Da Graziano Rossi a Valentino Rossi, passando per Lucchinelli, Reggiani,
Schwantz, Doohan, Melandri. Piloti molto diversi fra di loro con un unico
punto in comune: il casco disegnato da Aldo Drudi, 45 anni, romagnolo
di Cattolica. Aldo ha iniziato a lavorare con la Morbidelli nel 1979 e
da allora ha reso il paddock più bello e colorato.
La sua ennesima provocazione, al Mugello, l’ha disegnata per Valentino
Rossi.
“L’idea, però, è tutta di Vale – ha riconosciuto
il designer – dopo i due quarti posti ottenuti in Spagna e Francia
ha pensato di autopremiarsi con la medaglia di legno, quella che alle
Olimpiadi viene assegnata scherzosamente al quarto classificato. Quindi
il casco non poteva che essere… di legno. La prima soluzione privilegiava
una grafica stile cartone animato, che Vale però ha bocciato nella
tarda notte di mercoledì 2 giugno. Per la verità lui fin
dall’inizio aveva chiesto un effetto il più possible vicino
alla realtà, a discapito della brillantezza dei colori. Così
abbiamo dovuto rifare tutto da capo e lavorando dalle sei del mattino
all’una di notte abbiamo adeguato il progetto alle richieste di
Rossi. Aveva ragione lui, così il casco è decisamente più
bello ed originale! E’ un esemplare unico che verrà utilizzato
solamente sabato 5 e domenica 6 giugno”.
Quest’anno con i caschi disegnati da Drudi corrono anche Stoner,
Poggiali, De Angelis, Elias, Checa, Nobuatsu Aoki, Roberts jr., Melandri
e Nakano. Anche tre squadre gareggiano con le grafiche dell’estroso
designer, il team Safilo Carrera, la Ducati Marlboro e la Gauloises Yamaha.