parlano i piloti 23/09/2001
- giorno di gara
Parlano i
protagonisti della 500 dopo la gara
Sete Gibernau (Movistar Suzuki) 1° in 54"39"391
"Non è un segreto che negli ultimi due anni ho corso
in condizioni difficili, senza fare risultati. Non è mai facile,
in situazioni del genere, resistere, ma io ho tenuto la testa bassa
continuando sempre a lavorare duramente. Forse ora comincio ad essere
ripagato. La scelta delle gomme è stata una scommessa. Partire
con le slick ha comportato prendere molti rischi nei primi giri, ma
sapevo che dovevo solo restare in sella ed in seguito la scelta avrebbe
pagato. Superare Barros, alla fine, è stato un rischio grosso,
ma sapevo di poter essere più veloce di lui in quella parte della
pista".
Alex Barros (West Honda Pons) 2° a 0.293
"La gara all'inizio è stata veramente complicata
e la scelta delle gomme difficilissima. Avendo io una gomma intermedia
all'anteriore non avevo alcuna possibilità di battere Gibernau
che era in full slick, ma cio ho provato. Purtroppo verso la fine non
potevo avvicinarmi a lui in frenata: si muoveva troppo davanti, comunque
la seconda posizione mi soddisfa, specie dopo l'amaro in bocca lasciatomi
dall'Estoril".
Kenny Roberts jr. (Movistar Suzuki) 3° a 1"241
"Non sono stato il pilota Suzuki più veloce, oggi,
e devo congratularmi con Sete. E' stata una gara dura, una di quelle
corse che si vincono con la testa. Ed è esattamente ciò
che è accaduto. All'inizio è stato come guidare sul ghiaccio
e non ho voluto prendere troppi rischi
avevo gomme un po' diverse
da quelle di Gibernau, più soffici e se fosse rimasto perlomeno
umido sarebbe stato un vantaggio, ma poiché si è asciugato
del tutto verso la fine della gara funzionavano meglio quelle più
dure di Sete, così a sei giri dalla fine ho capito che la mia
corsa era finita".
Max Biaggi (Marlboro Yamaha) 10° a 37"774
"Subito dopo il giro di ricognizione, che ho percorso con
le gomme rain, ho deciso di cambiare e montare una slick dietro, intagliata
sulla parte destra, e una intermedia davanti. Quella dietro era la stessa
che avrei montato se la gara fosse stata asciutta, e forse era lievemente
troppo dura per le condizioni che abbiamo trovato, ma non c'era altra
possibilità di scelta. Partiti per il giro di allineamento mi
sono reso conto immediatamente che la situazione era molto critica perché
Capirossi mi è caduto proprio davanti e comunque io stesso mi
rendevo conto che non c'era trazione per niente. Quando ho visto che
Loris è caduto di nuovo nel primo giro e che, dopo due curve
sono volati Haga e Cardoso a 70 all'ora, senza fare proprio nulla di
strano mi sono un po' irrigidito. C'è chi ha rischiato, ha preso
un bel vantaggio in quei primi giri rischiosissimi, e poi si è
meritato la vittoria. Certo avevano meno da perdere in caso di caduta,
nessuno di loro è in lotta per il campionato. Questa gara mi
ricorda quella di due anni fa, stesse condizioni anomale, dove la scelta
giusta delle gomme Ë stata determinante. Comunque anche se il punto
che ho rosicchiato a Rossi significa poco, anzi niente in termini di
classifica, per il morale vale molto di più. Quanto al fatto
di correre in queste condizioni senza ripetere il warm up io non mi
sento di recriminare perché è una decisione che è
stata presa l'anno scorso e se si voleva obbiettare qualcosa era il
caso di farlo allora, in quella sede".
Valentino Rossi (Nastro Azzurro Honda) 11° a 40"512
"Tanto lavoro per nulla. Abbiamo fatto qui a Valencia due giorni
di test privati, poi ci siamo fatti cinque turni di prove ed alla fine
avevamo trovato una messa a punto della moto davvero buona. Nel warm
up ero stato il più veloce ed avevo fatto parecchi giri con un
ottimo ritmo: c'erano tutti i presupposti per una bella gara. Invece
la pioggia è riuscita a cadere nel momento giusto: sabato per
non darmi la possibilità di cercare di riprendere la pole position
e domenica per rovinare tutto un quarto d'ora prima della partenza.
Abbiamo dovuto scegliere la soluzione più prudente montando pneumatici
intermedi sia all'anteriore che al posteriore pur sapendo che quando
la pista si sarebbe asciugata avere uno slick posteriore intagliato
a mano avrebbe dato dei vantaggi. Peraltro sarebbe stato molto rischioso
nella prima parte della gara. Infatti nei primi giri veramente non si
stava in piedi e pur andando pianissimo rischiavamo costantemente di
finire in terra. Purtroppo il vantaggio che avevo guadagnato all'inizio
non è stato sufficiente e, a circa dieci giri dalla fine quelli
che avevano le slick posteriori erano troppo avvantaggiati. Portare
a casa qualche punticino e limitare i danni era l'unica cosa che ho
potuto fare. Fortunatamente ho perso solo un punto in classifica ed
ora c'è una gara in meno da disputare. A conti fatti poteva andare
molto meglio ma anche molto peggio".
