Pedrosa a Le Mans lancia
la sfida a Rossi La seconda Honda, quella di Marco Melandri, l’ha lasciata
ad oltre otto decimi, in seconda fila, Dani Pedrosa. Lui, invece, il piccolo
diavolo, ha centrato la pole position, la seconda consecutiva dopo quella
di Shanghai e partirà dalla migliore posizione anche nel GP di Francia
che, detto per inciso, si corre su una delle sue piste preferite.
Bisogna, dunque, iniziare ad inserire lo spagnolo fra i pretendenti al titolo
mondiale, e poiché “Titanio” è a soli 15 punti
dal compagno di squadra, Nicky Hayden, che guida provvisoriamente la classifica
iridata, ci vuol poco a ricordare che non fosse scivolato in Turchia, mentre
era in lotta per la vittoria, ora davanti a tutti ci sarebbe lui.
A Le Mans, dunque, è sicuramente lo spagnolo il favorito, ma non
solo perché in qualifica si è lasciato dietro Nakano ed Hopkins,
bravissimi a portare in prima fila la Kawasaki e la Suzuki gommate Bridgestone,
bensì perché nel turno conclusivo di prove è stato
non solo il più veloce, ma anche il pilota in possesso del miglior
passo. Sette giri sotto l’1’36”, dei quali quattro consecutivi
intorno all’1’35”, dicono che, se sarà asciutto,
non ce ne sarà per nessuno. Una affermazione sulla quale ovviamente
non è d’accordo Rossi, che insieme a Colin Edwards (buon passo,
ma niente giro veloce in qualifica) è quello che ha lavorato meglio
per la gara. Valentino, poi è…sempre Valentino, e rispetto
al GP della Cina appare sicuramente messo meglio in condizioni di gara che
con le gomme da tempo.
Questo vuol dire che il campione del mondo, che partirà in terza
fila con il settimo tempo alle spalle anche di De Puniet, Melandri e Capirossi,
se riuscirà a raggiungere rapidamente la testa della corsa, potrà
ingaggiare il primo duello con Pedrosa. Ad attenderselo è lo stesso
Dani che, interrogato in proposito, non ha negato che non vede l’ora
che ciò accada. “Rossi è un bravo pilota –
ha detto Dani – e sono curioso”.
All’ombra della sfida c’è grande curiosità per
quanto riusciranno a fare Marco Melandri e Loris Capirossi.
Il primo, infatti, ha già detto chiaro e tondo che non rinuncerà
alla sua arma migliore – le staccate – lanciando un chiaro segnale
a Valentino che in Cina si era lamentato della sua tattica di gara.
“Non posso rinunciare al mio vantaggio in ingresso di curva”,
ha ribadito il pilota di Gresini.
Rossi, dunque, dovrà sfondare dalle immediate retrovie. E se partire
dalla terza fila è meglio che farlo dalla quinta, è pur vero
che si troverà davanti ossi duri da rodere. Fra questi Capirossi
che pur avendo già anticipato di non avere le gomme per puntare alla
vittoria, ha confermato di poter lottare per le posizioni al ridosso del
podio.
Al podio, come sempre, punterà anche Nicky Hayden che dovrà
però risalire dalla quarta fila che divide con Stoner e Vermeulen.
“Sinceramente mi aspettavo di partire più avanti – ha
confessato, dopo le prove ,Valentino Rossi – ma anche se il nuovo
telaio è senza dubbio stato un passo in avanti, con le coperture
da qualifica abbiamo ancora un po’ di chattering. Quest’anno
senza dubbio le Michelin lavorano meglio con la Honda che con la Yamaha.
Per la gara, comunque, ho un buon passo, praticamente equivalente a quello
di Pedrosa. La differenza, fra noi, è che io partirò 7°,
lui dalla pole. Ci metterò un po’ a raggiungerlo, e molto dipenderà
dalla partenza, che ormai quasi nessuno sbaglia. Melandri ha detto che si
impegnerà in staccata? Ognuno corre come sa. Io personalmente sono
curioso di incontrare Pedrosa che sta andando veramente forte. In gara avrà
il vantaggio di poter usare una gomma posteriore più morbida della
mia, per via del peso minore, ma insomma, vedremo. Se invece pioverà
sarà tutta un’altra storia, ma la Yamaha va bene anche in quelle
condizioni. Cosa posso dire ai tifosi? Che mi sarebbe piaciuto che Elias
non mi avesse centrato a jerez e che la gomma non mi avesse tradito a Shanghai…”.
