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PRESENTAZIONE APRILIA RSW 250 - 2/3/2004
Presentazione La storia in pillole
L'avventura dell'Aprilia Il tecnico
Il pilota

La storia in pillole

1985 Ha inizio l'avventura
L'avventura inizia nella 250 con un telaio doppio trave in lega di alluminio accoppiato ad una forcella Marzocchi ed a un monoamortizzatore posteriore montato su una sospensione tipo pro lever ; il motore è un Rotax con i cilindri posti orizzontalmente. Il debutto avviene il 23 marzo a Kyalami, in Sudafrica,Loris Reggiani è 17° in prova e 12° in gara. Con il proseguo del campionato la moto si rivela veramente buona, tanto che Reggiani giunge quarto al Mugello, terzo a Rijeka ed a Imola.
Classifica Finale Piloti 250cc: Reggiani 6°, 44p. (1°Spencer, Honda, 127p.)
Classifica Finale Marche 250cc: Aprilia 3°, 44p.

1986 Nasce l'AF1
Dopo lo strepitoso 1985, lo sviluppo dell'Aprilia 250, che ha ora assunto il nome di AF1, viene rallentato da un grave incidente stradale occorso a Reggiani.
Il pilota di Forlì viene sostituito da Manfred Herweh e Stefano Caracchi, per rientrare solo in Spagna.
Non è una stagione fortunata, la moto non è competitiva e solo l'esperto Herweh raccoglie qualche punto.
Classifica Finale Piloti 250cc : 19°Herweh 7p. (1° Lavado, Yamaha, 114p)
Classifica Finale Marche 250cc : 7° Aprilia, 7p.

1987 Reggiani regala a Beggio la prima vittoria in 250
Un telaio profondamente rivisto, con un nuovo forcellone a doppia triangolatura e sospensione posteriore profondamente modificata ed un motore arricchito dall'accensione elettronica digitale permettono alla AF1 di tornare al vertice.
Dopo alcuni problemi di affidabilità nelle prime gare, Reggiani conquista il secondo posto a Salisburgo e Rijeka.
La vittoria è nell'aria, a Donington Loris è rallentato dalla tuta troppo stretta (!), ad Anderstop da un grippaggio negli ultimi giri.
Il grande giorno arriva il 30 agosto a Misano : Reggiani e l'Aprilia staccano di 8" la Yamaha di Cadalora ; era dal '79 che un binomio italiano non si imponeva nella classe 250 : allora furono Graziano Rossi e la Morbidelli.
Classifica Finale Piloti 250cc : 6° Reggiani, 68p. (1° Mang, Honda, 136p.)
Classifica Finale Marche 250cc : 3° Aprilia, 68p.

1988 Prestazioni per i "clienti"
E' una stagione di transizione : mentre le versioni "clienti" sono decisamente competitive, l'Aprilia ufficiale, dotata di un nuovo propulsore progettato internamente da Aprilia (da cui il nome modificato in AF/1V), non tiene il passo delle avversarie giapponesi, raccogliendo come migliore risultato il quarto posto di Reggiani a Brno.
Una Aprilia semiufficiale è affidata tramite la Federazione Motociclistica Italiana a Bruno Casanova.
Comincia l'avventura anche nella 125 tramite il Team Italia, con una moto affidata a Corrado Catalano : già in Francia, il 24 luglio, arriva il primo podio, mentre in Yugoslavia si registra il giro più veloce.

1989 Aprilia anche nell'Europeo
Didier De Radiguez e Ivan Palazzese piloti ufficiali, Manfred Wimmer e Carlos Lavado semiufficiali, questa è la formazione Aprilia '89.
Il migliore risultato ad inizio stagione lo ottiene però Marcellino Lucchi, collaudatore, sesto a Misano.
La stagione purtroppo è funestata dall'incidente mortale di Ivan Palazzese ad Hockenheim.
Il migliore risultato della stagione lo ottiene Wimmer, terzo a Salisburgo.
Molto meglio vanno le cose invece nel Campionato Europeo, con Andrea Borgonovo che si impone alla grande.
Anche nella classe 125 Aprilia colleziona una serie di ottimi risultati con Fausto Gresini, che combatte sempre nelle posizioni di vertice.

