il fatto 05/10/2001 - primo giorno di prove
Roberts prenota la vittoria nel GP di Motegi
Evidentemente il circuito di Motegi si adatta alla Suzuki o piace a
Roberts, oppure
ambedue le cose assieme visto che non appena mette le ruote su questo
tracciato Kenny junior vola. Anche ieri, infatti, il californiano -
che qui ha vinto due volte - ha colto la pole provvisoria relegando
la coppia del team Honda-Pons, Barros e Capirossi alle sue spalle, mentre
Biaggi, che chiude la prima fila, si è beccato quasi un secondo,
834 centesimi, per la precisione, mentre Rossi, quinto tempo, ha preso
dal suo rivale nella corsa al titolo sette millesimi.
Quel che conta, comunque, è che tutti, con la doverosa eccezione
di Roberts (che ha ringraziato la Suzuki per il nuovo materiale ricevuto
a Motegi), si sono lamentati del setu-up raggiunto, giudicandolo insufficiente
per garantire una gara senza sorprese. Colpa anche, sicuramente, della
pioggia, caduta in mattinata che, lavando la pista, l'ha privata anche
del poco grip che c'è solitamente durante la prima giornata di
prove.
Harada non si arrende
L'Aprilia da ormai per perso, con 49 punti da recuperare a Katoh, il
titolo della 250, ma Harada non si da per vinto, e lo ha dimostrato
ieri centrando la pole provvisoria con un vantaggio di quasi mezzo secondo
sul pilota della Honda.
Non è la prima volta, però, che il leader del campionato
non si esprime al massimo nella prima giornata di prove, e a suo favore
parlano otto vittorie su dodici gare disputate.
Come spesso è accaduto quest'anno Katoh, comunque, è nella
morsa della casa italiana - Melandri ha il terzo tempo - ma questa volta
il pilota di Ravenna si è preso più di un secondo di distacco,
mentre rimbalzano le voci di un suo possibile spostamento in una squadra
esterna, nel 2002, gestita da Jorge Martinez, al fianco di Fonsi Nieto.
Macio non è contrario, a patto di poter mantenere il capo-tecnico
del suo team, Rossano Brazzi. Certo, la concorrenza il prossimo anno
aumenterà, a partire dal compagno di marca, Roberto Locatelli,
ieri quinto tempo alle spalle del sempre aggressivo McWilliams. Una
coppia che, se farà seguire alle promesse delle prove una buona
gara potrebbe aiutare la casa italiana quantomeno a mantenere viva la
speranza di vincere quantomeno il mondiale marche.
Elias avverte Poggiali
Sembra aver perso una grande occasione, Toni Elias, quella di correre
con una Honda in 250 il prossimo anno, ma in 125 ci sa andare, e non
a caso la Derbi gli ha proposto di rimanere nella cilindrata nel 2002.
Intanto però lo spagnolo deve dimostrare di valere il numero
uno e ieri lo ha fatto cogliendo la pole provvisoria davanti al sempre
veloce Ui.
A sorpresa la prima fila è stata completata dalle Honda di Azuma
e di Branetti, mentre Manuel Poggiali, in corsa per il titolo mondiale
con la Gilera ma staccato di 8 punti, non è andato oltre il 7°
tempo, alle spalle anche dell'Aprilia di Cecchinello.
Un'altra sorpresa, ma positiva, è stato il nono tempo di Gialuigi
Scalvini, che ha riportato a galla l'Italjet rallentata da una fornitura
di carburante poco performante.