venerdì 16/6/2006
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Rossi indica il suo rivale: è Pedrosa
La stampa spagnola in occasione del GP di Barcellona spinge sulla rivalità – per il momento solo virtuale – fra Valentino Rossi e Dani Pedrosa, ma forse, osservando i primi tempi del GP di Catalunya non sbaglia. Se davanti a tutti, infatti, troviamo il campione del mondo, ancora in piena accelerazione dopo la vittoria del Mugello, subito dopo c’è il piccolo Dani a meno di due decimi. E’ vero, la prima Honda non è quella di Asimo Pedrosa, bensì quella di Kenny Roberts junior, ma dietro la prestazione del figlio del Marziano si nasconde sicuramente una Bridgestone non vogliamo dire da tempo, ma sicuramente abbastanza morbida da permettere al californiano l’exploit di girare a meno di un decimo dall’asso piglia tutto della Yamaha.
Alle spalle di questa, del tutto ipotetica, prima fila una seconda altrettanto stranamente assortita con Chris Vermeulen, anche lui con gomme giapponesi, davanti a Casey Stoner e Colin Edwards. Due che invece hanno tutte le carte in regola per starci, in una posizione così.
Per trovare, dunque, quelli che dovrebbero essere i veri rivali di Rossi, Capirossi, Melandri ed Hayden bisogna scendere ben più giù: i due italiani e l’americano sono infatti, rispettivamente 8°, 9° ed 11°. Posizioni che se non saranno migliorate renderanno decisamente difficile proteggere la leadership mondiale.
“In questi tre Gran Premi consecutivi dovrò cercare di fare più punti possibili – ha ribadito Rossi – perché poi credo che al sachsenring ed a Laguna Seca sarò costretto nuovamente a difendermi”.
Vale vede Pedrosa come avversario principale in questo Gran Premio.
“Ha guidato bene ed ha un passo veloce e costante”, ha spiegato. Quanto allo stato di salute della sua Yamaha è più che soddisfatto.
“La M1 va bene, anche con il nuovo telaio, ed è stato decisamente un sollievo, sarebbe stata una bella se non fosse stato così”.
Nella sessione concupiva di sabato probabilmente Rossi proverà una gomma anteriore da 16 pollici, già assaggiata da Melandri.
“All’anteriore ho poco grip – ha detto il pluriiridato – ma credo che sia un problema di assetto, per cui continueremo ad usare l’anteriore stretta perché non ci fidiamo di quella larga che ci ha lasciato a piedi a Shanghai”.
A prendere la parola per gli “altri” è Loris Capirossi.
“Oggi siamo stati, come quasi tutti i weekend trascorsi, disturbati da alcune gocce di pioggia cadute prima delle prove pomeridiane, ma tutto sommato questa è stata una giornata abbastanza positiva. Non siamo ancora del tutto soddisfatti dell'assetto della moto, che dobbiamo cercare di adattare meglio alle gomme. Comunque io sono concentrato e fiducioso e domani sfrutteremo al massimo le due ore di prove per trovare una buona soluzione per domenica. Ho terminato la sessione pomeridiana compiendo 12 giri consecutivi, senza pensare troppo al cronometro e concentrandomi piuttosto sugli pneumatici per la gara. Sono soddisfatto del passo che sono riuscito a tenere, sempre intorno al 1'43, che non è per niente male.
Sappiamo che questa è una pista più difficile rispetto ad altre su cui siamo già stati, ma siamo abbastanza a posto e soprattutto siamo messi nettamente meglio rispetto al passato".
Melandri, come Capirossi, tempi a parte, è egualmente soddisfatto. Anche della copertura anteriore da 16”, già provata.
“Va come quella da 16,5”, non vedo differenze”, è la sua opinione.
Chi invece individua un problema specifico è la Kawasaki.
“Ci manca stabilità in frenata – spiega Nakano – per questo i tempi non vengono”.

Debon, il collaudatore beffa gli ufficiali
E’ stato Alex Debon il più veloce sul tracciato di Montmelò nel primo turno di prove ufficiali del Gp di Catalunya. Il pilota collaudatore di Aprilia Racing che ha preso il posto di Hector Barberà, infortunato al braccio destro durante un allenamento, nel Fortuna Aprilia Team è stato da subito uno dei protagonisti della giornata. Certo non deve aver fatto piacere a Hector vedere un altro pilota in sella alla sua moto, ma certo anche a Lorenzo non è contento di avere un altro compagno di squadra veloce più di lui.

A fine turno, comunque, Debon si porta a casa la soddisfazione di aver conquistato la sua prima pole position provvisoria della carriera in 1’47”231.

