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il fatto 23/5/2003 - primo giorno di prove
Rossi prenota la pole
Ha fatto passi da gigante, la Honda RC211V 2003, rispetto all’anno passato. Il circuito sul quale, infatti, Valentino Rossi ha sempre sofferto nei confronti della Yamaha, Le Mans, è diventato terra di conquista come tutti gli altri. Lo ha dimostrato, il pesarese, al termine della prima giornata di prove nel corso della quale è sempre stato costantemente il pilota più veloce in pista. Solo a cinque minuti dalla fine del primo turno di prove ufficiali la sua pole è stata messa in discussione da un determinatissimo Alex Barros, che è riuscito a balzargli davanti, finendo poi in terra nella tornata successiva. Un exploit che non è stato sufficiente al brasiliano, visto che Vale, nei due giri successivi, ha ritoccato con apparente facilità la sua prestazione abbassandola di oltre sette decimi.
Alle spalle dei due, Capirossi ha realizzato il terzo tempo con la Ducati, mentre Marco Melandri ha completato la prima fila con un giro generoso, prima di incappare in una caduta.
La Yamaha, comunque, va forte su questo tracciato se il rientrante pilota di Ravenna è stato capace di portare la sua M1 davanti alla Honda “clienti” di Max Biaggi. Una situazione, questa, che ha portato ben quattro piloti italiani fra i primi cinque. Vanno forte, i nostri, fortissimo e gli altri sono un po’ in affanno, come Checa, sesto tempo dopo una scivolata al mattino, ma comunque davanti a Sete Gibernaued a Tohru Ukawa, entrambi in sella alla RC211V ufficiale.
In pista si è vista poi per la prima volta, nelle libere, la cinque cilindri Petronas KR5, assistita ai box da John Barnard e guidata brevemente da McWilliams ed Aoki, che poi sono tornati alla KR3 500. Discreto il debutto del giovane Kiyonari, ancora un po’ incerto a cavallo della Honda RC211V. L’importante, per lui, comunque, non è l’ultimo tempo, quanto che non abbia fatto danni.

Poggiali controlla Battaini
La promessa Poggiali è divenuta una sorpresa a Suzuka, vincendo la gara dell’esordio, ed ormai è una conferma. Ce lo ha detto, a Le Mans, la sua perentoria pole provvisoria grazie alla quale ha regolato l’esperto Battaini che continua a dimostrare la competitività della Aprilia “clienti”.
Alle spalle dei due italiani si sono issati in prima fila il sempre più convincente Randy De Puniet e Fonsi Nieto, che in questa occasione è stato capace di precedere l’arrembante compagno di squadra Toni Elias. E’ lunga la teoria di moto italiane davanti alla Honda: sono ben cinque, visto che Sebastien Porto non ha fatto meglio del sesto tempo, prendendo sette decimi dalla pole. Ancora più indietro Robero Rolfo, nono, superato anche da Guintoli e Matsudo. In netta difficoltà in un circuito molto fisico, Katja Poensgen, ultimo tempo. Anzi fuori dai tempi con sette secondi di svantaggio, superata anche dal locale Eisen.

Dovizioso porta davanti la Honda
La Honda non deve più contare solo sul giovane Daniel Pedrosa. Dall’inizio dell’anno, infatti, ha iniziato a mettersi in mostra anche Andrea Dovizioso. Il pilota del team Scot, infatti, è stato più veloce dello spagnolo (6° tempo) nel primo turno ufficiale di prove, mettendosi alle spalle l’esperto Youichi Ui, migliore dei piloti Aprilia ed il sedicenne Jorge Lorenzo, per la prima volta in prima fila con la Derbi, mentre Casey Stoner ha fatto meglio del suo caposquadra, Lucio Cecchinello (7°) chiudendo con il quarto tempo davanti a De Angelis. In leggera ripresa anche Stefano Bianco (11°), più veloce di Giansanti e Borsoi. In difficoltà Stefano Perugini, solo sedicesimo tempo a causa dell’influenza e di qualche problema di motore.

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