Valentino
Rossi ha iniziato il 2003 alla grande, conquistando il successo
a Suzuka, mentre il suo giovane compagno di squadra, Nichy Hayden
ha celebrato il suo primo GP iridato conquistando il settimo posto,
dopo essere partito ventitreesimo dallo schieramento. Rossi ha
letteralmente dominato il GP d'apertura, risultando il più veloce
venerdì con l'asciutto, sabato con il bagnato e nel warm up della
domenica mattina. Così Rossi ha conquistato la cinquantunesima
vittoria della carriera, la venticinquesima da quando corre nella
classe regina, eguagliando Kevin Schwantz, uno dei suoi piloti
preferiti. Ma, purtroppo, né Rossi né Hayden hanno potuto gioire
più di tanto, a causa del terribile incidente occorso in gara
a Daijiro Kato, di cui hanno naturalmente saputo soltanto a fine
gara.
"Durante l'inverno abbiamo lavorato duramente
per preparare la moto in configurazione gara, facendo almeno cinque
simulazioni di un gran premio - ha rivelato Rossi - Sono
partito abbastanza bene dalla pole, anche se alla fine del primo
giro avevo Capirossi e Biaggi davanti a me. Ho visto però che
il mio ritmo era superiore al loro e così sono riuscito a portarmi
in testa e a ottenere questa bella vittoria. Ma in questo momento,
tutto, passa in secondo piano per quello che è successo a Kato.
L'ho saputo solo dopo il podio e l'episodio mi ha naturalmente
scosso. In questo fine settimana sono successi troppi incidenti,
iniziando male e finendo peggio: prima Melandri nelle libere di
venerdì, poi Barros nel warm up e quindi Kato in gara. La verità
è che questo circuito e' troppo pericoloso e mi dispiace dirlo
perché e' uno dei miei preferiti, dove vinco da tre anni consecutivi
e dove ho conquistato anche la Otto Ore. Già nella 125, quando
si sono toccati in pieno rettilineo a 220 km/h Cecchinello e Perugini
poteva succedere una tragedia. Fortunatamente Cecchinello non
si è fatto nulla, ma è stato quasi un miracolo. E non basta nemmeno
modificare il punto dove sono caduti Melandri e Barros, perché
qui i punti pericolosi sono almeno altri due l'uscita della
Dunlop e quella della Spoon i muri sono vicinissimo all'asfalto.
Kato è caduto in altro punto, all'ingresso della nuova chicane:
non so cosa gli sia successo, ma in quella staccata arrivi a 200
km/h e se per un qualsiasi motivo cadi, non c'è nessuno spazio
di fuga. Io spero che le Case, l'Irta, la Dorna e chi dovere prenda
la decisione, ma se non lo fanno loro lo dobbiamo assolutamente
fare noi piloti".
Se Valentino era naturalmente contento del risultato,
anche Hayden lo era. "Sono soddisfatto - ha detto l'americano
- Sono partito bene e mi sono trovato assieme a piloti che non
avevo mai visto prima in pista! Ho cercato di tenere un buon ritmo,
anche se nei primi giri ero poco determinato e pensavo solamente
a finire la corsa, per accumulare esperienza. Poi sono riuscito
a spingere più forte e ho anche lottato assieme a Colin. E' stato
divertente: ho dovuto venire fino in Giappone per incontrarlo,
quando avremmo potuto farlo a Casa nostra, in Texas!"
Max.
Bene la gara, ma sono sconvolto
In
una gara condizionata gravemente dal terribile incidente occorso
al suo compagno di marca Daijiro Kato, Max Biaggi ha conquistato
la seconda posizione alle spalle di Valentino Rossi. In altri
momenti non sarebbe stato contento, ma a Suzuka lo era, per quanto
lo si può essere dopo aver saputo delle terribili condizioni in
cui versava l'amico Daijiro.
"In gara non ci siamo accorti di niente -
ha confermato Biaggi - non abbiamo saputo di Kato fino a dopo
la corsa. Non so cosa abbia causato questa serie di incidenti:
forse una tensione un po' più alta del solito in questo inizio
di un mondiale che ha visto tanti passaggi da una moto all'altra,
nuovi arrivi, tanta voglia di far bene, di non deludere le aspettative.
Poi una pista che ha sicuramente delle insidie, anche se il punto
dove è caduto Kato non è di quelli pericolosi. Non so, sono parole
dette così ma quel che resta è che Kato sta male e che in questo
casi si parla sempre di sicurezza ma poi si fa poco o nulla. Comunque
questa cosa mi fa pensare, ho parlato con Gresini in ospedale
che mi ha confermato che le condizioni di Kato sono molto gravi
e non nascondo che sono sconvolto".