Loris Capirossi (West Honda Pons) caduto
" Questa mattina nel warm up mi sono accorto che le ultime
modifiche di ciclistica effettuate sulla moto avevano peggiorato la
messa a punto gene-rale della moto . Del resto bisognava pur far qualcosa,
provare altre soluzioni visto che i contrattempi di ieri non ci avevano
consentito di completare il lavoro. Ci sarebbe servita almeno un' altra
oretta buona di lavoro. La pioggia caduta prima del via poi ha complicato
tutto. Non mi sarei mai aspettato di scivolare ma mi sembrava di correre
sul sapone. Già nel giro di allineamento la moto mi é
scivolata via all'improvviso. Quando l'ho ripresa mi sembrava che tutto
fosse a posto e, così, non sono rientrato ai box prima del via.
La scelta delle gomme- ho montato una rain davanti e una intermedia
al posteriore s'é rivelata sbagliata.... avrei fatto meglio rientrare
ai box come ha fatto Carlos Checa. o preferito cercare subito di sforzare
per evitare di finire la corsa quindicesimo... Sapevo, infatti che avrei
perso terreno man mano che la pista si sarebbe asciugata e volevo cercare
di fare del mio meglio. Che altro dire se non che sono scivolato una
seconda volta e ho preso una bella botta ad una mano. Per fortuna non
mi sono rotto nulla. Tutto sommato mi é andata bene. Anche pensando
al campionato, visto che non ho preso punti pesanti da Max Biaggi e
che sono tuttora terzo con un buon margine di vantaggio sul mio compagno
Alex Barros. Adesso spero di rimettermi presto e di potermi così
presentare in forma al via della prossima gara in Giappone".
Parlano
i protagonisti della 250 dopo la gara
Daijiro Katoh (Movistar-Honda), 1° in 44'01"853
"Aver vinto a Valencia mi rende felicissimo, soprattutto se penso
al risultato ottenuto qui l'anno scorso. E stata una gara difficile,
soprattutto nella prima parte, perché anche se sono passato al
comando, sapevo di avere Harada alle spalle che non mi avrebbe mollato
tanto
facilmente. Ad un certo punto, quando ho sentito delle gocce cadere,
non sapevo bene cosa fare, se fermare la corsa o no, perché non
mi era mai
capitato prima di dover decidere. Mi sono voltato indietro e ho visto
che anche Harada stava rallentando e alzava il braccio, quindi l'ho
fatto anch'io. Quando abbiamo ricominciato la seconda gara, Harada è
scattato davanti a
me e ho pensato che sarebbe stato quasi impossibile passarlo, perché
girava
molto forte. Ma alla fine ce l'ho fatta e ho vinto io".
Tetsuya Harada (MS Aprilia Racing), 2° a 4"943
"Fin che le gomme erano nuove la moto riusciva a girare,
poi però andando avanti si consumavano e non riuscivo più
a chiudere le traiettorie come sarebbe stato necessario per vincere.
Ma a me il secondo posto non va neppure tento male perché questa
pista proprio non mi piace"
Marco Melandri (MS Aprilia Racing) caduto
"Dalla moto io ho sentito che mi si è girata di colpo, all'improvviso.
In quel momento pensi che possa essere di tutto: un grippaggio, una
rottura del cambio, invece è stato un tamponamento. Peccato,
questa era una gara che si poteva anche vincere, ero in rimonta dopo
aver fatto un dritto al primo giro e stavo girando forte, stavo recuperando
quando ho passato Nieto. Sono arrivato un po' lungo e allora ho deciso
di voltare in prima anziché il seconda: forse l'ha ingannato
il fatto che io abbia rallentato di più, ma comunque era dietro.
Al momento ho avuto paura, mi sono spaventato perché sono volato
molto alto e ho picchiato lo stomaco restando senza fiato, ma alla fine
mi sembra di avere soltanto una botta al costato a destra e sul gluteo
sinistro. Se non altro questa volta non mi sono lussato nessuna spalla
".
Emilio Alzamora (MovistarHonda), 4°a 14"972
"E' stata una gara molto bella. Purtroppo non sono riuscito
a salire sul podio, però per me è come se avessi vinto
il Gran Premio, perché questo fine settimana non sono stato per
niente bene fisicamente, ho avuto sempre la febbre e una grande infiammazione
alla gole. Questa mattina pensavo addirittura di non riuscire a fare
la gara, perché stavo veramente male. Poi
sono andato dal dottor Costa e mi ha dato un antibiotico molto forte
che mi ha fatto recuperare un po'. Al primo via non sono partito bene
e il dover ricominciare un'altra volta mi ha aiutato a rifarmi e ad
avanzare. Quando
mancavano 7/8 giri alla fine ho ripreso a non sentirmi bene e da lì
in poi è stato molto difficile mantenere la concentrazione e
un buon ritmo.Sono contento per Fonsi che ha conquistato il suo primo
podio in 250".