La prima volta di Dovizioso Andrea Dovizioso ha ottenuto una pole di carattere – la
sua prima nella quarto di litro - sul circuito Bugatti di Le Mans. Si
tratta di una prestazione ricercata sin dall’inizio delle prove.
Il pilota della Honda, infatti aveva le idee chiare su come fare la sua
tempo,ma il vento non gli aveva permesso di ottenere i risultati sperati.
Verso la fine del turno, però, Dovizioso ha stampato il suo giro
record in 1’39”733, 0,064s meglio di De Angelis alle sue spalle.
Alex De Angelis (Master Aspar) e Hector Barbera (Fortuna Aprilia) partiranno
dalla prima fila del Gp di Francia, quinta tappa del mondiale 2006. I
due piloti Aprilia non sono riusciti a migliorare i tempi fatti segnare
nel primo turno di prove ufficiali di ieri.
Alex De Angelis, che nella prima sessione di prove ufficiali aveva ottenuto,
con il suo 1’39”797, la pole position provvisoria, non è
riuscito a migliorarsi nonostante le condizioni della pista siano migliorate
rispetto a questa mattina quando era l’umido a condizionare le prestazioni.
Il pilota di San Marino è comunque soddisfatto della sua giornata
di prove che ha fruttato dati importanti in ottica gara. Alex ha chiuso
la sessione di prove ufficiali valida per la composizione della griglia
con una scivolata priva di conseguenze.
Anche per i piloti della 250 le maggiori difficoltà sono arrivate
dalle forti raffiche di vento che hanno reso difficile la guida delle
moto soprattutto nei cambi di direzione dove bisognava contrastare la
spinta dell’aria in maniera decisa per mantenere le traiettorie
ideali.
Stessa difficoltà, nella ricerca di un riferimento cronometrico
migliore della prima giornata di qualifiche, l’ha avuta Hector Barbera.
Il pilota iberico vincitore del Gp di Cina, ha avuto nel vento contrario,
l’avversario più tenace. Barbera, che ha un fisico minuto
e adotta una posizione di guida abbastanza arretrata, non riusciva ad
effettuare i cambi di direzione come avrebbe voluto. Per questo motivo
il suo 1’39”827, fatto segnare ieri, non è stato migliorato.
Interpreta bene lo stile di guida “contro vento” invece Jakub
Smrz che ha fatto meglio di Aoyama su KTM. Il pilota del Cardion AB Motoracing
ha migliorato il suo tempo di oltre un secondo rispetto a ieri, portando
la sua RSV250LE al sesto posto in seconda fila con il tempo 1’40”039.
Non riesce a migliorare e incappa in una caduta sul finale mentre stava
utilizzando la gomma da tempo, Jorge Lorenzo del Fortuna Aprilia. Il pilota
di Maiorca è stato ostacolato da un pilota più lento mentre
cercava di migliorare la sua posizione in griglia, in gara domani dovrà
partire dalla ottava posizione con il tempo 1’40”293.
Bene anche Roberto Locatelli, in sella anche lui ad una RSV250LE ma del
Toth Team. Locatelli ha migliorato il suo tempo di 0,185s, confermando
il suo nono tempo.
Non riesce a fare meglio del dodicesimo posto Sylvain Guintoli del Team
Equipe de France che dispone anche lui di una RSV250LE. Il pilota di casa
non ha potuto entrare nei primi dieci ancora una volta a causa del vento,
che a suo dire, con raffiche così forti non si era mai presentato
sulla pista di Le Mans.
Alle spalle di Guintoli ci sono le RSV250 standard di West (Kiefer Racing)
e Ballerini (Campetella Racing), rispettivamente in 13esima e 14esima
posizione. Dalla quarta fila, in 16esima posizione scatterà Alex
Baldolini del Matteoni Racing, mentre Chaz Davies (Campetella Racing)
partirà dalla quinta fila con il 19esimo tempo.
