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05/09/2001 In condizioni metereologiche comparabili nel 2001 la 500 è stata, in gara, 25 secondi più veloce a Suzuka, 35 a Welkom, 23 a Jerez, 16 a Le Mans e 32 a Brno, dove addirittura Max Biaggi, vincitore l'anno passato, ha fatto meglio di se stesso (di oltre un secondo!) nonostante una caduta! C'è dunque curiosità per scoprire cosa succederà, domenica prossima, all'Estoril, penultimo dei GP europei prima di Valencia. Il circuito portoghese, infatti è un tracciato complesso nonostante la bassa media sul giro, appena 146 Kmh. I piloti, infatti, trovano il circuito non facile, a causa dell'asfalto un po' ondulato, ma soprattutto del vento, che soffia in certi giorni particolarmente forte, portando sabbia sul tracciato. A causa di ciò non è una sorpresa che l'anno
passato vi abbia vinto proprio Garry McCoy, il più fantasioso
dei piloti in pista. I test pre-campionato condotti all'Estoril hanno dimostrato che anche in Portogallo si girerà più velocemente che nel passato: Loris Capirossi lo scorso febbraio, è andato due secondi sotto il precedente record realizzando uno straordinario 1'40"109. Ma ci aspettiamo di meglio: la Michelin, infatti, ha pronte nuove gomme "Avremo a disposizione un nuovo pneumatico - ha spiegato Jacques Morelli, responsabile della Michelin - realizzato sull'esperienza di quello di Brno, che aveva una diversa costruzione, grazie ad una carcassa che diminuiva grandemente il chattering. Quello che porteremo all'Estoril avrà, semplicemente, una mescola adatta al tracciato. Il problema che si incontra su questo circuito, infatti, è che le gomme, e di conseguenza l'assetto, devono adattarsi sia alle numerose curve lente, che ai tratti veloci. Se Sepang usualmente crea problemi di temperatura e a causa della sua larghezza, il Mugello e Brno per certe curve contropendenti e Phillip Island perché semplicemente mangia gli pneumatici, idealmente all'Estoril bisognerebbe avere gomme soffici, sia come mescola che come carcassa, per le curve lente, ma dure di carcassa e di mescola per avere maggiore stabilità e non deteriorarsi troppo in quelle veloci. Una cosa impossibile. Ma noi crediamo di aver trovato il bandolo della matassa". |
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