Estoril
venerdì 07 settembre
FP1
QP1
TS
sabato 08 settembre
FP2
QP2
TS
domenica 09 settembre
GRID
WP
TS
GARA
.
Le immagini del GP >>>
Dall'inviato...speciale >>>
Lo sapevate che... >>>
L'intervista >>>
La curiosità >>>
L'assetto all'Estoril >>>
winner 500
1° V. Rossi
winner 250
1° D. Katoh
winner 125
1° M. Poggiali
2° L. Capirossi
2° M. Melandri
2° Y. Ui
3° G. McCoy
3° T. Harada
3° T. Elias

il fatto 09/09/2001 - giorno di gare
Rossi spicca il volo
Aveva detto, Max Biaggi, dopo la pole, che avrebbe corso per il podio. Aveva ragione, ma nonostante abbia fatto il possibile, non l'ha raggiunto. Complice una scivolata a sei giri dalla fine mentre difendeva la terza posizione dopo esser stato risucchiato sul rettilineo dalle Honda di Rossi e Capirossi, aiutato dal nuovo motore ricevuto sabato dalla HRC.
Il secondo momento emozionante di una gara che nelle prime battute aveva perso, in seguito ad una collisione, Abe, Barros ed Ukawa.
Impegnato al limite il pilota romano ha resistito invece rimanendo incollato agli avversari con le unghie e con i denti, prima di dover desistere. Il calo di ritmo, però, evidentemente non è stato sufficiente perché, improvvisamente, il Corsaro ha perso aderenza lasciando adagiare la sua YZR 500 su di un fianco. Così come a Brno, però, è riuscito a risalire in sella e a ripartire dopo aver perso tre posizioni.
Anche in questo caso, comunque, la Yamaha non l'ha aiutato. Superato da McCoy, dal suo compagno di squadra Checa e da Haga, Biaggi è riuscito a risuperare unicamente il giapponese, che in ogni caso gli ha resistito sino alla caduta, ma nessuno dei compagni di marca ha ricevuto alcun ordine di cedergli la posizione, nemmeno Carlos. Ma forse ormai gli stessi uomini di Iwata si sono resi conto che la partita è prossima ad essere persa. E' anche vero, però, che solo Max avrebbe potuto vincerla e che lo squadrone schierato - otto piloti - è stato solo un inutile dispendio di energie.
Il suo quinto posto, dopo il GP del Portogallo, scava ora una voragine nella classifica mondiale che Rossi guida con ben 43 punti di vantaggio.
Il suo successo, il settimo quest'anno, è un record: era dai tempi di Giacomo Agostini, dal 1972, che un italiano non vinceva tante gare in una stagione nella 500.

Katoh ristabilisce le gerarchie
Cattive prove non significano sempre una brutta gara. Può dirlo tranquillamente Marco Melandri che dopo aver faticato a cercare una buona messa a punto per la sua Aprilia, l'ha trovata in tempo per il Gran Premio. Partito bene il pilota italiano si è tirato in scia subito il compagno di squadra Harada ed il leader del mondiale Katoh. Ben presto però Tetsuya ha perso il treno, mentre il rivale giapponese nella corsa al titolo, ha preso il comando della gara dopo sei giri passati a studiare gli avversari.
Uno studio fruttuoso perché, dopo poche tornate, girando sul piede dell'1'42"5, Daijiro ha accumulato quasi due secondi di vantaggio sull'italiano, che però dopo un iniziale momento di crisi non ha mollato.
E' stato a questo punto, a dieci giri dal termine, che il pilota della Honda ha ulteriormente insistito, battendo su tempi record e Melandri è crollato, iniziando a perdere anche un secondo al giro.
Con le prime tre posizioni stabilizzate la gara è vissuta quindi sul recupero di Rolfo che, partito male, è riuscito a risalire e con Fonsi Nieto in scia ha agguantato addirittura la quarta posizione, mentre lo spagnolo, autore di un numero da circo equestre al penultimo giro si è fatto risuperare da McWilliams e Matsudo.

Poggiali accorcia le distanze
Con 22 punti di distacco da Toni Elias Manuel Poggiali aveva un solo obiettivo: arrivare davanti al rivale spagnolo. Per questo motivo, fin dalle prime battute della gara il pilota della Gilera ha provato a fare il ritmo aiutato dal quasi compagno di marca Youichi Ui, alla guida della Derbi. Con Sanna terzo incomodo nei primi giri è parso possibile addirittura un tentativo di fuga, ma ben presto l'unica Aprilia ufficiale in lotta, dopo il ritiro di Cecchinello, non è riuscita a rimanere in contatto con i primi, mentre a Elias, bravo a girare ottimi tempi, è riuscita la fase dell'aggancio.
Dopo averli raggiunti, però, Elias non è riuscito a completare l'opera ed ha iniziato nuovamente a perdere terreno. Ciò è stato sufficiente alla coppia italo-giapponese per involarsi verso un arrivo in volata vinto da Poggiali, mentre Elias, superato il momento di crisi, è riuscito a proteggere il podio dal ritorno di Sanna.
Il terzo posto gli è valso 158 punti in classifica, ma il vantaggio su Poggiali, che è ora a 145, si è ridotto, mentre Ui è salito a 119. Si ricomincia.