sabato 20/5/2006
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Pedrosa a Le Mans lancia la sfida a Rossi
La seconda Honda, quella di Marco Melandri, l’ha lasciata ad oltre otto decimi, in seconda fila, Dani Pedrosa. Lui, invece, il piccolo diavolo, ha centrato la pole position, la seconda consecutiva dopo quella di Shanghai e partirà dalla migliore posizione anche nel GP di Francia che, detto per inciso, si corre su una delle sue piste preferite.
Bisogna, dunque, iniziare ad inserire lo spagnolo fra i pretendenti al titolo mondiale, e poiché “Titanio” è a soli 15 punti dal compagno di squadra, Nicky Hayden, che guida provvisoriamente la classifica iridata, ci vuol poco a ricordare che non fosse scivolato in Turchia, mentre era in lotta per la vittoria, ora davanti a tutti ci sarebbe lui.
A Le Mans, dunque, è sicuramente lo spagnolo il favorito, ma non solo perché in qualifica si è lasciato dietro Nakano ed Hopkins, bravissimi a portare in prima fila la Kawasaki e la Suzuki gommate Bridgestone, bensì perché nel turno conclusivo di prove è stato non solo il più veloce, ma anche il pilota in possesso del miglior passo. Sette giri sotto l’1’36”, dei quali quattro consecutivi intorno all’1’35”, dicono che, se sarà asciutto, non ce ne sarà per nessuno. Una affermazione sulla quale ovviamente non è d’accordo Rossi, che insieme a Colin Edwards (buon passo, ma niente giro veloce in qualifica) è quello che ha lavorato meglio per la gara. Valentino, poi è…sempre Valentino, e rispetto al GP della Cina appare sicuramente messo meglio in condizioni di gara che con le gomme da tempo.
Questo vuol dire che il campione del mondo, che partirà in terza fila con il settimo tempo alle spalle anche di De Puniet, Melandri e Capirossi, se riuscirà a raggiungere rapidamente la testa della corsa, potrà ingaggiare il primo duello con Pedrosa. Ad attenderselo è lo stesso Dani che, interrogato in proposito, non ha negato che non vede l’ora che ciò accada.
“Rossi è un bravo pilota – ha detto Dani – e sono curioso”.
All’ombra della sfida c’è grande curiosità per quanto riusciranno a fare Marco Melandri e Loris Capirossi.
Il primo, infatti, ha già detto chiaro e tondo che non rinuncerà alla sua arma migliore – le staccate – lanciando un chiaro segnale a Valentino che in Cina si era lamentato della sua tattica di gara.
“Non posso rinunciare al mio vantaggio in ingresso di curva”, ha ribadito il pilota di Gresini.
Rossi, dunque, dovrà sfondare dalle immediate retrovie. E se partire dalla terza fila è meglio che farlo dalla quinta, è pur vero che si troverà davanti ossi duri da rodere. Fra questi Capirossi che pur avendo già anticipato di non avere le gomme per puntare alla vittoria, ha confermato di poter lottare per le posizioni al ridosso del podio.
Al podio, come sempre, punterà anche Nicky Hayden che dovrà però risalire dalla quarta fila che divide con Stoner e Vermeulen.
“Sinceramente mi aspettavo di partire più avanti – ha confessato, dopo le prove ,Valentino Rossi – ma anche se il nuovo telaio è senza dubbio stato un passo in avanti, con le coperture da qualifica abbiamo ancora un po’ di chattering. Quest’anno senza dubbio le Michelin lavorano meglio con la Honda che con la Yamaha. Per la gara, comunque, ho un buon passo, praticamente equivalente a quello di Pedrosa. La differenza, fra noi, è che io partirò 7°, lui dalla pole. Ci metterò un po’ a raggiungerlo, e molto dipenderà dalla partenza, che ormai quasi nessuno sbaglia. Melandri ha detto che si impegnerà in staccata? Ognuno corre come sa. Io personalmente sono curioso di incontrare Pedrosa che sta andando veramente forte. In gara avrà il vantaggio di poter usare una gomma posteriore più morbida della mia, per via del peso minore, ma insomma, vedremo. Se invece pioverà sarà tutta un’altra storia, ma la Yamaha va bene anche in quelle condizioni. Cosa posso dire ai tifosi? Che mi sarebbe piaciuto che Elias non mi avesse centrato a jerez e che la gomma non mi avesse tradito a Shanghai…”.