Jeremy McWilliams (MS Aprilia Racing) 5° a 21"045
"Oggi mi è capitata una cosa strana: la prima gomma posteriore
che avevamo montato ha reso meno della seconda, eppure si trattava dello
stesso identico modello. E anche la pista, nonostante si sia fermata
la gara, non era cambiata: ancora non aveva piovuto a sufficienza perché
le condizioni fossero sufficienti per giustificare una così netta
differenza. In fondo il quinto posto porta un po' di punti alla squadra,
ma va bene considerando anche che ho dovuto partire con la seconda moto".
Parlano
i protagonisti della 125 dopo la gara
Manuel Poggiali, (Gilera) 1° in 42'45"422
"Questa vittoria, la terza della stagione, è stata un po'
fortunata, ma meritata. All'ultima curva quelli davanti a me sono entrati
come dei dannati: sapevo che sarebbe successo qualcosa e per questo
mi sono tenuto largo, per avere maggiore velocità in uscita.
E' andata esattamente come avevo pensato e così sono riuscito
a vincere. Non ci speravo proprio, dopo le prove, con tante difficoltà,
soprattutto di ciclistica. Ma questa mattina, nel warm up, il mio tecnico
Mario Galeotti ha rivoluzionato la ciclistica e la moto in gara andava
bene: se ho vinto il merito è soprattutto suo e della squadra.
Adesso dobbiamo crederci tutti quanti: ho solo otto punti di svantaggio
e ce ne sono ancora cento a disposizione. Il campionato è delineato,
siamo io ed Elias a giocarcelo: io mi sento pronto".
Toni Elias, (Honda) 2° a 0.022
"Mi sarebbe piaciuto vincere, purtroppo con Sanna siamo entrati
stretti, per proteggere la traiettoria e Poggiali ne ha approfittato
per prendere una linea che l'ha fatto uscire più forte di noi
sul rettilineo. Ho perso punti, ma sono ancora io ad essere in testa
al campionato, ed è questa la cosa importante. Da qui alla fine
del mondiale può ancora succedere di tutto".
Daniel Pedrosa, (Honda), 3° a 0.263
"Ho quindici anni e finire sul podio mi ha dato una grande emozione.
Ero partito soprattutto per cercare di dare una mano al mio compagno
di squadra, Elias e per l'intera gara ho cercato di rimanergli il più
vicino possibile. Poi all'ultimo giro ho fatto la mia gara senza pensare
ad altro".
Gino Borsoi (LAE Ugt 3000) 5° a 0.561
"Sono contento, ma potevo farcela a finire nei primi tre
se alla fine non fossi stato così male: durante gli ultimi giri
il dolore nelle due curve a destra era troppo forte e non sono riuscito
a stare abbastanza avanti da poter finire sul podio. Peccato, perché
l'ho sfiorato. La moto è andata bene, ma rispetto a quella di
Pedrosa mancava un po' di accelerazione e così quando mi superava
non riuscivo a ripassarlo abbastanza velocemente. Piuttosto si vedeva
da fuori che avevo qualche difficoltà in frenata? Dedico in ogni
caso questa prestazione alla mia squadra e alla Clinica Mobile".
Simone Sanna (Safilo Oxydo Race) 6° a 0.586
"Oggi mi mancava quel pizzico di velocità massima
che mi consentisse di stare davanti nella parte veloce: una volta ripassato,
all'ultima curva ho trovato la strada chiusa e così è
venuto un sesto posto che non mi fa impazzire di sicuro. La gara è
stata divertente, ma soltanto fino a poco dal termine: il risultato
non lo trovo particolarmente ameno".
Lucio Cechinello (Ms Aprilia LCR) 8° a 1"596
"Abbiamo effettuato tutte le prove con una gomma dalla mescola
media, ma oggi in gara faceva meno caldo e le gomme scivolavano meno
consumandosi e strappandosi di più. Non ho voluto rischiare la
mescola più dura come in Portogallo e forse era la scelta giusta.
La gara mi ha divertito molto all'inizio, poi una volta in crisi con
le gomme non mi sono divertito più"
Max Sabbatani (Bossini Fontana Racing) 9° a
2"005
"Solito problema per me: le gomme standard che ho a disposizione
non reggono fino al termine della gara: peccato, ma è sempre
lo stesso: in che ho grip va tutto bene e difatti sono stato coi primi,
poi non riuscivo più ad aprire il gas e ho dovuto lasciar perdere
i sogni di gloria. Per un po', però, mi sono divertito".