GP del Brasile
giovedì 19 settembre
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il fatto 19/9/2002 - primo giorno di prove
Biaggi firma la pole e tre anni di contratto con la Honda-Pramac
di Federica De Zottis
Ha festeggiato l'annuncio della firma per tre anni con il team Pramac-Honda nel migliore dei modi, Max Biaggi: con una pole per la Yamaha. Non è stato un giro isolato, quello del Corsaro, ma una successione di passaggi veloci e costanti che l'hanno portato in vetta alla lista dei tempi nonostante un "dritto" negli ultimi minuti di prove. A contrastarlo ci ha provato Valentino Rossi che, però, sull'insidioso asfalto brasiliano non ha ancora trovato l'assetto giusto per scaricare la cavalleria della sua Honda. Quello di Rio, del resto, non è un circuito da prendere sotto gamba: ne sa qualcosa Carlos Checa che, nel tentativo di mettere le ruote davanti a quelle del compagno di squadra è finito per due volte al suolo, la prima probabilmente dopo esser capitato sull'acqua lasciata da una scivolata di Tohru Ukawa che, in difficoltà anche lui non ha fatto meglio dell'11° tempo. Il miglior pilota Honda dopo Vale, dunque, è stato Alex Barros che sul circuito di casa si è issato in prima fila, facendo molto meglio di Loris Capirossi che, in crisi tecnica, è sprofondato in 15esima posizione. Guai anche per la Suzuki che, veloce all'Estoril, in Brasile ha avuto nuovamente guai alla nuova frizione a slittamento controllato. Il migliore dei suoi due piloti è stato Roberts jr, nono, mentre Gibernau, ancora con la clavicola dolorante per la caduta portoghese è stato addirittura 17°, appena davanti a Laconi, terzultimo nonostante una caduta.

Elias, la pole del debuttante
Mentre Marco Melandri era impegnato a controllare Fonsi Nieto, fra i due è spuntato il compagno di squadra di quest'ultimo, Toni Elias che nell'ultimo giro a sua disposizione ha centrato la pole provvisoria strappandola all'italiano per appena sedici millesimi di secondo. In prima fila con i tre, convincente come sempre, l'argentino Sebastien Porto che con queste prestazioni alla guida della vecchia Yamaha continua a gettare le basi di un possibile sbarco in MotoGP il prossimo anno. Poiché le previsioni danno pioggia, per il giorno conclusivo di prove, positivo senza dubbio è anche il quinto tempo di De Puniet, quinto tempo davanti ad un'altra Aprilia-kit, quella di Roberto Locatelli, in pista con la carena priva dello sponsor "Tu", per problemi contrattuali. In crisi nera, invece, le due Honda ufficiali del team Gresini, solo 9° e 10° tempo con Alzamora e Rolfo, superati sia da Debon (7° tempo) che dal coriaceo Battaini (8°).

Poggiali beffa Vincent e Pablo Nieto
Fra i due litiganti spesso è il terzo a godere, è questo è stato il caso di Manuel Poggiali che ha realizzato la pole provvisoria davanti a Vincent e Pablo Nieto. Un segnale che non basta la migliore Aprilia per mettere dietro Manuel. Del resto il pilota di San Marino in Brasile deve provare a recuperare un po' dei 23 punti che lo separano dal francese. Non sarebbero moltissimo il distacco, se non fosse che nella minima cilindrata le differenze di prestazioni sono minime ed il risultato sono gare combattutissime. Nel mucchio, ovviamente, vorrebbe esserci, come già all'estoril, Simone Sanna, Olive ed Ui e magari Stefano Perugini , in predicato di tornare in sella ad una Aprilia. Un po' in difficoltà la coppia Cecchinello-De Angelis, con Alex vittima anche di una caduta.

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