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Rossi in Portogallo cerca
un alleato Partiranno entrambi dalla prima fila in Portogallo, Valentino Rossi e Nicky Hayden. Il primo è stato l’autore della pole, il secondo del terzo tempo. Fra di loro, all’ultimo minuto, con un colpo di reni, si è inserito Colin Edwards, che dopo una stagione sottotono con la Yamaha potrebbe riscattarsi aiutando Vale a conquistare il sesto mondiale consecutivo nella classe regina. Se Dani Pedrosa, quarto tempo, non farà gioco di squadra a favore dell’americano perché la Honda non glielo ha chiesto, non c’è dubbio che il texano abbia ricevuto istruzioni diverse dalla casa di Iwata. Può essere in effetti una preoccupazione per Kentucky Kid scattare con al fianco il connazionale, ma poiché fortuna e sfortuna abitano sotto lo stesso tetto Hayden, tempi delle prove alla mano, non dovrà invece preoccuparsi troppo di Loris Capirossi, 10° tempo, in grosse difficoltà con le gomme Brigestone ancora alle prese con problemi di tenuta alla distanza, e nemmeno di Marco Melandri, 15°reduce dall’incidente di venerdì e per di più con problemi di trazione. In compenso, però, sta andando forte Casey Stoner – multato con 1000 dollari per guida irresponsabile per essersi trovato sulla strada di Pedrosa nei minuti caldi della qualifica – anche se non sarebbe propriamente saggio per l’australiano non dare strada alla prima guida dell’HRC. Se non muteranno le condizioni atmosferiche – c’è
il 40% di possibilità di pioggia per l’ora della partenza
della MotoGP, dopo tre giorni di clima splendido – Rossi non dovrebbe
comunque avere problemi, addirittura, a tentare la fuga. Ma come il pilota
della Yamaha ben sa, il successo potrebbe non bastargli, qualora Nicky
riuscisse ad arrivargli alle spalle. “Sono contento di essere tornato in prima fila – ha detto Colin Edwards – ed ovviamente farò il possibile per aiutare Vale”. “Se ci prova gli leviamo il passaporto! – ha scherzato Hayden, che poi ha aggiunto - Questa prima fila è importante perché con la seconda gomma da tempo ho rischiato grosso, sono andato lungo e sono quasi caduto ma alla fine sono riuscito a toranre ai box cambiare le gomme ed il tempo è venuto fuori. Un grazie di cuore alla mia squadra, che nei test dopo la gara in Giappone ha lavorato tantissimo e ha trovato varie soluzioni che hanno reso la mia moto la miglior RCV che ho guidato questo anno. Anche i problemi di frizione sono parzialmente risolti, anche se in una delle due moto si è comportata meglio che nell’altra”. Pensieroso è invece apparso Valentino Rossi. “Sono contentissimo, essere in pole oggi è importante e oltre a tutta la squadra devo ringraziare la Michelin perché se le mie prime due gomme da qualifica erano ottime, l’ultima era addirittura incredibile! Sono contento anche per Colin e per tutti i ragazzi della sua squadra. Domani sarà una bella lotta perché anche Nicky è in prima fila ed in forma dopo le ultime tre gare fuori. Ci sarà da divertirsi. Il problema è che io non potrò scegliere alcuna tattica: non ho altro obiettivo che la vittoria. Posso solo sperare che qualcuno si metta fra me e Nicky ma senza Melandri o Capirossi, che mi sembrano in difficoltà, la vedo dura. Colin potrà darmi una mano nei primi giri, forse…poi vanno forte Stoner e Pedrosa, ma non so cosa aspettarmi da loro. Dani potrebbe addirittura provare a vincere, ma se alla fine riuscissi a batterlo potrei trasformarlo nell’alleato che cerco”.