La prima volta di Dovizioso
Andrea Dovizioso ha ottenuto una pole di carattere – la sua prima nella quarto di litro - sul circuito Bugatti di Le Mans. Si tratta di una prestazione ricercata sin dall’inizio delle prove. Il pilota della Honda, infatti aveva le idee chiare su come fare la sua tempo,ma il vento non gli aveva permesso di ottenere i risultati sperati. Verso la fine del turno, però, Dovizioso ha stampato il suo giro record in 1’39”733, 0,064s meglio di De Angelis alle sue spalle.
Alex De Angelis (Master Aspar) e Hector Barbera (Fortuna Aprilia) partiranno dalla prima fila del Gp di Francia, quinta tappa del mondiale 2006. I due piloti Aprilia non sono riusciti a migliorare i tempi fatti segnare nel primo turno di prove ufficiali di ieri.
Alex De Angelis, che nella prima sessione di prove ufficiali aveva ottenuto, con il suo 1’39”797, la pole position provvisoria, non è riuscito a migliorarsi nonostante le condizioni della pista siano migliorate rispetto a questa mattina quando era l’umido a condizionare le prestazioni. Il pilota di San Marino è comunque soddisfatto della sua giornata di prove che ha fruttato dati importanti in ottica gara. Alex ha chiuso la sessione di prove ufficiali valida per la composizione della griglia con una scivolata priva di conseguenze.
Anche per i piloti della 250 le maggiori difficoltà sono arrivate dalle forti raffiche di vento che hanno reso difficile la guida delle moto soprattutto nei cambi di direzione dove bisognava contrastare la spinta dell’aria in maniera decisa per mantenere le traiettorie ideali.
Stessa difficoltà, nella ricerca di un riferimento cronometrico migliore della prima giornata di qualifiche, l’ha avuta Hector Barbera. Il pilota iberico vincitore del Gp di Cina, ha avuto nel vento contrario, l’avversario più tenace. Barbera, che ha un fisico minuto e adotta una posizione di guida abbastanza arretrata, non riusciva ad effettuare i cambi di direzione come avrebbe voluto. Per questo motivo il suo 1’39”827, fatto segnare ieri, non è stato migliorato.
Interpreta bene lo stile di guida “contro vento” invece Jakub Smrz che ha fatto meglio di Aoyama su KTM. Il pilota del Cardion AB Motoracing ha migliorato il suo tempo di oltre un secondo rispetto a ieri, portando la sua RSV250LE al sesto posto in seconda fila con il tempo 1’40”039. Non riesce a migliorare e incappa in una caduta sul finale mentre stava utilizzando la gomma da tempo, Jorge Lorenzo del Fortuna Aprilia. Il pilota di Maiorca è stato ostacolato da un pilota più lento mentre cercava di migliorare la sua posizione in griglia, in gara domani dovrà partire dalla ottava posizione con il tempo 1’40”293.
Bene anche Roberto Locatelli, in sella anche lui ad una RSV250LE ma del Toth Team. Locatelli ha migliorato il suo tempo di 0,185s, confermando il suo nono tempo.
Non riesce a fare meglio del dodicesimo posto Sylvain Guintoli del Team Equipe de France che dispone anche lui di una RSV250LE. Il pilota di casa non ha potuto entrare nei primi dieci ancora una volta a causa del vento, che a suo dire, con raffiche così forti non si era mai presentato sulla pista di Le Mans.
Alle spalle di Guintoli ci sono le RSV250 standard di West (Kiefer Racing) e Ballerini (Campetella Racing), rispettivamente in 13esima e 14esima posizione. Dalla quarta fila, in 16esima posizione scatterà Alex Baldolini del Matteoni Racing, mentre Chaz Davies (Campetella Racing) partirà dalla quinta fila con il 19esimo tempo.