Naturale, dunque, che Max avesse poca voglia
di parlare della sua gara.
"Tenendo conto che questa era la mia prima
corsa con una nuova moto e una nuova squadra, considero il secondo
posto un ottimo risultato e i 20 punti guadagnati un buon inizio
nel mondiale - ha detto il romano - La partenza è stata buona,
nei primi giri c'è stata una bella lotta ma alla fine non ho potuto
seguire Rossi. Ho montato una gomma morbida per avere più trazione:
sapevo che da metà gara avrei avuto delle difficoltà ma, non potendo
agire sulle geometrie, quello era l'unico modo per essere veloce.
Attendo con fiducia notizie dalla Honda, se non arriverà nulla
andrò avanti a fare il massimo con quello che ho. Nell'ultimo
giro ho corso un bel rischio. Nella chicane ho fatto un dritto
perché la frizione, quando ho scalato, non ha risposto come doveva.
La moto si è messa a saltare da tutte le parti ma sono riuscito
a controllarla e a portare a casa il risultato".
Insoddisfatto, invece, Ukawa, vittima di una
scivolata. "E' stata una caduta strana, praticamente sono andato
dritto", ha provato a spiegare Tohru che è comunque riuscito
a partire ma solo per classificarsi in ultima posizione.
Ducati
- Fantastico Capirossi e Bayliss scherza: ero pronto per gara2
Un
sensazionale terzo e quinto posto, conquistati rispettivamente
da Loris Capirossi e da Troy Bayliss hanno segnato il debutto
ufficiale del Ducati Marlboro Team, che ha giocato un ruolo da
indiscusso protagonista nel GP giapponese di Suzuka.
Un debutto che segna il rientro ufficiale della casa italiana
nel Motomondiale, dopo trent'anni di assenza, confrontandosi con
costruttori di grande esperienza in questo impegnativo e combattuto
campionato.
Un risultato incredibile, ottenuto pur partendo entrambe i piloti
dalla quarta fila, causa la pioggia che aveva condizionato le
prove di qualifica sia di Troy che di Loris nei giorni scorsi
(13° e 15°). "Siamo molto felici - ha detto Federico Minoli, Presidente
Ducati, sotto il podio di Suzuka - Terzi e quinti al traguardo
del primo GP, oltretutto nella tana del lupo, ha semplicemente
dell'incredibile! Questo è un grande, grande, grande risultato.
Voglio ringraziare tutto il team e tutta la fabbrica che ha creduto
e partecipato a questo progetto in maniera entusiasta."
Claudio Domenicali, Amministratore delegato Ducati Corse, emozionato
e felice, ha così commentato il risultato "E stato
un debutto al di sopra delle aspettative. Dopo un fine settimana
veramente difficile, che per i capricci del tempo ha costretto
entrambe i piloti a partire dalla quarta fila, Loris e Troy hanno
fatto una gara incredibile. Le moto partiranno immediatamente
per il Sud Africa, tuttavia il 14 e il 15 aprile saremo al Mugello,
con le moto sviluppo, con Troy Loris e Vittoriano Guareschi, per
prepararci al meglio per la seconda gara. Sarà altrettanto
dura, ma ce la metteremo tutta."
Prima del rientro in MotoGP, Ducati ha conquistato, negli ultimi
dodici anni in Superbike, nove titoli Mondiali piloti e undici
titoli costruttori.
Loris Capirossi, autore di una prova superlativa in questo GP
del Giappone, subito in lotta con i primi, malgrado una partenza
dalla quarta fila. Loris ha condotto la gara per i primi quattro
giri, per poi concludere terzo al traguardo, preceduto da Max
Biaggi e Valentino Rossi. Una gara ben oltre le aspettative. "Sicuramente non mi aspettavo un risultato così,
già alla prima gara con la Ducati, specialmente con una
partenza dalla quarta fila. - ha detto Capirossi appena sceso
dal podio, terzo assoluto e, ancora una volta il più veloce,
con il nuovo record di Suzuka a 316.5 Kmh - Tutto il team ha lavorato
molto bene, e la moto continua a migliorare giorno dopo giorno.
La mia partenza è stata incredibile! Subito dopo ho spinto
al massimo per conquistare questo terzo posto. La moto ha un potenziale
molto alto e lo abbiamo dimostrato con i test e oggi con il primo
Gran Premio.
