l'intervista - 19/9/2002
Laconi ci crede: "la nuova Cube è fantastica"
Regis Laconi quest'anno ha avuto un compito difficile: sviluppare una
moto da zero. Un compito non facile che il francese, comunque, ha svolto
con grinta, anche se i risultati sono stati inferiori alle aspettative.
Per questo Regis a Rio vorrebbe fare una grande gara.
"Rio, una pista che mi piace.
Tecnica, dura, costellata di buche. Belli i due rettilinei paralleli,
a fianco del rettifilo del traguardo infatti si vede, mentre stai guidando,
l'altro rettilineo. In questi due punti si darà libero sfogo alla potenza
dei motori e noi, con la Cube, possiamo fare la nostra parte. Per il
resto Rio è una sequenza di curve di cui almeno tre sono molto veloci.
Anche queste, come quelle più lente, sono seguite da forti accelerazioni.
Sono molto motivato, la RS3 ha fatto un notevole passo avanti dopo i
test del Mugello. Abbiamo trovato una nuova direzione da seguire ed
il lavoro di sviluppo è in fase di forte crescita. Sono molto contento
e vedo anche tutto il mio gruppo di lavoro soddisfatto delle nuove soluzioni".
Oggi la moto è più corta, è stato ridotto l'interasse.
"Al primo approccio mi sembrava difficile da guidare, poi una volta
capita si è rivelata fantastica. Ho ritrovato feeling e grip sul posteriore
e la moto è risultata subito più maneggevole. Rinnovate motivazioni
che hanno anche avuto un riscontro nel mio comportamento in gara nel
diluvio dell'Estoril. La Cube era molto performante, io, non sono male
sul bagnato e quando in gara ero in ottava posizione e tenevo il passo
degli avversari, non ho mollato ed ho cercato di guidare comunque, nonostante
l'acqua, all'attacco. Volevo fare bene. Purtroppo una scivolata ha spento
le mie aspirazioni ma era doveroso, logico, cercare un buon risultato.
Ora andiamo a Rio con questo step della Cube che mi piace molto, dovremmo
trovare un clima simile ad una primavera avanzata in Europa e vogliamo
un buon risultato in gara".