1990 Nasce il nuovo Reparto Corse
Il 1990 vede un grande rilancio delle Aprilia ufficiali: il reparto corse viene completamente ristrutturato. Le moto sono tutte affidate a team esterni appoggiati direttamente da Aprilia: piloti Lavado, Wimmer, De Radigues e Reggiani.
E' una stagione di netta ripresa, Wimmer giunge secondo a Rijeka e Salisburgo, De Radigues a Spa, Reggiani è terzo a Le Mans, mentre l'olandese van de Heijden si impone nell'Europeo. Soprattutto si pongono le basi per un grande '91.
Nella 125 invece i portacolori Aprilia, sempre tramite il Team Italia, sono Alessandro Gramigni e Gabriele Debbia, che si mettono in luce con una serie di gare d'attacco: anche la 125 è sempre più veloce e competitiva.

1991 Arriva la RS250V
La moto cambia radicalmente: motore profondamente rivisto nella parte termica, nel raffreddamento, nell'accensione e nei carburatori, telaio con ampie zone in fibra di carbonio. Cambia anche il nome, si abbandona la mitica sigla AF1 a favore di RS250V.
Piloti, il "solito" Reggiani e, appoggiato ad un Team esterno, Pierfrancesco Chili.
La nuova Aprilia si dimostra subito un mezzo eccezionale: Reggiani è terzo a Laguna Seca e Jerez, Chili a Misano. La vittoria è nell'aria, ed arriva con Chili sulla meravigliosa pista di Assen, subito imitato da Reggiani al Paul Ricard.
Massimiliano Biaggi vince l'europeo 250.
Il 1991 regala ad Aprilia anche la prima vittoria nella classe 125: a conquistarla è Alessandro Gramigni in Cecoslovacchia, che batte in volata Capirossi e l'altra Aprilia di Debbia.

1992 Il primo titolo è di Gramigni
Il 1992 porta ad Aprilia il primo Campionato del Mondo velocità: pochi giorni dopo che Tommy Avhala con l'Aprilia Cliber si è laureato Campione del Mondo Trial (e l'Aprilia Campione tra i Costruttori), Alex Gramigni conquista il Campionato del Mondo 125cc, battendo nettamente le Honda di Gresini e Waldmann: il toscano vince in Malesia ed Ungheria, mentre Casanova si impone in Germania.
La 250cc, evoluzione della moto '91, parte subito con il piede giusto: già a Jerez, quarto GP della stagione, Reggiani (cui si affiancano ancora Chili e Massimiliano Biaggi come "esterni") si impone alla grande.
Le varie prove del mondiale continuano con le Aprilia sempre nei primi posti, fino ad Hockenheim dove si giunge all'apoteosi, con Chili primo, Biaggi secondo e Reggiani terzo; non solo, ma Biaggi aveva stabilito anche la pole e Reggiani conquistato il giro più veloce in gara. Chili vince anche ad Assen e Donington, Reggiani a Magny Cours; la stagione d'oro si conclude con una altra tripletta a Kyalami: Biaggi, Reggiani e Chili concludono nell'ordine.

1993 C'è anche il mitico Bayle
Il sempreverde Reggiani ed il francese Jean Philippe Ruggia sono i portacolori ufficiali Aprilia 250cc nel 1993; un motore ufficiale viene affidato anche al grande crossista Jean Michele Bayle, passato da un anno, dopo i trionfi nel SuperCross, alla velocità: la moto rimane estremamente competitiva, ma il titolo viene solo sfiorato.
Ruggia vince a Donington e Misano, Reggiani si impone invece a Brno.
Fiorillo con l'Aprilia 250 è campione europeo.
In classe 125 il pilota di punta è Ralf Waldmann, che conclude al quarto posto nel mondiale; molto veloce (raccoglie pole e giri veloci) è Carlos Girò Jr., spesso sfortunato in gara (ad esempio cade in Spagna quando è nettamente in testa a causa di un colpo di vento).

1994 Il primo titolo del Corsaro
Il 1994 è un ulteriore anno storico per l'Aprilia: viene infatti conquistato sia il titolo di Campione del Mondo sia nella 125 che nella 250cc.
Profondamente rivista nella ciclistica, e da metà campionato anche nel propulsore, la RS 250 '94 è una moto che si presenta fin dai test invernali come fortissima; Biaggi, Ruggia e Bayle sono i piloti.
Il romano è il pilota più efficace, e fin da inizio stagione lotta per il titolo con le Honda di Capirossi e Okada: Biaggi si impone in Australia, Malesia, Olanda, Repubblica Ceca, Europa, Ruggia a Jerez. Nella classe 125 è invece il giapponese Kazuto Sakata ad imporsi: vince in Austria, Spagna (tre Aprilia ai primi tre posti, con Peter Oettl e Herri Torrontegui sui gradini più bassi del podio)e conquista punti pressochè in ogni gara. Aprilia conquista anche ben otto pole position e nove giri più veloci in gara.
L'Aprilia debutta anche nella classe 500 con una innovativa bicilindrica, che cerca con la leggerezza e l'agilità di controbattere le quadricilindriche: una scelta innovativa come nella tradizione Aprilia. A portarla al debutto Loris Reggiani, che conquista 7 punti.