Pasini-Bautista, fratelli-coltelli
Mattia Pasini e Alvaro Bautista corrono per lo stesso team, quello di Aspar e partiranno domani in sella alle loro moto rispettivamente dalla pole position e dalla seconda posizione dello schieramento di partenza del GP di Francia.
Pasini ha fatto meglio del compagno di squadra, Bautista nella seconda giornata di prove ufficiali, andando a siglare la sua pole position in 1’44”515, -1,8s rispetto al tempo fatto segnare ieri nel primo turno di prove ufficiali. Non solo, il tempo di Mattia Pasini è migliore di 0,249s rispetto al tempo fatto segnare oggi da Bautista, 1’44”764.
La giornata odierna è stata caratterizzata dalle bizze del meteo, che ha condizionato le prestazioni dei piloti in pista. Nella mattina, il turno di prove libere della ottavo di litro si è svolto sotto la pioggia e in condizioni di vento. Nel pomeriggio, per il turno di prove ufficiali, in pista sferzava solo un forte vento, contrario soprattutto nella zona delle esse che precedono il rettilineo d’arrivo.
Le raffiche hanno condizionato le prestazioni di tutti, ma chi non ha avuto problemi ad adattarsi alla fastidiosa condizione è stato Mattia Pasini, che non si è risparmiato dall’inizio delle qualifiche. Deciso a far meglio di tutti, Mattia ha compiuto 13 giri senza risparmiarsi. La soddisfazione del pilota nel box si è manifestata con un applauso fatto da Mattia alla sua squadra. Per la gara, Pasini si candida da protagonista.
Alvaro Bautista non è riuscito dunque a conservare la sua pole provvisoria contro il suo compagno di squadra. Il pilota iberico ha sofferto il vento che non gli ha trasmesso il giusto feeling per guidare più forte di Pasini. Non solo, il traffico nell’ultima parte della sessione ufficiale ha rallentato ancora di più Alvaro che comunque domani in gara partirà accanto al suo “rivale di squadra”.
Dietro di loro un Pesek atomico che cerca di contrastare il vento nonostante il suo corpo, non propriamente da fantino, faccia vela e gli impedisca di ottenere la fluidità di guida necessaria per sopravanzare Pasini e Bautista. Per lui il terzo tempo in 1’44”834 e un ottimo posto in prima fila. Dietro al pilota della Repubblica Ceca, c’è l’ungherese Talmacsi, primo delle Honda e unico a guidare una moto con l’ala in prima fila, mentre Pasini, Bautista e Pesek dispongono di moto del Gruppo Piaggio.
Kallio, il vincitore del Gp della Cina è indietro, disturbato dal vento, partirà dalla seconda fila con il sesto tempo, mentre Fabrizio Lai scatterà accanto al pilota della KTM in settima posizione, deciso a farsi notare.
Lorenzo Zanetti nelle prove ufficiali del Gp di Francia sta cercando di riscattare la brutta caduta della Cina. Il pilota del team Skilled I.s.p.a. ha cercato di lasciarsi alle spalle la disavventura e punta deciso ad un posto nei dieci in gara. Le sue qualifiche sono terminate con il tempo 1’45”344 valido per il quinto posto e la seconda fila.
Bene Pablo Nieto del Multimedia Racing. Il pilota di Madrid, ieri addirittura fuori dai tempi, è riuscito a piazzare la sua Aprilia in seconda fila con il settimo tempo (1’45”648). Ancora da segnalare il terzetto che va dalla decima alla dodicesima piazza. Si tratta di Joan Olive (SSM Racing), Andrea Iannone (Campetella Racing) e Sergio Gadea (Master Aspar). I tre hanno le carte in regola per rimanere nei 10 in gara, con Iannone decisamente carico e interessato a farsi notare sempre di più nel panorama delle 125.
Fuori dai tempi Federico Sandi del team SSM Racing. Sandi non ha preso parte alle prove di oggi a causa della frattura del malleolo destro subita ieri durante il turno di prove ufficilali.

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