Brno
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250cc - 20/08/00
Nakano porta al successo la Yamaha
Dominio giallo in 250 a Brno. Shinya Nakano e la Yamaha hanno preceduto Ukawa e la Honda, terzo il francese Jacque davanti Marco Melandri, finalmente dall' inizio alla fine di una gara insieme ai migliori della classe. Una prestazione, comunque, che non ha troppo soddisfatto il pilota dell'Aprilia. "Sono contento? Sì e no - ha detto Marco - dopo le tre gare senza punti era importante arrivare e arrivare bene. Però se non avessi perso il contatto con Jacque a causa di un doppiato al penultimo giro, avrei provato ad attaccarlo per il podio, invece non mi è stato possibile. Peccato davvero perché quest'oggi mi sento di aver guidato abbastanza bene anche se ancora non sono a livello della 125 dove avevo la molto in mano completamente. Qui devo ancora migliorare, imparare, ma ho visto gli altri da vicino e pure loro commettono piccoli errori. Io però forse devo stare più calmo all'inizio perché consumo troppo le gomme: nei primi giri mi sembra di andare meglio di loro che invece partono con calma: evidentemente questa è una cosa che ho imparato oggi. Spero di averne apprese anche altre, stando così vicino a loro. Verso metà gara avevo una sete pazzesca, non respiravo quasi, poi però mi sono sentito meglio e le cose sono andate bene. Dopo la caduta in prova, sono partito con la seconda moto e non tanto per la botta che ho preso nel warm up, ma quando passavo in quella curva, una curva veloce, un po' di paura l'avevo, ogni giro ci pensavo. Ora spero proprio di riuscire finalmente a salire sul podio quest'anno: ci sono altre cinque gare per riuscirci". Anche la 250, come la 125, non è stata una gara che ha dato grandi emozioni con pochi sorpassi e le schermaglie tra Nakano e Ukawa, sono durate lo spazio di qualche tornata, fino a quando il giapponese della Yamaha non ha deciso di andarsene da solo e tagliare indisturbato il traguardo con quasi quattro secondi di vantaggio su Tohru Ukawa. Con il terzo posto al traguardo, il francese Olivier Jacque mantiene il primato in classifica mondiale con 201 punti, portando a sette le lunghezze di vantaggio sul compagno di scuderia Nakano. Per fortuna che Nakano e Jacque, il prossimo anno, andranno in 500 e se anche Ukawa, come sembra, passerà in Superbike, la 250 tornerà ad essere una cilindrata combattuta con gli italiani in grado di dire la loro. Solo quinto Waldman, a 13 secondi di distacco dal vincitore. Il tedesco, che partiva dalla terza posizione in griglia, non è praticamente mai stato in partita e il suo piazzamento alle spalle di Melandri, la dice lunga sul suo stato di forma attuale. Sesto Daijro Katoh in sella alla Honda ufficiale del tean Axo- Gresini che, a meno di un riscatto a breve, sta ampiamente deludendo le aspettative. Dipinto come il nuovo Harada, il vincitore della Otto ore di Suzuka negli ultimi Gran Premi non è mai riuscito a mettersi in luce e, rispetto alle gare di inizio stagione, sembra demotivato e confuso. Settimo Franco Battaini, ma anche per lui l'Aprilia "buona" e servita a poco. Il bresciano si è beccato ben 26 secondi da Nakano, una vita, e 6 da Melandri. Sembra che "Batta" e il suo capo tecnico, il toscano Mauro Noccioli, non si intendano troppo e le prestazioni risentono del clima non idilliaco all'interno della scuderia. Certo è che Battaini, a inizio anno, era partito con altre aspettative e l'ottavo posto in classifica iridata è per lui una grande delusione. Alle spalle di Battaini l' argentino Porto, ottavo in sella alla Yamaha del team brianzolo Edo Racing, che ha preceduto il debuttante Nohles giunto al traguardo davanti a West. Solo 14° Boscoscuro, 17° l'altro italiano della 250, il marchigiano Ivan Clementi in sella alla Aprilia color fuxia del team Campetella.

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