1995 Biaggi conferma il dominio
Ormai l'Aprilia in 250cc non la ferma più nessuno: Malesia, Germania, Italia, Olanda, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Argentina ed Europa sono le vittorie di una moto pressochè perfetta pilotata con maestria da Max Biaggi: un binomio che si aggiudica anche ben 10 pole position.
Con anche i risultati minori ottenuti da Bayle e Roberto Locatelli, Aprilia conquista, assieme al Titolo piloti, quello Costruttori, il primo nella sua partecipazione al motomondiale. In 125 invece Sakata non riesce a ripetersi e chiude al secondo posto: Aprilia vince comunque tre volte, due, Gran Bretagna e Repubblica Ceca, con il Campione del Mondo, la terza, in Brasile, con Masaki Tokudome.
In Classe 500 la bicilindrica compie molti passi avanti, tanto che Reggiani conclude 10°, davanti a varie quadricilindriche ufficiali.

1996 Max e Aprilia superano se stessi
Sembravano tante le otto vittorie della scorsa stagione, ma nel '96 si fa ancora meglio: Malesia, Giappone, Spagna, Italia, Francia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Catalogna, Australia sono le tappe di un cammino trionfale che porta Biaggi incontrastato al terzo titolo consecutivo per Aprilia.
Assieme al titolo piloti in 250cc arriva anche il titolo mondiale costruttori in 125cc, grazie alle vittorie di Tokudome in Indonesia, Giappone, Germania e San Marino, Perugini in Malesia e Gran Bretagna, del giovanissimo Valentino Rossi nella Repubblica Ceca, Oettl in Italia, Gary McCoy in Australia.
Sulla 500 sale Doriano Romboni, che conquista 23 punti: la sua stagione però è rovinata da un infortunio che lo tiene lontano da parecchie gare.

1997 Rossi e Aprilia, primo sigillo
Ancora due Campionati del Mondo conquistati da Aprilia: Piloti e Marche 125. Il nuovo portacolori di Aprilia è Valentino Rossi, che domina letteralmente la classe 125 conquistando la bellezza di 11 vittorie in 15 gare: Valentino vince in Malesia, Spagna, Italia, Austria, Francia, Olanda, San Marino, Germania, Brasile, Gran Bretagna, Catalogna e Indonesia:un dominio come non si vedeva da anni. Oltre che il mondiale piloti, Aprilia si aggiudica con larghissimo anticipo anche la classifica Marche.
In classe 250 due nuovi portacolori: Tetsuya Harada e Loris Capirossi: è il giapponese a lottare per il titolo fino all'ultima gara in Australia, piegandosi per una manciata di punti dopo avere comunque vinto i Gran Premi di Francia, Olanda e Germania.
In classe 500 Doriano Romboni porta per la prima volta l'Aprilia sul podio:arriva infatti terzo ad Assen, nel Gran premio di Olanda.

1998 L'anno di Capirossi e Sakata
La stagione 1998 è stata un vero trionfo per Aprilia: nella 250 vince consecutivamente gli ultimi 13 Gran Premi, lasciando alla concorrenza solo la gara inaugurale del Giappone.
Loris Capirossi conquista il titolo con 224 punti, davanti agli altri due piloti ufficiali Valentino Rossi, con 201 punti, e Tetsuya Harada con 200, distanziando di 79 punti il migliore pilota Honda, Ukawa. La superiorità dell’Aprilia 250 è stata tale che ben quattro volte (Italia, Francia, Repubblica Ceca, Catalogna) i piloti Aprilia hanno occupato tutti i gradini del podio, ed in ben 13 occasioni conquista la pole position ed il giro più veloce. Quattro Aprilia hanno riempito tutta la prima fila, con l’aiuto della wild card Lucchi, in Spagna, Italia, Olanda, Germania (terzo Porto), Repubblica Ceca.
Tre Aprilia hanno conquistato i primi tre posti della griglia di partenza in Malesia (con il privato Fuchs in pole), Francia, Gran Bretagna, Catalogna. E’ a casa anche il Mondiale Marche.
In classe 125 Kazuto Sakata ha regalato, con un Gran Premio di anticipo, alla Aprilia un altro titolo mondiale, grazie ad una stagione velocissima e intelligente, che lo ha portato ad imporsi in Gran Bretagna, Francia, Spagna e Giappone.
Il 1998 è stato un anno fenomenale: Campione del mondo 250 piloti (con i tre piloti ufficiali, Capirossi, Rossi ed Harada ai primi tre posti assoluti) e marche, e campione del mondo piloti in 125 con Sakata. Eccetto il Gran Premio di apertura in Giappone, l’Aprilia ha vinto tutte le 13 rimanenti gare della 250, occupando spesso tutti e tre i gradini del podio.

