venerdì 2/7/2004
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Gibernau suona la carica per la Honda

E’ apparsa un po’ in difficoltà, la Yamaha, nella prima giornata di prove del GP del Brasile. Valentino Rossi, infatti, non è andato al di là del quarto tempo alle spalle non solo del solito Sete Gibernau, il migliore dei piloti Honda, ma anche di Tamada e di Alex Barros.
I tempi, comunque, non dicono sempre tutta la verità, perché se lo spagnolo è parso avere nella mano destra un ottimo passo, al contrario per il giapponese ed il brasiliano si è trattato, semplicemente, in un caso dell’eccelente prestazione delle Bridgestone da qualifica (capaci addirittura di far fare a Makoto due giri veloci consecutive), nell’altro di una prova d’orgoglio del pilota di casa, protagonista, fra l’altro, di una caduta comica: a venti minuti dalla fine del turno, infatti, Alex, dopo un dritto in fondo al rettilineo, si è esibito in una conversione ad “U” per rientrare in pista, scivolando praticamente da fermo.
Un problema causato dalla microfrattura alla spalla sinistra, ricordo dell’Olanda che, a sentir Barros, gli fa perdere sensibilità alla mano sinistra, quella della frizione? Non lo sapremo mai. Come non sapremo – ma questo solo fino a domenica – se il quinto tempo di Loris Capirossi è una rondine che fa primavera. Per il momento, comunque, l’imolese sembra soddisfatto del rendimento del motore Ducati Twin Pulse, perlomeno quanto Nakano, così come Tamada del resto, pare esserlo delle gomme Bridgestone da qualifica.
Chi, invece, ha un diavolo per capello è Max Biaggi. Il romano ha un buon passo, ma è afflitto dai solito problemi: saltellamento, sottosterzo, in più radio-box dice che c’è in giro un nuovo cinque cilindri con gli alberi motori leggeri capace di risolvere quantomeno il problema del motore che continua a “spingere” anche a gas chiuso.

De Puniet non sorprende Poggiali

Sembrerebbe essere una pista Aprilia, quella di Rio. Tre moto italiane, infatti, hanno occupato la prima fila provvisoria relegando Dani Pedrosa in quarta posizione. Se, però, non è una novità vedere Randy De Puniet in pole provvisoria è una (buona) sorpresa ritrovare Manuel Poggiali alle sue spalle, separato da appena 52 millesimi di secondo. Una prestazione che potrebbe essere il frutto di nuovi scarichi, oltreché di una nuova mappatura che sembra abbia risolto I problemi del pilota sanmarinese.


Barnera sfida Locatelli

E’ sempre più dura la lotta fra le case, nella 125. Al primo approccio con la pista di Jacarepaguà i più veloci sono stati i piloti dell’Aprilia, con Barbera e Roberto Locatelli. Lo spagnolo è parso avere un piccolo margine sull’italiano che, invece, ha preceduto di un’inezia, diciotto millesimi, lo scatenato Jorge Lorenzo, vincitore del GP d’Olanda con la Derbi. La prima fila provvisoria è stata chiusa dalla KTM di Casey Stoner, mentre in seconda fila ci sono tre Honda, quelle del leader del mondiale, Andrea Dovizioso, del suo compagno di squadra, Simone Corsi e di Julian Simon preceduti, dall’inossidabile Mirko Giansanti.

 

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