“Non sono felice di approfittare dell’infortunio di Hector – ha detto Debon – il mio lavoro è un altro, quello di sviluppare le RSW 250, comunque era previsto che avrei fatto delle gare ma non questa. Sono comunque felicissimo della pole di oggi, è la prima volta per me. Questa non è la mia moto, è quella di Hector, non mi trovo bene al 100%, ma Aprilia e il team hanno fatto un ottimo lavoro e io posso cercare di fare una bella gara.”

Alex Debon aveva preso parte al Gp d’Italia terminando la sua gara in quinta posizione, davanti a Locatelli e dietro Takahashi dopo aver lottato nel gruppo di testa per gran parte della corsa.

Debon, nel turno di prove ufficiali di oggi, ha fatto meglio di Andrea Dovizioso e di Jorge Lorenzo che comunque è in prima fila provvisoria con il quarto miglior tempo in 1’47”823. Dovizioso ha mancato la pole di quasi tre decimi, quando sembrava in grado di poter far segnare lui il miglior riferimento. Per il pilota romagnolo, un’altra dimostrazione di costanza, talmente efficente da sembrare noioso. Lorenzo, invece, non è riuscito a trovare il feeling che aveva durante i test Irta pre-campionato.

Stessa situazione per Alex De Angelis, del Master Aspar Team. Il pilota di San Marino, anche lui, non riesce a replicare le performance dei test, e non riesce ad avere fiducia nell’anteriore. Secondo De Angelis le condizioni della pista sono cambiate molto durante la giornata da modificare il setting della moto in modo significativo.

Simoncelli, porta invece a casa un buon quinto posto, ma termina presto le prove per l’improvvisa caduta, davanti alle sue ruote, di Aoyama, che rovina a terra la sua KTM.

In terza fila provvisoria Roberto Locatelli del Toth Team con il tempo 1’48”563. Il pilota lombardo è stato veloce nella prima parte della sessione, poi ha iniziato a forzare e ha fatto un dritto senza alcuna conseguenza. Locatelli è stato comunque il migliore in sella alla RSV250LE. Jakub Smrz del Cardion AB e Sylvain Guintoli dell’Equipe de France in sella a moto analoghe a quella di Locatelli hanno terminato rispettivamente in 14esima e 13esima posizione.

Kallio batte anche la pioggia
Continua ad essere la pioggia la protagonista del mondiale 2006. Anche in questo appuntamento un violento acquazzone, sopraggiunto al 18° minuto del primo turno di prove ufficiali della 125, ha obbligato molti piloti a rivedere le proprie strategie e puntare piuttosto sulla seconda giornata di prove di domani.

Per la prima volta nella stagione, non ci sono le Aprilia nei primi posti della classifica. La prima RS 125 è quella di Raffaele De Rosa del Multimedia Racing che è riuscito a conquistare la seconda fila provvisoria dello schieramento con il suo 1’58”597 valido per il settimo posto. Dietro di lui Lorenzo Zanetti, dello Skilled Ispa Team, ottavo con il tempo 1’58”614.

Nella lotta alla zona alta della classifica l’unico ad aver potuto beneficiare del poco tempo prima dell’arrivo della pioggia è stato Kallio della KTM che ha fatto segnare la sua pole position in 1’57”275. Diversa la situazione di Alvaro Bautista e Mattia Pasini del Master Aspar Team. Bautista, che era stato nel turno di prove libere del mattino il più veloce della categoria non è riuscito a sfruttare il turno di prove ufficiali rovinato dalla pioggia che ha reso l’asfalto molto viscido. Non stupisce dunque vedere il leader del mondiale solo 36esimo in ritardo dalla pole di oltre sette secondi.

Proprio guardando nel monitor molti piloti cadere nel tentativo di migliorare il proprio tempo, Mattia Pasini ha deciso di rimanere nel suo box evitando di fare dei danni inutili. Il pilota italiano ha così concluso il suo primo turno di prove ufficiali al 28esimo posto in ritardo dai primi di quasi 4 secondi.

Ad approfittare della situazione comunque hanno pensato gli altri. Tra questi anche Michele Pirro, uno dei protagonisti delle prove del Mugello, disputate anche quelle, nel primo turno sotto una leggera pioggia. Il pilota di San Giovanni Rotondo ha staccato il decimo tempo e potrà cercare di conquistarsi nel secondo turno di domani una posizione nelle prime file.

Domani per molti il secondo turno di prove libere sarà decisivo per la partenza del GP di Catalunya, appuntamento che rappresenta l’inizio della rincorsa al mondiale 2006.

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