1999 Valentino & Aprilia, binomio vincente
La classe 250 ancora una volta parla italiano, grazie alla strepitosa Rsw Aprilia ed a Valentino Rossi: dopo un inizio non troppo felice (ricordate la catena rottasi all'ultimo giro del Gran Premio di Francia?), il binomio italiano ha dominato, dimostrandosi quasi sempre con un passo nettamente superiore a qualunque avversario, vincendo in ben 9 occasioni. Dietro Valentino anche le Aprilia non ufficiali si sono spesso messe in evidenza, grazie a piloti quali Battaini, Waldmann, McWilliams, Lucchi permettendo di vincere anche il titolo costruttori.
In classe 125 Aprilia non è riuscita a bissare il titolo ' 98, ma Locatelli, con due vittorie, Scalvini, anche lui con due, Vincent con una, hanno dimostrato che Aprilia è sempre competitiva anche nella categoria inferiore, e con un po' più di fortuna avrebbe potuto competere per l'iride. Il coraggioso progetto 500 ha avuto, verso metà stagione, un periodo di grande splendore: a Donington, nel Gran premio di Inghilterra, Harada l'ha portata vicino alla vittoria come non mai, dopo il podio conquistato al Paul Ricard, ed i quarti posti di Mugello (dove abbiamo conquistato la pole position) e in Catalogna. La scommessa continua.

2000 Locatelli conquista il 15° titolo per l’Aprilia
Aprilia stupisce in Superbike: Troy Corser si aggiudica con la RSV Mille ben cinque vittorie (e quattro superpole), arrivando davvero molto vicino al titolo. Un risultato eccezionale per una casa che è appena entrata nel mondiale quattro tempi, frutto di una ciclistica fantastica e di un propulsore sempre più potente; oltre ovviamente alla classe di un grande pilota
Anche quest’anno Aprilia conferma la sua natura vincente conquistando con Roberto Locatelli nella 125 il quindicesimo titolo mondiale della sua storia. Aprilia ha inoltre portato a 111 i suoi successi in Gran Premio, ai quali vanno aggiunti i 5 trionfi ottenuti in Superbike. Le otto vittorie in 125, le due in 250, le cinque in Sbk, i podi in 500: dovunque abbia gareggiato, in qualsiasi categoria si sia impegnata Aprilia e i suoi piloti hanno saputo distinguersi a dimostrazione di una tecnologia, un’organizzazione, uno spirito vincenti. Roberto Locatelli ha dunque riportato a Noale il titolo della 125, il più antico, il primo, quello che nel 1992 ha dato il via alla serie di vittorie e alla leggenda di Aprilia nelle corse: quindici titoli (10 piloti e 5 costruttori) in nove stagioni sono un bottino ricchissimo che Aprilia ha intenzione di arricchire ulteriormente in futuro. Le cinque vittorie di Roberto Locatelli, le due del suo compagno di squadra nel Team Vasco Rossi, Simone Sanna, l’unica del francese Arnaud Vincent hanno determinato comunque una superiorità netta di Aprilia con otto successi su sedici gare.
In 250 Melandri fa quattro podi e conquista il record di più giovane pilota a essere salito sul podio della 250. Mentre il vecchio Waldmann porta a casa due successi, tanto per dimostrare che la moto è sempre competitiva.
Nella 500 il nordirlandese Jeremy McWilliams ha saputo far sognare in qualche occasione aggiungendo comunque altri due podi (al Mugello e a Donington) al palmarès della Rsw-2 500 che ha comunque chiuso la sua carriera in Australia a Phillip Island il 29 ottobre 2000. D’ora in avanti Aprilia si impegnerà con tutte le energie, l’inventiva, la passione, gli investimenti di cui sarà capace per presentarsi nel 2002 pronta per la classe Gp1, la 500 del futuro che vedrà di nuovo in pista le quattro tempi. Si tratta di una nuova sfida dai contenuti tecnologici mai visti prima nella storia del motociclismo che Aprilia non può non accettare.

