proposito". (La Gilera aveva reclamato perché Daniel nel secondo giro aveva superato Youichi Ui in regime di bandiere giallo, protesta rigettata dalla FIM N.d.R.)

Manuel Poggiali (Gilera Racing) 3° a 0.506
"Oggi la mia moto andava meno in accelerazione delle Honda e delle Aprilia e nella curva prima del traguardo perdevo almeno venti metri. Poi riuscivo a recuperare nel tratto veloce, ma non abbastanza per attaccare chi mi precedeva. Alla fine, speravo almeno di passare Pedrosa, ma neppure contro di lui ho potuto fare nulla. Sono sicuro che nella prossima gara al Sachsenring, un altro circuito con tante accelerazioni, la mia squadra riuscirà a sistemare al meglio la moto, anche se in questo momento siamo leggermente inferiori ai rivali. Questi 16 punti sono comunque fondamentali per il campionato e in gare dove queste, dove non si può vincere, è fondamentale conquistare un risultato importante come il podio".

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