GP Repubblica Ceca
venerdì 23 agosto
FP1
QP1
TS
sabato 24 agosto
FP2
QP2
TS
domenica 25 agosto
Le wilcard di Brno
WP
GRID
Gomme scelte per la gara in MotoGP
GARA
TS
.
Le curiosità >>>
L'assetto a Brno >>>
L'intervista >>>
1° classificato MotoGP
M. Biaggi
1° classificato 250
M.Melandri
1° classificato 125
1° L. cecchinello
2° D. kato
2° S. Porto
2° D. Pedrosa
3° T. Ukawa
3° T. Elias
A. Vincent

il fatto 25/8/2002 - giorno di gare
Biaggi, il Corsaro è tornato
di Federica De Zottis

Doveva essere un duello a tre, e duello a tre è stato, perlomeno all'inizio. Partito ottimamente dalla pole Max Biaggi è andato subito in testa, lì, dove osano solo le Honda. Il ritmo è stato subito di quelli improponibili per i piloti "normali", sotto il 2'01" nei primissimi giri, cosa che ha comportato subito oltre 4,5" di distacco dopo appena nove giri fra il terzetto e "the best of the rest", Tohru Ukawa a guidare gli inseguitori assieme a Checa, Gibernau e, più staccato, Capirossi.
Al comando della gara con una certa sicurezza, per la prima volta quest'anno, Max Biaggi, dopo qualche giro nel corso del quale ha tirato il fiato, ha continuato a forzare il ritmo. Per un momento è parso difficile per Rossi tenere il suo passo, ma a sette giri dalla fine il distacco fra i due era del tutto risibile: 168 millesimi. Il forcing del Corsaro, nel frattempo, però, aveva fatto perdere il contatto a Kato, che aveva preso un distacco di poco più di un secondo.
Il colpo di scena avveniva, improvvisamente, al giro seguente, il 16° allorché, dopo un apparente tentativo di attacco a Biaggi, Rossi allargava la traiettoria, si alzava fuori dalla carenatura e guardava la gomma posteriore. Successivamente rientrava ai box dove effettuava un lunghissimo cambio-gomme, ma rimaneva in pista pochissimo, prima dello stop definitivo.
A quel punto Biaggi si ritrovava solo al comando, con 2.7 secondi di vantaggio su Kato e 8.7 su Ukawa, mentre più staccati sfilavano Giernau, Checa e capirossi, staccati rispettivamente di 10",13" e 15": era fatta.
Il resto era un giro d'onore lungo sei mesi nel corso del quale Max controllava la situazione, assaporando, probabilmente, il sapore della prima vittoria in sella alla Yamaha M1, la moto che abbandonerà alla fine della stagione. Una bella soddisfazione. Non vinceva, il romano, dal GP di Germania dell'anno passato.

Melandri come Freddie Spencer
Doveva essere una gara a tre, quella della 250, protagonisti Nieto, Melandri e Rolfo, e così è stato. Peccato però che il duello, che sarebbe stato interessante seguire sino alla fine, si sia interrotto sul più bello. Con Rolfo al comando, infatti, Nieto ha sbagliato incappando in un dritto che l'ha portato fuori pista. Dell'errore del suo principale avversario spagnolo ne ha approfittato alla grande Melandri che, invece di tirare fuori la prudenza, ha corso con grinta attaccando il pilota della Honda. Messo sotto pressione Rolfo, apparentemente a suo agio col ritmo di gara, ha commesso anch'egli un errore e, perso aderenza all'anteriore, ha assaggiato l'asfalto concludendo nella terra. Fuori due dei protagonisti Melandri è stato affiancato sul podio da Porto, che aveva conquistato la quarta posizione dopo un duello con Elias, il quale, benché avvisato dai box non ha ceduto la terza piazza a Fonsi Nieto in grande rimonta dopo il fuoripista.
Grazie al sesto successo consecutivo Melandri ha eguagliato il record di Freddie Spencer e rinsaldato la sua ledership iridata: ora controlla il mondiale conm 195 punti, davanti a Nieto a quota 158 e Rolfo, fermo a 127 ed insidiato da Elias, ora a 102.

Cecchinello tiene a freno Pedrosa e Vincent: Poggiali ringrazia
L'ottimo lavoro fatto da Alex De Angelis in prova è servito, in gara, anche al compagno di squadra, Lucio Cecchinello. E' stato il pilota dell'Aprilia, infatti, il grande protagonista della 125. Lungamente in testa alla gara, con De Angelis, Poggiali, Vincent, Pedrosa, Barbera, Jenkner e Sanna in scia, Lucio ha mostrato di saper tenere sotto controllo una corsa difficilissima, con frequenti rovesciamenti di fronte. Contrariamente al solito Poggiali, sempre nel gruppetto di testa, è apparso in leggera difficoltà e mai in grado di dare la zampata vincente. Com'era prevedibile il Gran premio si è risolto all'ultimo giro e bravissimo è stato Cecchinello a prendere e mantenere il comando sino alla linea del traguardo, mentre nel rush conclusivo Pedrosa ha avuto la meglio su Vincent. Fuori dal podio Poggiali è stato superato anche da Barbera ed ha preceduto Jenkner, Sanna ed Alex De Angelis, incisivo sino a metà gara, ma inspiegabilmente spentosi sul finale.
E' costato parecchio il GP della Repubblica Ceca a Poggiali. Il suo vantaggio in testa al mondiale, infatti, si è ora assottigliato: appena due sono i punti di vantaggio del pilota di San Marino su Vincent con Pedrosa a -11, ma quello che può maggiormente recriminare è proprio Lucio Cecchinello che, a causa di qualche errore di troppo, è praticamente fuori dai giochi iridati con soli 116 punti contro i 171 del pilota della Gilera.

 

Sito web realizzato da After S.r.l.