2001 L'anno dei privati
Il 2001 è una stagione strana per Aprilia: in Superbike domina l'apertura e la chiusura: Corser fa la pole a Valencia, con Laconi secondo, e centra due vittorie perentorie; a Imola stessa griglia di partenza, ma è Laconi a vincere la seconda manche. In mezzo tante gare strane, e la netta impressione che la moto avrebbe consentito un risultato finale molto migliore del quarto posto assoluto di Corser e dell' undicesimo di Laconi. In totale Aprilia in SBK si aggiudica tre vittorie, tre superpole, quattro giri più veloci e otto podi.
Anche nel Motomondiale è un anno interlocutorio: in classe 250 Harada è vicecampione dietro al binomio Katoh-Honda, Melandri è terzo, Rolfo quarto, Nieto quinto, McWilliams sesto. Aprilia conquista 10 pole positions (otto Harada, due Nieto) e cinque vittorie ( tre Harada, una McWilliams e Melandri) ma l'efficacia e la continuità di Katoh ha la meglio. In classe 125 la presenza Aprilia è affidata a team privati, e porta a due vittorie (Cecchinello in Catalogna, Sanna in Germania) , 7 podi, 3 pole e quattro giri più veloci. Lucio Cecchinello è quarto nella classifica mondiale, Borsoi sesto, Sanna settimo.

2002 è quello del Poker iridato
La stagione 2002 del motomondiale sarà ricordata in Aprilia per il record assoluto che la Casa veneta ha conseguito durante l'anno. Aprilia ha infatti vinto 4 dei 6 allori mondiali in palio in questa stagione, un fantastico Poker: due titoli mondiali costruttori, classe 125 e 250 e due titoli piloti nella 250 con Marco Melandri e nella 125 con Arnaud Vincent. Un annata straordinaria che ha visto le 2T del glorioso Reparto Corse di Noale dominare sulle piste di tutto il mondo e il già ricco palmares di Aprilia salire a quota 21 Titoli Mondiali.
Se le ottavo di litro Aprilia hanno vinto quell’anno 8 delle 16 gare in calendario, nella classe 250 la supremazia è stata addirittura schiacciante. Le quarto di litro di Noale hanno vinto 14 su 16 gare disputate. Dominio totale e incontrastato. Ad oggi, Aprilia ha messo a segno nella sua, seppur giovane, storia nel mondo delle competizioni, ben 140 vittorie nel mondiale velocità di cui 59 nella classe 125 e 81 nella 250, salendo sul podio con i suoi piloti per 392 volte. Non vanno dimenticate le 8 vittorie in Superbike, le 7 Superpole, sempre in Superbike, e i 16 titoli europei nella velocità (6 in 125 e 10 in 250).
E' stato anche l'anno importantissimo del debutto e della crescita del progetto più ambizioso di Aprilia, la RS Cube, tre cilindri dalla potenza straordinaria affidata al francese Regis Laconi.


2003 Poggiali, il titolo della maturità
La competitività Aprilia rimane altissima anche nel 2003, con tre titoli mondiali in carniere. In classe 125 i piloti Aprilia devono cedere al talento di Pedrosa, ma il mondiale marche non sfugge, con 10 successi complessivi su 16 gare targati Noale.
In classe 250 uno strepitoso Manuel Poggiali riesce nell’impresa di vincere il mondiale al debutto, supportato da un team Aprilia ufficiale assolutamente perfetto; il mondiale costruttori è una formalità, le Aprilia si aggiudicano ben 14 gare, portando sul gradino più alto del podio oltre a Manuel anche Neito, Elias, De Puniet e West.
Più travagliata la stagione in Moto GP: la Rs Cube debutta bene nelle mani di Colin Edwards e Noriyuki Haga, arriva un giro più veloce in gara durante il GP di Francia ed alcune prestazioni incoraggianti come il settimo posto di Colin nella gara finale. Aprilia chiude in Motogp al quarto posto tra i costruttori, dietro Honda, Ducati e Yamaha, davanti a Suzuki, Proton e Kawasaki.

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