GP Catalunya
venerdì 14 giugno
FP1
QP1
TS
sabato 15 giugno
FP2
QP2
TS
domenica 16 giugno
Le wilcard di Montmelò
WP
GRID
Gomme scelte per la gara in MotoGP
GARA
TS
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1° classificato MotoGP
V. Rossi
1° classificato 250
M.Melandri
1° classificato 125
M. Poggiali
2° T.Ukawa
2° R.Rolfo
2° D.Pedrosa
3° C.Checa
3° F.Nieto
3° S.Jenkner

il fatto 16/6/2002 - giorno di gare
Rossi batte Ukawa e Checa, Biaggi quarto

di Federica De Zottis
Allo spegnersi della luce rossa del semaforo il più pronto a scattare era Ukawa, seguito da Checa, Biaggi - nuovamente alla guida del muletto dopo lo stop della moto della pole durante il warm up - e Rossi, subito tallonati da Roberts, Gibernau, Capirossi e Barros.
Bastava un giro a Checa per sbarazzarsi di Ukawa, mentre non finivano il giro Abe, Van De Goorberg e Nakano, coinvolti dalla caduta del primo. Al terzo passaggio, con lo spagnolo caparbiamente al comando, Rossi passava Biaggi mettendosi alle spalle di Ukawa, ma il quartetto rimaneva comunque compatto.
Alle loro spalle, intanto inseguivano i due tempi, capitanati da Capirossi che controllava Barros e Roberts, ma con un distacco di oltre sei secondi accumulato in dieci giri.
Al 12° giro, intanto, Ukawa saltava Checa, ma Carlos lo ripassava la tornata seguente, imitato da Rossi che gli si attaccava alla scia, mentre Biaggi perdeva leggermente terreno ed era staccato di due secondi in quarta posizione.
A metà gara Valentino rompeva gli indugi e superava anche Checa, che subito dopo cedeva nuovamente anche ad Ukawa. Nel frattempo Max, sempre quarto, aveva mollato ed al 17° giro accusava un distacco di oltre quattro secondi.
Intanto nelle immediate retrovie Barros aveva avuto la meglio sul compagno di squadra Capirossi che, vittima di un dritto, veniva anche infilato da Roberts. La soddisfazione dell'americano, però, era di brevissima durata, visto che Loris, in grado di girare su tutto un altro passo, lo risuperava nel corso della medesima tornata.
A questo punto, con le Honda in testa in grado di girare agevolmente un secondo sotto il tempo delle due Yamaha la corsa era virtualmente conclusa. Per Rossi era la quinta vittoria in sei gare.

Melandri ringrazia Rolfo e accorcia su Nieto
La miglior difesa è la fuga. Questo deve aver pensato Marco Melandri al via della 250, vista la decisione con la quale ha cercato di sfuggire gli avversari. Ovviamente si è trattato solo di un tentativo, visto che Fonsi Nieto gli si è incollato sulla scia, mentre Battaini, dopo aver superato Elias, a suon di giri record si è messo all'inseguimento, nel frattempo Rolfo, De Puniet, Matsudo e Locatelli si davano da fare per rimediare a partenze non eccellenti.
Purtroppo il primo a pagare la foga della sua azione era proprio Roberto, che incappava in una scivolata. Si rialzava, ma i danni alla moto era tali che non gli veniva consentito di ripartire.
Intanto in testa alla corsa Macio con una condotta di gara costante demoliva lentamente Fonsi Nieto, che perdeva terreno leggermente e così Battaini, mentre Rolfo risaliva fino alla quarta piazza.
Un giro solo di studio ed il pilota della Honda passava IronFrank e, non pago, insisteva nella sua azione fino a raggiungere e superare, nel corso del 15° giro, anche Nieto. Lo spagnolo, però, era tutt'altro che deciso a dar via la seconda piazza così che mentre Melandri proseguiva la sua ormai solitaria cavalcata in testa alla gara Roby e Fonsi si davano battaglia.
Fra i due a spuntarla, mentre Melandri tagliava il traguardo con oltre tre secondi di vantaggio sugli inseguitori, era proprio Rolfo, mentre De Puniet chiudeva in quarta posizione davanti a Battaini ed alla sorpresa Casey Stoner.

Poggiali rafforza la leadership Gilera
Su una cosa tutti erano concordi: sarebbe stata una gara di gruppo. Guidare il gruppo, però, non è facile, così dopo le schermaglie iniziali, con conseguenti scivolate di Borsoi, Branetti, Dovizioso e batista, Manuel Poggiali si è attestato in quarta posizione, alle spalle di Ui e Jenkner, mentre in testa alla corsa Daniel Pedrosa forzava il ritmo cercando la fuga.
Lasciare al comando un peperino come lo spagnolo, però, è tattica assai rischiosa e per questo all'ottavo giro il pilota della Gilera ha rotto gli indugi e, superati i suoi diretti avversari si è messo a caccia del giovane Daniel.
Durava poco l'inseguimento di Poggiali: all'11° giro, infatti, passava già in testa, con Ui terzo a disturbare Pedrosa. Nel frattempo alle loro spalle si davano battaglia Jenkner, Olive, Cecchinello e Sanna.
Intanto durava poco la rinascita di Ui: per cercare di tenere il passo della coppia di testa finiva a gambe all'aria, lasciando Poggiali e Pedrosa in lotta serrata fra di loro. Nel frattempo Jenkner si era liberato degli inseguitori e viaggiava tranquillo in terza posizione, mentre per la quarta piazza battagliavano Cecchinello, Sanna, Olive e Pablo Nieto, con Stefano Bianco leggermente più staccato.
La lotta per la vittoria, ovviamente, si decideva in volata: Poggiali lasciava passare Pedrosa che spingeva al massimo, ma Manuel gli usciva dalla scia, bruciandolo sulla linea del traguardo nonostante lo spagnolo stringesse al massimo verso l'interno della pista per evitare il sorpasso.Con Jenkner terzo, Cecchinello chiudeva in quarta posizione davanti a Sanna, Olive e Bianco. A punti anche il baby Lorenzo, 14°.


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