il fatto 21/9/2002
- giorno di gare
Quattro volte Rossi
di Federica De Zottis
Ad aspettarlo, dopo la 49esima vittoria in carriera che gli è valsa il
titolo mondiale, Valentino Rossi ha trovato addirittura...la nazionale
di calcio brasiliana. Uno scherzo, naturalmente, visto che sotto le magliette
gialle c'erano come sempre i ragazzi del suo fan club, che dimostra però
che nemmeno per il quarto titolo iridato il Dottore ha perso la voglia
di ridere. E' stato un successo ben meritato - come del resto ha riconosciuto
sul podio anche il suo super-rivale, Max Biaggi -
propiziato da un regalo di Tohru Ukawa che cadendo quasi subito ha consegnato
anzitempo lo scettro al suo caposquadra. Fosse rimasto in piedi, il giapponese,
comunque le cose non sarebbero cambiate perché, subito dopo la sfuriata
iniziale del sempre veloce Kenny Roberts, sotto la pioggia battente sia
Rossi che Biaggi sono apparsi troppo veloci per tutti. Solo un pilota,
in realtà, aveva un passo migliore dei due italiani: Carlos Checa, ma
lo spagnolo - ritrovatosi in ultima posizione al via per aver dimenticato
di inserire la prima! - è stato troppo irruento, come spesso gli accade,
e la sua straordinaria rimonta, dal fondo dello schieramento alla testa
della gara, è terminata con un errore quando ha voluto sbarazzarsi di
Rossi, dopo averlo superato, forse un po' troppo in fretta, con l'unico
risultato di finire in terra, come già gli era accaduto a Donington. Una
volta nuovamente al comando Rossi non si è risparmiato tenendo a bada
un Biaggi che lo ha tenuto sotto pressione sino alla fine. Il GP del Brasile,
così, ha incoronato il pesarese per la quarta volta consegnando a Biaggi
il secondo posto nel mondiale. Fuori dal podio, ma con l'onore delle armi,
sono finiti Barros e Capirossi, mentre ancora una volta sfortunato con
il bagnato è stato Kato, spinto fuori pista per una collisione nei primi
giri.
Porto, quarant'anni dopo
Ci sono vittorie che scrivono la storia. Una di queste, sicuramente è
stata quella di Sebastien Porto nella gara bagnata di Rio, visto che l'ultimo
pilota argentino a salire sul gradino più alto del podio era stato, nel
lontano 1962, Benedicto Caldarella che si aggiudicò il Gran Premio di
casa alla guida di una Gilera 500. Porto, o Porco, questo il suo vero
cognome, prima che si decidesse di cambiarlo per questioni di...opportunità,
in Brasile ha semplicemente dominato la gara, dal primo all'ultimo giro,
con una sicurezza che dovrebbe spingere qualche team manager ad esplorare
il potenziale di questo pilota che gareggia con una Yamaha vecchia di
due anni. Alle spalle dell'argentino, in un Gran Premio veramente difficile,
si è piazzato Roby Rolfo, che ha ottimamente sfruttato la sua Honda, mentre
a completare il podio ci ha pensato il coriaceo Battaini, sempre a suo
agio sul bagnato. Marco Melandri, invece, nel giorno dell'errore del suo
rivale nella corsa al titolo, Fonsi Nieto, finito in terra mentre alle
sue spalle si preparava a superarlo, ha preferito non correre rischi pur
di incrementare il suo vantaggio nella classifica iridata che ora ha raggiunto
i 45 punti. Una scelta conservativa, la sua, che è difficile criticare,
anche se è difficile da mandar giù che sia stato proprio il privato SuperFrank
a consegnare alla casa veneta il mondiale marche...
Fra Vincent e Poggiali ride Azuma
Era parso, all'inizio, un duello fra Vincent e Poggiali. Un affare fra
i due candidati al titolo della 125. Alla fine, invece, la vittoria ha
arriso ad Azuma che sfruttando benissimo le sue coperture Bridgestone
ha raggiunto e superato i due contendenti aggiudicandosi la prima vittoria
della stagione. Se il giapponese, comunque, è stato il trionfatore della
giornata, lo sconfitto è stato sicuramente il pilota della Gilera che
proprio sul filo di lana ha perso il confronto con il suo rivale francese.
Il risultato, ora, a quattro gare dalla conclusione del campionato è che
il divario fra il pilota dell'Aprilia e uello della Gilera è salito a
27 punti. E avrebbero potuto anche essere di più se, sul finale, Perugini,
in scia ad Azuma nella sua rimonta, non fosse stato costretto a chiudere
il gas per l'"allagamento" della visiera. Un inconveniente che ha privato
il pilota di Sutri di un meritatissimo podio, ma che gli ha consegnato
comunque una delle più belle gare della stagione alle spalle di Talmactsi
e Pablo Nieto. |