Purtroppo - ha aggiunto con una nota di tristezza, avendo saputo
della brutta caduta occorsa a Kato durante la gara - viste le
condizioni di Kato, non è possibile gioire di un risultato
come questo. Il mio pensiero è per lui, e spero che tutto
possa risolversi nel migliori dei modi"
Troy Bayliss autore di un bellissimo quinto posto al suo debutto
in MotoGP, ha dimostrato talento capacità, lottando da
subito con i primi. L' ex-iridato Superbike era oggi l'unico pilota
della MotoGp a non aver mai corso su questo circuito, che segnava
il suo debutto assoluto in questa nuova ed impegnativa classe.
Con l'umiltà che lo ha sempre contraddistinto Troy ha detto
a fine gara "E stata una gara fantastica, sono soddisfatto
e convinto che la mia Ducati abbia il potenziale per ben figurare.
Ho ancora qualcosa da imparare, molti circuiti da conoscere, ma
sono estremamente fiducioso. Guardo già avanti, e sono
tranquillo anche per i prossimi GP."
Bayliss, abituato alle gare Superbike, comunque contento del risultato,
ha voluto scherzare subito dopo il traguardo: "Claudio -
ha chiesto a Domenicali appena rientrato ai box - a che ora è
la seconda manche? Ho alcune cose da cambiare sulla moto!"
Allegria, soddisfazione, emozione, questo quanto si respirava
a fine gara al box Ducati, un'atmosfera che, sicuramente, continuerà
a caratterizzare il team italiano.
Aprilia
- Dall'Igna scommette sulla "Cube"
Il primo
Gp della stagione si è concluso con le due Aprilia Cube che
tagliano il traguardo del Gp del Giappone al sesto posto con Colin
Edwards e al dodicesimo con Noriyuchi Haga. Una gara combattuta
ed esaltante che ha visto lo statunitense riprendersi molto bene
dopo una partenza complicata da una staccata di gruppo alla prima
curva. Per Haga la rimonta è stata davvero grandiosa: finito
a terra nel corso del decimo giro, è ripartito riguadagnando
otto posizioni e concludendo con la moto ammaccata e con un passeggero
sulla sella! Infatti, Haga ha sportivamente raccolto Rossi, rimasto
senza benzina nel giro d'onore.
"E' stato incredibile, il primo giro, sembrava una gara della
125 con piloti che passavano da tutte le parti. Crazy! - ha detto
Edwards - Una cosa del genere in Superbike non mi era mai capitata.
Penso che il mio sia un buon risultato: abbiamo lavorato duro e
alla fine siamo arrivati al traguardo in buona posizione; però
io mi aspettavo molto di più. Forse ho patito il fatto che
per buona parte della gara ho girato da solo, senza lo stimolo di
un pilota da agguantare".
"Peccato per la caduta: in gara giravo con tempi interessanti
- ha aggiunto poi Haga - diciamo come gente che è arrivata
vicino al podio. La mia caduta è strana: aprendo il gas in
uscita, la moto mi si è impennata e ho avuto poco tempo per
buttarla giù e frenare in previsione della curva che stava
arrivando. Quindi, lo sterzo mi si è chiuso e sono scivolato.
La mia Cube è rimasta in moto e sono ripartito. Una moto
robusta, tanto da sopportare anche il peso extra di Valentino che
ho caricato per raggiungere i box".
Soddisfazione diffusa e buoni propositi, dunque, anche da parte
del project leader Gigi Dall'igna.
"La posizione di Colin non è male - ha ribadito il tecnico
- ma se fossimo riusciti a girare con i tempi realizzati sull'asciutto
in prova saremmo più avanti. Nella posizione che io penso
sia alla nostra portata. Colin poi ha avuto la sfortuna di girare
a lungo da solo, senza riferimenti e stimoli. Penso che potremmo
arrivare anche meglio. Un bravo ad Haga che ha rimontato senza farsi
prendere dallo sconforto dopo la scivolata".
Dopo il GP del Giappone la classifica del mondiale marche è
buona per la casa di Noale, visto che la RS3 ha portato a casa 10
punti ed è al terzo posto dietro alla Honda (25), alla Ducati
(16), ma davanti a a Yamaha (8) e Suzuki (3).
Yamaha
- Checa, deluso, Melandri in ripresa
Il
pilota del Team Fortuna Yamaha Carlos Checa ha iniziato la sua
stagione 2003 in modo deludente a Suzuka in Giappone. Lo spagnolo
è scattato al comando partendo dalla quarta posizione sulla griglia
di partenza, ma ha poi iniziato a perdere posizioni fino all'ultimo
passaggio, quello della bandiera a scacchi, in decima posizione.
