i piloti 06/05/2001
- giorno di gara
Parlano i
protagonisti della 500 dopo la gara
Valentino Rossi (Honda) Vincitore 27 giri (Km.
119.421) T. 47'15"126
"La partenza è stata buona, quindi ho spinto per qualche giro e quando
ho guardato alle spalle ho visto solo Abe. Ho provato ad andare via,
ma all'inizio, col pieno la moto non si comportava benissimo. Poi ho
commesso un errore al tornantino, perché stavo pensando se farlo passare
o meno, e mi ha superato. Comunque io potevo girare più veloce di lui
e quando ho visto che il ritmo stava rallentando troppo ho deciso di
passare. Le gomme sono andate abbastanza male, ma eravamo tutti sulla
stessa barca. Dedico la vittoria al mio fisioterapista, Marco Montanari,
che venerdì è diventato padre di una bambina. A questo punto ho un buon
vantaggio in campionato, perché sul podio assieme a me salgono sempre
piloti diversi. Finora l'unico che ha dimostrato di potermi impensierire
è stato Capirossi, ma il campionato è ancora lungo ed il pericolo è
quello che la pressione si faccia sentire. Comunque ho già vinto una
gara più dello scorso anno".
Norick Abe (Yamaha) 2° a 2"307
"Ho commesso un leggero errore all'inizio, ma poi ho spinto forte perché
questa è una gara molto importante per il mio team. Sul finale le gomme
sono andate un po' in crisi e quindi non ho voluto rischiare troppo".
Alex Criville (Honda) 3° a 2"845
"Finalmente, dopo tutti i problemi che abbiamo avuto nel fine settimana,
in gara la moto era a posto. E' fantastico tornare sul podio proprio
qui a Jerez. L'anno scorso ho avuto una stagione difficile e molti hanno
detto che ero finito: questo risultato smentisce queste affermazioni
ed io sono fiducioso per il futuro".
Loris Capirossi (Honda) 8° a 18"970
"Non sono partito bene, ma ho recuperato in fretta, però avevo un po'
di problemi sull'anteriore, che in entrata di curva tendeva a chiudere.
Infatti per girare velocemente dovevo rischiare, fin quando ho fatto
il "dritto" in fondo al rettilineo e quando sono rientrato con le gomme
sporche tutto è diventato più difficile. La moto di Valentino ha una
trazione migliore rispetto alla nostra e solo quando siamo a posto al
cento per cento possiamo lottare: e qui non lo eravamo. Penso di essere
l'unico a poter lottare con Valentino, ma lui ha un mezzo a posto ed
è anche bravo".
Max Biaggi (Yamaha) 11° a 20"621
"Inutile nasconderlo: oggi la moto era davvero inguidabile. Com'era
già successo a Welkom non siamo riusciti a trovare una messa a punto
soddisfacente: non riuscivo a chiudere le curve ed a mantenere una linea
efficace per almeno due terzi del tracciato, perciò guidavo ad elastico.
Non so cosa ci manchi, il nostro materiale è uguale a quello degli altri,
forse loro hanno più idee di noi. Le ultime due gare sono state incredibilmente
difficili, ma di sicuro non ho perso la voglia di lottare. Basterebbe
qualcosa che vada bene per guardare avanti con più fiducia. Giovedì
e venerdì prossimi saremo al Mugello a provare".
Parlano
i protagonisti della 250 dopo la gara
Daijiro Katoh (Honda) Vincitore 25 giri (Km. 110.575)
T. 43'49"748
"In questo fine settimana non è stato assolutamente facile sistemare
la moto, perché le condizioni cambiavano sempre. Lo dimostra il fatto
che ieri ho fatto la pole mentre questa mattina, nel warm up, la mia
Honda non era più tanto a posto. abbiamo fatto di tutto per cercare
una messa a punto perfetta, perché qui non è assolutamente facile battere
le Aprilia, e per fortuna ci siamo riusciti. E' il mio secondo gran
premio a Jerez e vincere qui, davanti a questo pubblico così caloroso,
è davvero una grossa soddisfazione".
Tetsuya Harada (Aprilia) 2° a 11"789
"Ho provato in tutti i modi a seguire Katoh, ma quando sono calate le
gomme ho dovuto rallentare un po' e lui se ne è andato. Quando l'ho
superato ho alzato la mano per chiedergli scusa, perché sono entrato
in modo un po' troppo duro. Ma è stato solo un lampo, perché quando
la gomma anteriore è peggiorata ho dovuto abbandonare ogni speranza
di vittoria. Seguendo Daijiro mi è sembrato che la sua Honda abbia una
migliore accelerazione. Dovremo lavorare in questa direzione".
