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PRESENTAZIONE APRILIA RSW 250 - 2/3/2004

Presentazione La storia in pillole
L'avventura dell'Aprilia Il tecnico
Il pilota

L'avventura dell'Aprilia
L'avventura Aprilia nel Campionato del Mondo di Motociclismo classe 250, destinata a raccogliere titoli a ripetizione, cominciò nel 1985 con un investimento veramente piccolo: 120 milioni di vecchie lire.

Un giorno Ivano Beggio si ritrovò di fronte un certo Michele Verrini, allora manager di Loris Reggiani, che gli presentò i disegni di una moto da corsa dipinta con il tricolore. Così nacque il primo prototipo, che come tutti i primi prototipi non fu subito vincente.

La partecipazione però iniziò con il piede giusto: il primo anno si concluse con due terzi posti di Reggiani, e già nel 1987, il 30 agosto, dopo averla a lungo sfiorata (a Donington, per esempio, a causa di una tuta troppo stretta), arrivò la vittoria a Misano.

Fu, apparentemente, un colpo isolato, per Aprilia, perché da quel giorno e sino al 1990 l'Aprilia rimase a bocca…relativamente asciutta contentandosi di una serie di podi con Martin Wimmer (2° al Salzburgring e 3° a Rijeka), Didier De Radigues (2° a Spa) e Reggiani , tornato figlio prodigo dopo una deludente stagione con la Honda (3° a Le Mans).

L'Aprilia tornò a far parlare di sé nel ’91, vincendo ancora con Loris nel GP di Francia e finendo in terza posizione nei Gran Premi degli Stati Uniti, Spagna, San Marino ed Italia (grazie all’arrivo di Pierfrancesco Chili)

La vera rivoluzione iniziò nel '91: chiusa l’esperienza dei team esterni, tornò Reggiani come pilota ufficiale, e Chili: arrivarono due pole e due vittorie, ed anche la 125 del Team Italia trionfò in una gara con Gramigni.

Proprio il toscano diede in 125, finalmente gestita direttamente, il primo mondiale velocità all'Aprilia nel '92, pochi giorni dopo aver conquistato la corona iridata nel trial.

Nello stesso anno Reggiani e Chili trovarono la strada per il titolo sbarrata da Luca Cadalora. Fu un campionato incredibile che raggiunse il culmine allorché, in Germania, per la prima volta nella storia tutti i tre gradini del podio 250 furono Aprilia, con Biaggi, Reggiani e Chili.

Nel 1993 Reggiani e Ruggia lottarono nuovamente per il titolo della 250: Loris salì sul podio (3° assoluto alle spalle di Harada e Capirossi), Ruggia fu 6°.

Ma erano in arrivo momenti magici: nel '94, grazie a Biaggi (5 vittorie in Gran Premio) ed a Sakata (4 vittorie), i titoli iridati dell’Aprilia arrivarono a tre. Contemporaneamente debuttava anche il coraggioso progetto 500 due cilindri con Loris Reggiani.

Nel '95 e '96 Aprilia dominò letteralmente il mondiale 250 con Biaggi che vinse complessivamente 17 Gran Premi con una continuità di risultati incredibile.

Sciolto il sodalizio con Biaggi, nel '97 l'Aprilia fu terza con Harada, staccata di appena 15 punti. Una piccola delusione compensata dal successo di un certo Valentino Rossi che conquistò con largo anticipo il mondiale 125.

Il 1997 sarà ricordato dall’Aprilia per un evento storico: alle vittorie di Rossi ed Harada, in 125 e 250, Doriano Romboni rispose con un terzo posto in 500 alle spalle di sua maestà Mick Doohan e di Carlos Checa, entrambi alla guida di Honda NSR.

Nel 1998 con Capirossi, Harada ed il debuttante Rossi arrivò il titolo piloti e marche. Le vittorie complessive di Aprilia furono 13 su 14 GP disputati, all’astro emergente di Kato (Honda) toccò l’unica vittoria in casa a Suzuka. Quell’anno la 250 italiana collezionò complessivamente ben 29 podi su 42 disponibili ed in quattro occasioni – Mugello, Paul Ricard, Brno e Barcellona - occupò tutte e tre le piazze disponibili.

Nel 1998 Kazuto Sakata conquistò poi per la casa di Noale anche il titolo mondiale 125.

Nel 1999, rimasto solo sulla quarto di litro veneta, Valentino Rossi vinse nove Gran Premi, centrando il duplice obiettivo del mondiale piloti e marche.

Nel 2000 contemporaneamente allo sbarco di Aprilia in Superbike (cinque successi con la RSV Mille di Troy Corser). arrivò il titolo iridato della 125 con Roberto Locatelli.

Nel 2001 cinque vittorie, fra Harada, McWilliams e Melandri e ben 32 podi non bastarono a fermare Kato. Un anno da protagonisti, comunque, anche in 125, con 2 trionfi ed in SBK, con 3 vittorie.

Il 2002 ed il 2003 hanno riportato Aprilia a dominare la quarto di litro con i titoli iridati di Marco Melandri e Manuel Poggiali. Nel 2001 le vittorie sono state 14, su 16 Gran Premi ed i podi 32. L’anno successivo ancora 14, conquistate con ben cinque piloti diversi: Poggiali, Elias, De Puniet, Nieto e West.

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