“Questa pole – ha detto Locatelli commosso al termine della sessione – è dedicata a Sergio Bonaldo (tecnico di Aprilia Racing che si occupava della gestione tecnica delle RSV250LE recentemente scomparso a causa di un male incurabile, ndr), un amico vero oltre che un tecnico di primo livello. Se oggi sono stato il più veloce è sicuramente anche merito suo. Sergio nel progetto LE ha sempre creduto ed anche noi e il risultato ottenuto in questa occasione dimostra anche come Aprilia sappia mettere a disposizione dei privati delle ottime moto”. Sergio Bonaldo, un tecnico e una persona molto conosciuta e apprezzata nell'ambiente del paddok, sarà ricordato durante le gare della 125 e della 250 con un nastro nero in segno di lutto posto su tutte le moto Aprilia e indossato dal personale Aprilia in pista. In prima fila con Locatelli, oltre ad Aoyama e Simoncelli, ha agguantato un posto anche Jorge Lorenzo. Il pilota di Palma di Maiorca in lotta per la conquista del titolo iridato, non ha trovato subito il ritmo per andare ad attaccare la pole, ma il suo passo è buono ed il ritardo da Locatelli è limitato a 0,131s. Lorenzo si può permettere di guardare dall'alto, per ora, Dovizioso, poco incisivo sul nuovo asfalto di Estoril e capace solo del settimo che gli vale comunque la seconda fila. Dovi, che ha confermato di voler rimanere con il team Scot, è ancora corteggiatissimo da tutte le case impegnate nella quarto di litro... Simoncelli è l'altra sorpresa della giornata. Il ragazzo di Rimini sembra rinato dopo il ritorno in pista di Rossano Brazzi e all’Estoril partirà dalla prima fila per la prima volta. Domani Marco vivrà la partenza da un'altra prospettiva, e vista la sua crescita può fare solo bene. Alle spalle di Lorenzo il compagno di squadra Hector Barberà, che ha fatto del suo meglio in 1’41”730, riuscendo a scavalcare Alex De Angelis (1’41”815) del Master Aspar Team. Alex è soddisfatto del lavoro di oggi, ma è ancora alla ricerca di qualche vantaggio per fare meglio in gara. Il pilota di San Marino si aspetta una gara combattuta, nella quale potrà essere protagonista in virtù di un ottimo ritmo sul giro fatto vedere in prova. La gara delle 250 nel Gp del Portogallo scatterà alle 11.45 ora locale, le 12.45 ora italiana e sarà uno degli appuntamenti decisivi pe la conquista del titolo piloti della quarto di litro. Il titolo costruttori è già stato conquistato da Aprilia grazie al secondo posto di De Angelis nel Gp del Giappone.
Il neo campione del mondo della 125 in sella alla nuova Aprilia 125 RSA ha compiuto 14 giri nel turno di prove ufficiali senza alcun problema, migliorando il tempo fatto segnare nella giornata di ieri di circa 1,2s. Il progetto RSA, sviluppato dalla equipe tecnica capitanata da Gigi Dall’Igna, è l’evoluzione della attuale RS campione del mondo. La maggiore novità tecnica risiede nel reparto alimentazione del motore a disco rotante posteriore. Classicamente tutti i motori da corsa Aprilia adottano l’ammissione a disco rotante posizionato sul lato destro del motore direttamente collegato all’albero motore. Il sistema adottato sulla RSA prevede una serie di rinvii in grado di trasmettere il moto dell’albero motore al disco rotante posizionato proprio alle spalle del cilindro. In questo modo si può adottare un diverso air box (alimentato da una presa d’aria frontale) rispetto alla RS. Rispetto alla versione precedente la RSA adotta anche un nuovo telaio e una diversa carenatura. “Sono molto contento – ha detto Bautista al termine delle prove ufficiali – sembra che abbia fatto la solita pole ma non è così. Questa moto è tutta nuova e va fortissimo. Nella mattina abbiamo avuto qualche problema, ma questa moto è ancora in sviluppo. Aprilia ha fatto un gran lavoro, la moto è stabile e velocissima, simile nel comportamento con la vecchia, ma molto più efficace. Ora non mi resta che portarla in gara, sono certo che mi divertirò anche con la RSA.” In seconda fila, Mattia Pasini, non sembra per nulla contento del lavoro svolto nella giornata di oggi. Tutto, rispetto a ieri, sempra cambiato per il pilota romagnolo. Mattia non è riuscito a trovare il giusto feeling con la moto e per questo alla fine della giornata è risultato in ritardo dai primi di oltre un secondo girando al meglio in 1’46”336. "La moto non va più come ieri - ha detto l'italiano - non
ho più il feeling che mi serve per guidare. In un paio di curve
ho rischiato la vita, spero di fare almeno 5 giri in gara, vedremo. Spero
che mi facciano provare al più presto la nuova moto, non posso
continuare a prendere un secondo! Per l'anno prossimo spero ancora di
passare in 250, ho bisogno di nuovi stimoli." |
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