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il fatto 04/05/2001 - primo giorno di prove
L'Italia va in pole: Rossi, Locatelli e Sabbatani sbancano Jerez
Bisognava avere il passaporto italiano per fare la pole position provvisoria nel GP di Spagna. Dopo il primo turno di prove, disturbato a tratti dal vento, i più veloci nelle rispettive categorie sono stati Rossi (500), Locatelli (250) e Sabbatani (125).

La giornata, dunque, è stata dominata dai piloti azzurri. Se nella mezzo Max Sabbatanilitro, la prima fila è stata infatti centrata anche da Capirossi, con Biaggi quinto tempo, nella quarto di litro l'Aprilia ha realizzato l'en plein, visto che dietro il bravissimo Loca si sono qualificati Marco Melandri, il collaudatore della casa, Marcellino Lucchi e l'inglese McWilliams Nella 125, invece, nonostante una disastrosa caduta è finito in prima fila anche Cecchinello, mentre Perugini con l'Italjet ha realizzato il quinto tempo. Ma andiamo con ordine.

Nella cilindrata regina continua il momento positivo di Valentino Rossi e della sua Honda. Spariti i problemi di saltellamento, temuti dal pesarese, grazie anche all'aumento di temperatura, Valentino ha fatto un turno di prove praticamente perfetto, lamentandosi solo di una leggera instabilità della sua moto in frenata. Al contrario Capirossi è apparso insoddisfatto: e non solo perché la Honda ha rifiutato di affidare anche a lui una NSR versione 2001. Loris, infatti, ha lamentato grossi problemi di assetto, anticipando ai suoi meccanici la necessità di una notte in bianco, per provare a risolverli. Biaggi, autore di una scivolata nel corso delle libere nella mattinata, ha confessato invece che il set up sul quale contava per migliorare la sua Yamaha non ha dato i risultati sperati e domani tornerà a provare con l'assetto utilizzato su questo circuito durante i test invernali effettuati. In realtà Biaggi ha voluto provare la gomma posteriore da 17", test effettuato anche dalla Suzuki e da Abe, ma senza trovare alcun vantaggio.

Meglio di lui hanno fatto, per il momento, i suoi compagni di marca Abe e Nakano, secondo e terzo tempo, mentre il rientrante Checa comprensibilmente non ha forzato. In apparente difficoltà, invece, sono apparsi il campione del mondo Kenny Roberts, settimo tempo dietro a Barros, Garry McCoy e la coppia Honda Ukawa-Criville, decisamente al di sotto del potenziale della loro macchina.

Se la pole di Rossi non ha stupito più di tanto nella 500, decisamente sorprendente, al contrario, è stata la facilità con la quale Roberto Locatelli si è imposto davanti ad un decisamente preoccupato Marco Melandri. In realtà al pilota di Ravenna questa pista non piace, ed il motivo è ovvio: a Jerez Macio è caduto praticamente in ogni curva. Ovvia, dunque, la sua sensazione di disagio. Disagio che invece non ha mostrato il vecchio Lucchi che, a 44 anni suonati, si è permesso il lusso di rimanere attaccato a piloti che hanno la metà della sua età con l'Aprilia evoluzione.

Una sorpresa, positiva, nel GP di casa l'ha data anche Emilio Alzamora, anche se non sappiamo se Gresini vedendo ora il pilota spagnolo davanti a Katoh con il quinto tempo, sia contento o preoccupato.

Felice come una pasqua, invece, era Max Sabbatani che ha festeggiato la sua pole provvisoria davanti all'infermeria. Subito dopo il suo giro veloce, infatti, a causa di una incomprensione con Manuel Poggiali, è entrato in collisione con lo spagnolo Toni Elias, non nuovo ad imprese del genere. Inevitabile la caduta, anche se il mini-pilota del team Fontana l'ha presa con filosofia. Dietro di lui Youichi Ui non ha sfruttato tutto il potenziale della sua Derbi, ma per tutti confermarsi sabato nel turno decisivo di prove non sarà facile.

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