Pasini-Bautista, fratelli-coltelli Mattia Pasini e Alvaro Bautista corrono per lo stesso team, quello
di Aspar e partiranno domani in sella alle loro moto rispettivamente dalla
pole position e dalla seconda posizione dello schieramento di partenza
del GP di Francia.
Pasini ha fatto meglio del compagno di squadra, Bautista nella seconda
giornata di prove ufficiali, andando a siglare la sua pole position in
1’44”515, -1,8s rispetto al tempo fatto segnare ieri nel primo
turno di prove ufficiali. Non solo, il tempo di Mattia Pasini è
migliore di 0,249s rispetto al tempo fatto segnare oggi da Bautista, 1’44”764.
La giornata odierna è stata caratterizzata dalle bizze del meteo,
che ha condizionato le prestazioni dei piloti in pista. Nella mattina,
il turno di prove libere della ottavo di litro si è svolto sotto
la pioggia e in condizioni di vento. Nel pomeriggio, per il turno di prove
ufficiali, in pista sferzava solo un forte vento, contrario soprattutto
nella zona delle esse che precedono il rettilineo d’arrivo.
Le raffiche hanno condizionato le prestazioni di tutti, ma chi non ha
avuto problemi ad adattarsi alla fastidiosa condizione è stato
Mattia Pasini, che non si è risparmiato dall’inizio delle
qualifiche. Deciso a far meglio di tutti, Mattia ha compiuto 13 giri senza
risparmiarsi. La soddisfazione del pilota nel box si è manifestata
con un applauso fatto da Mattia alla sua squadra. Per la gara, Pasini
si candida da protagonista.
Alvaro Bautista non è riuscito dunque a conservare la sua pole
provvisoria contro il suo compagno di squadra. Il pilota iberico ha sofferto
il vento che non gli ha trasmesso il giusto feeling per guidare più
forte di Pasini. Non solo, il traffico nell’ultima parte della sessione
ufficiale ha rallentato ancora di più Alvaro che comunque domani
in gara partirà accanto al suo “rivale di squadra”.
Dietro di loro un Pesek atomico che cerca di contrastare il vento nonostante
il suo corpo, non propriamente da fantino, faccia vela e gli impedisca
di ottenere la fluidità di guida necessaria per sopravanzare Pasini
e Bautista. Per lui il terzo tempo in 1’44”834 e un ottimo
posto in prima fila. Dietro al pilota della Repubblica Ceca, c’è
l’ungherese Talmacsi, primo delle Honda e unico a guidare una moto
con l’ala in prima fila, mentre Pasini, Bautista e Pesek dispongono
di moto del Gruppo Piaggio.
Kallio, il vincitore del Gp della Cina è indietro, disturbato dal
vento, partirà dalla seconda fila con il sesto tempo, mentre Fabrizio
Lai scatterà accanto al pilota della KTM in settima posizione,
deciso a farsi notare.
Lorenzo Zanetti nelle prove ufficiali del Gp di Francia sta cercando di
riscattare la brutta caduta della Cina. Il pilota del team Skilled I.s.p.a.
ha cercato di lasciarsi alle spalle la disavventura e punta deciso ad
un posto nei dieci in gara. Le sue qualifiche sono terminate con il tempo
1’45”344 valido per il quinto posto e la seconda fila.
Bene Pablo Nieto del Multimedia Racing. Il pilota di Madrid, ieri addirittura
fuori dai tempi, è riuscito a piazzare la sua Aprilia in seconda
fila con il settimo tempo (1’45”648). Ancora da segnalare
il terzetto che va dalla decima alla dodicesima piazza. Si tratta di Joan
Olive (SSM Racing), Andrea Iannone (Campetella Racing) e Sergio Gadea
(Master Aspar). I tre hanno le carte in regola per rimanere nei 10 in
gara, con Iannone decisamente carico e interessato a farsi notare sempre
di più nel panorama delle 125.
Fuori dai tempi Federico Sandi del team SSM Racing. Sandi non ha preso
parte alle prove di oggi a causa della frattura del malleolo destro subita
ieri durante il turno di prove ufficilali.