La gara è stata vinta facilmente dal Campione del Mondo in carica
Valentino Rossi (Honda) che ha chiuso con sei secondi di vantaggio
sull'altro italiano, e suo rivale storico, Max Biaggi (Honda).
La terza posizione è andata a Loris Capirossi che ha fatto un
impressionante debutto con l'ultima arrivata nella classe MotoGP.
"Non avevo buone sensazioni dalla moto - ha spiegato
un delusissimo Checa - Sono partito bene, ma non mi sentivo proprio
a mio agio e non riuscivo a spingere. So che posso girare su tempi
migliori di quelli che ho fatto oggi e sono molto deluso di questo
risultato."
Norick Abe, un sostituto temporaneo nel Team,
è finito proprio dietro a Checa con la sua YZR-M1 laboratorio.
Il tester ufficiale Yamaha ha rinunciato alla sua partecipazione
come wildcard ieri per prendere il posto di Melandri per questa
gara.
"Oggi sono partito bene ed avevo recuperato fino
all'ottava posizione già alla fine del primo giro - ha spiegato
Abe - In quel momento ero convinto di poter fare una buona gara,
ma poi ho iniziato ad avere problemi alla gomma posteriore che
scivolava sempre di più e i miei tempi sul giro hanno iniziato
ad alzarsi. Avevamo cambiato il set up stamattina ma non ha funzionato
come mi aspettavo."
Abe e Checa si fermeranno a Suzuka per una giornata
di test lunedì e martedì. A loro si unirà un altro tester Yamaha:
Wataru Yoshikawa. Il pilota brasiliano del Team Gauloises Yamaha
Alex Barros, che ha portato a casa un coraggiosissimo ottavo posto
dopo essersi infortunato il ginocchio in una caduta durante il
warm up, ha cancellato le sue giornate di test per poter riposare
e curare il ginocchio. Il test era già stato fissato da tempo,
ma è ormai probabile che, dopo questi due giorni, il Team Fortuna
Yamaha dovrà nominare un tester per il Gran Premio del Sud Africa
che si terrà a Welkom, il 27 Aprile.
"I nostri problemi sono minuscoli se li paragoniamo
a quello che è successo a Daijiro Kato - ha detto il Team Director
Davide Brivio - Non sappiamo ancora l'entità del suo infortunio,
ma i nostri pensieri e le nostre preghiere sono rivolti a lui,
al suo team e alla sua famiglia. Non è stato un buon fine settimana,
proprio per tutti gli incidenti che ci sono stati, ma sarebbe
troppo facile esprimere delle critiche a caldo, prima di avere
esaminato tutti i dati a proposito di quello che è successo. Per
il nostro Team non è stato di certo un buon inizio di Campionato.
La caduta di Marco venerdì è stato un brutto colpo e spero solo
che si rimetta in fretta. Gli daremo tutto il tempo che gli serve
per rimettersi completamente in modo che possa ritornare ancora
più forte di prima. Come Team ci poniamo degli obiettivi altissimi
e di sicuro io mi aspettavo un risultato migliore oggi dopo tutto
il lavoro fatto l'anno scorso e durante l'inverno. E' stata una
giornata molto deludente e dobbiamo sederci tutti assieme ed analizzare
quello che è successo per assicurarci di essere pronti per il
Sud Africa."
Il nuovo arrivato nel Team Fortuna Yamaha Marco
Melandri non ha potuto fare il suo debutto nella classe MotoGP
a causa di una caduta ad alta velocità nella prima sessione di
prove libere di questo fine settimana. Il ventenne, attuale Campione
del mondo della classe 250, ha patito una doppia frattura alla
caviglia ed una frattura parziale al femore. Dopo una notte passata
in un ospedale locale Melandri è tornato al circuito ieri e ha
passato la notte in hotel assieme al Team. "Ho dormito bene ieri
notte e mi sento molto meglio adesso. Anche fisicamente - ha detto
Macio - mi sento meglio e l'ematoma alla coscia si sta assorbendo.
Tornerò in Italia viaggiando con lo staff della Clinica mobile
e decideremo come curare la mia caviglia una volta arrivati in
Italia. Sono stato molto felice di ricevere così tante e-mail.
E' proprio bello riceverle e cercherò di tornare in moto al più
presto proprio per tutti color che mi hanno scritto."