Marco Melandri (Aprilia) 3° a 17"335
"Prima di venire a Jerez avrei firmato senza dubbi per un piazzamento
sul podio, invece oggi non sono assolutamente soddisfatto. Il distacco
rispetto al primo è troppo per essere contenti. Non sono partito molto
bene e per passare Alzamora mi sono dovuto prendere qualche rischio,
poi ho attaccato Lucchi che ringrazio per non avermi reso difficile
il sorpasso. Nei giri che ho fatto dietro ad Alzamora ho potuto notare
la migliore accelerazione della Honda. Il mio motore andava bene, ma
non eravamo a posto col resto".
Marcellino Lucchi (Aprilia) 4° a 17"870
"Diciamo che tra me e Melandri c'è stato un tacito accordo. D'altronde
non avrebbe avuto senso metterci a lottare tra noi, col rischio di danneggiarci.
E' sempre bellissimo andare su un podio mondiale, ma è lui che lotta
per il titolo e spero che questi punti possano rivelarsi determinanti.
Chissà se potrà contraccambiare in qualche occasione. Abbiamo corso
con la moto nuova: in generale va abbastanza bene, ma non quanto quella
che attualmente utilizzano i piloti ufficiali. Questo test in gara era
importante ed infatti ho raccolto alcune indicazioni per i tecnici.
Speriamo di poter intervenire velocemente, anche se non credo ci sia
abbastanza tempo prima del Mugello. Le gomme, che pensavamo potessero
crearci qualche problema, sono andate bene; i problemi sono altri e
speriamo di poterli risolvere".
Roberto Locatelli (Aprilia) 8° a 32"201
"Non sono certo soddisfatto per come è andata, nonostante l'impegno
di tutti. E' stata una gara difficile, perché non eravamo a posto con
la ciclistica e questo ha messo in crisi le gomme".
Parlano
i protagonisti della 125 dopo la gara
Masao Azuma (Honda) Vincitore 23 giri (Km. 101.729)
T. 42'09"849
"In gara è andato tutto bene, anche se il motore non era velocissimo,
comunque al livello di quello Gilera. Non siamo stati velocissimi per
tutto il fine settimana, ma fortunatamente la moto era molto facile
da guidare ed anche le gomme si sono comportate bene".
Lucio Cecchinello (Aprilia) 2° a 4".623
"La cattiva partenza non è dipesa da un problema della moto: è una questione
mia, di manualità e di testa. Quando mi sono ritrovato diciannovesimo
è stato un momento molto difficile: ho cercato di rimanere concentrato,
cosa che mi riesce sempre difficile, e pensare che la gara era molto
lunga. Per la prima volta ho pregato che la gara finisse più tardi possibile.
Peccato, perché senza questo problema al via avrei potuto stare tranquillamente
con i primi. Comunque la moto va molto bene ed ora comincio a crederci".
Gino Borsoi (Aprilia) 3° a 5"753
"Sono partito abbastanza bene e questo mi ha agevolato, ma qualche problemino
di motore non mi ha permesso di restare con i primi. Forse alla fine
avrei potuto anche attaccare Lucio, che era più in crisi di me con le
gomme, ma quando ho visto che in parecchi erano usciti e sarei andato
a podio ho pensato alla classifica. Anche perché questa pista non mi
aveva mai portato molta fortuna".
Stefano Perugini (Italjet) 12° a 27"712
"Purtroppo si è ripetuto il problema che già si era manifestato questa
mattina: la moto tendeva a spegnersi, soprattutto nel passaggio tra
la quarta e la quinta marcia. Peccato, perché fino a tre giri dalla
fine tutto andava benissimo ed anche con le gomme eravamo a posto. Me
ne stavo lì tranquillo. Giuro che non volevo vincere a tutti i costi,
mi sarei accontentato del podio. Avevamo adottato un assetto particolare
sull'anteriore, che mi permetteva di chiudere bene le curve.
Manuel Poggiali (Gilera) caduto mentre era secondo
"Il posteriore mi ha mollato improvvisamente. E' strano, perché in precedenza
non avevo avuto altri segnali e quindi non mi sembrava di esagerare.
Anzi, credo che Azuma fosse più in crisi di me con le gomme. E' stata
una cavolata, ma ne ho commessa una ancora più grossa: non ho mai guardato
dietro per vedere chi ci fosse e non sapevo che Ui e Perugini non ci
fossero più. Forse sarei stato più tranquillo, ma forse non sarebbe
cambiato nulla. Una cosa è certa: avevo una gran voglia di vincere.
Ma la prossima volta mi guarderò alle spalle".