il fatto 15/8/2003
- primo giorno di prove
Biaggi fa la prima mossa
Alla fine, comunque la si rigiri, la situazione è sempre la stessa.
Dopo un primo turno di prove libere con la pista umida - sì, i temporaloni
attesi in tutta Europa
sono arrivati anche qui - quando si è trattato di fare le cose sul serio,
sono spuntati i soliti tre italiani. Biaggi, Rossi e Capirossi, gli
unici piloti, separati da appena due decimi, capaci di girare subito
sotto i due minuti, anche con la pista lavata e poco gommata. Il suo
miglior tempo, che gli è valsa la pole provvisoria, Biaggi l'ha fatto
nel suo ultimo giro utile, ma per l'intero turno è sempre stato velocissimo,
nonostante si confrontasse per la prima volta con la versione elettronica
del controllo del freno motore, uno degli aggiornamenti ricevuti proprio
qui a Brno dalla HRC. Rapido, come sempre del resto, Rossi, che ha utilizzato
l'ultimissima versione del cinque cilindri, quello caratterizzato dagli
scarichi liberi già usato in gara in Germania da Gibernau, ha fatto
poco peggio del rivale, mentre Capirossi, dopo aver assaggiato all'inizio
della giornata la Desmosedici evoluzione (nuova carenatura, telaio più
leggero e rigido, nuova forcella Ohlins di diametro maggiorato), è tornato
alla moto collaudata. Buon quarto tempo, qui del resto è sempre andato
forte, Tohru Ukawa, che si è beccato comunque otto decimi. Solo in seconda
fila, con il quinto tempo, ma soprattutto staccato di nove decimi, Sete
Gibernau, che ha girato appena quattro millesimi meglio di Nicky Hayden,
in decisa crescita. Ancora una volta il migliore dei piloti Yamaha è
stato Carlos Checa, settimo ad oltre un secondo. Lo spagnolo ha fatto
meglio del giapponese Nakano, mentre il suo compagno di squadra, Marco
Melandri, è rimasto vittima di una scivolata all'inizio del turno e
non ha fatto meglio del decimo turno, alle spalle anche di Makoto Tamada,
sulla RC211V gommata Bridgestone. Un occhio alla lista dei tempi, dall'estremità
opposta mostra, senza sorprese, la coppia della WCM, Burns e De Gea,
che certo tanto meglio con una Sabre ed una Roc Yamaha da rottamare,
non possono fare. Non male, invece, il vecchio Jeremy McWilliams, 16°
tempo con la Proton V5, ma anche Hofmann, con la Kawasaki, se l'è cavata
piazzandosi immediamente dietro al nordirlandese. A proposito, alla
fine sembra che il tedesco - dato già nel secondo team Ducati, quello
che dovrebbe gestire D'Antin - rimarrà con la casa di Akashi anche nel
2004.
De Puniet tiene a bada Rolfo
Roberto Rolfo l'ha detto più volte, ma soprattutto l'ha dimostrato in
Germania: con un po' di motore in più la sua Honda potrebbe essere competitiva
e lui puntare decisamente al titolo. Nell'attesa che in Giappone accolgano
le sue richieste, comunque, il pilota torinese, ci stà mettendo del
suo e nel primo giorno di prove ufficiali del GP di Brno l'ha dimostrato,
cogliendo un eccellente secondo tempo ad appena tre decimi dall'Aprilia
del motivatissimo Randy De Puniet. Su un circuito che sulla carta non
è certamente favorevole alla Honda, dunque, Roby ha attaccato, dimostrando
di meritarsi qualcosa di più. Qualcosa che, invece, ha già sicuramente
Manuel Poggiali e che però ieri non sfruttato, visto che, pur centrando
la prima fila, si è fatto superare da Franco Battaini, che qui correrà
il suo 100° Gran Premio. Quasi sette decimi, invece, è il ritardo, momentaneo,
preso dal pilota di San Marino, allineato con quello subito da Fonsi
Nieto e Toni Elias.
Pedrosa e Perugini, riparte il duello
Eccoli lì, di nuovo uno vicino all'altro, Daniel Pedrosa e Stefano Perugini.
Pole provvisoria lo spagnolo, terzo tempo, a poco più di due decimi,
l'italiano. Fra di loro lo sfortunato Casey Stoner che, vittima di una
scivolata con conseguente rottura della clavicola sinistra, non correrà.
È un duello Honda-Aprilia, dunque, quello che si prepara nel GP della
Repubblica Ceca. Una sfida che la casa italiana vuole vincere. Per questo
motivo a Brno il pilota di Sutri ha ricevuto una seconda moto (fino
a ieri ne aveva una sola), oltre ad un nuovo telaio ed alcuni aggiornamenti
di motore. La monocilindrica veneta, comunque, va già forte di suo e
lo dimostra il primo turno di prove. Alle spalle delle unica Honda superufficiale
il cui sviluppo è pagato dalla Telefonica, ci sono ben sei Aprilia.
Dietro all'Etrusco, infatti, inseguono Ui, Cecchinello, Jenkner e Barbera.
La sorpresa, piuttosto, è quella del finlandese Mika Kallio che, all'esordio
sulla KTM, ha centrato immediatamente la seconda fila con l'ottavo tempo,
dando la bellezza di un secondo e mezzo al pur bravo Roberto Locatelli
che, con l'identica moto, non ha fatto meglio del 19°. Qualcosa che
fa pensare. E intanto è ancora crisi nera per il gruppo Derbi-Gilera,
visto che il migliore del trittico è ancora Jorge Lorenzo (22° tempo),
mentre Alzamora e Bianco non hanno fatto meglio della 27esima e 29esima
prestazione, a quasi quattro secondi dalla pole provvisoria. Doppia
M: moto o manico. Positivo il debutto della seconda femminuccia del
motomondiale: la bella 15enne Marketa Jakanova si è qualificata con
il 31° tempo, a circa quattro secondi dalla pole. Non va male, la ragazzina,
chissà se Katja Poensgen è un po' invidiosa.