il fatto 16/8/2003
- pole position
Rossi scopre le carte
Centoquarantassette millesimi hanno diviso la pole di Valentino
Rossi dal quarto tempo di Loris Capirossi. Un margine ristrettissimo
all'interno del quale si sono accomodati, poi, Sete Gibernau e Max Biaggi.
Tre Honda e la solita Ducati per l'inscindibile Poker d'assi che ha
monopolizzato, com'era prevedibile, la prima fila del GP della Repubblica
Ceca.
Era cominciato con una serie di colpi di scena, l'ultimo turno di prove
della classe regina, con Biaggi subito in terra al secondo giro di prova
a causa di una stupida scivolata causata probabilmente dalle gomme ancora
fredde o dall'olio perso dalla Proton di Aoki. Pochi attimi dopo assaggiava
l'asfalto anche Melandri, mentre in pieno rettilineo Carlos Checa perdeva
la catena.
Niente male come inizio! Ovviamente, però, i fuochi d'artiificio
cominciavano quando mancavano meno di dieci minuti alla conclusione
dei test. Capirossi, infatti, era costretto a fermarsi lungo il percorso
per noie al motore e rientrava in pista con il muletto, mentre Gibernau
assaporava brevemente l'ebbrezza della pole grazie ad un giro quasi
perfetto. Subito, comunque, arrivava la replica di Rossi, che migliorava
anche l'1.58.8 delle libere del mattino. Un tempo che Biaggi provava,
intuilmente, a battere utilizzando anche lui, come Loris, la seconda
delle due moto a sua disposizione.
In seconda fila il migliore dei piloti Yamaha era Checa, davanti a Bayliss
ed alla sorpresa Hayden, capace di fare anche meglio di Ukawa, mentre
Barros, nel tentativo di migliorare il suo nono tempo incappava in una
scivolata.
Mancava, fra i protagonisti della Yamaha, Nakano, vittima di una brutta
caduta al mattino. Portato in elicottero all'ospedale di Brno per controlli,
fortunatamente il giapponese ha riportato solo un trauma cranico che
mette comunque in forse la sua partecipazione al Gran Premio.
Poggiali guida la carica Aprilia
Ce l'ha fatta per un'inezia - 48 millesimi di secondo - a centrare la
pole, Manuel Poggiali. La sua "vittima" è stato Randy
De Puniet, ma così come nella MotoGP, anche nella 250 l'intera
prima fila, completata da Fonsi Nieto e Tony Elias, è racchiusa
in appena due decimi di secondo.
Saranno, dunque, i compagni di marca i principali avversari del pilota
di San Marino, anche se Roby Rolfo, solo sesto tempo alle spalle di
Battaini non essendo riuscito a migliorare la sua prestazione di venerdì,
è apparso molto a suo agio sul veloce tracciato di Brno.
De Angelis ringrazia Perugini
Hanno percorso l'ultimo giro utile come se fosse quello del Gran Premio,
Stefano Perugini e Alex De Angelis e, alla fine, aiutato dalla scia,
è stato il pilota di San Marino a centrare la pole. Nonostante
l'impegno, invece, l'Etrusco si è dovuto accontentare del quinto
tempo, seconda fila, dunque, alle spalle anche di Jenkner, Cecchinello
e del leader del mondiale, Daniel Pedrosa.
Fra questi cinque nomi, salvo imprevisti, dovrebbe spuntare quello del
vincitore del GP della Repubblica Ceca che si presenta come una gara
fondamentale nella corsa al titolo.
Se, infatti, i punti che separano il pilota spagnolo della Honda da
Perugini sono appena 20, non bisogna dimenticare che della partita è
ancora Lucio Cecchinello, ansioso di dimostrare di essere ancora lui
il migliore dei piloti Aprilia.
Nella lotta fra le case, ridotta ormai ad un duello fra l'industria
veneta e quella giapponese, una boccata d'ossigeno alla Derbi l'ha data
il giovane Lorenzo, 14°, mentre il neoacquisto della KTM, il finlandese
Kallio, sostituto del licenziato Vincent, è stato forse distratto
dalla minaccia di azioni legale del suo vecchio team, fermandosi alla
18esima posizione.
Tenendo conto che si tratta della gara d'esordio, positivo è
stato il debutto della 15enne Marketa Janakova, 34esima, o se preferite
quart'ultima, ma a soli 4"7 dalla pole.