venerdì 29/4/2005
pole provvisorie
venerdì 1 maggio
GPnews2
GPnews3
MotoGP
250
125
sabato 30 aprile
GPnews1
GPnews2
GPnews3
MotoGP
250
125
domenica 29 aprile
GPnews1
GPnews2
GPnews3
WP
GRID
GARA
TS
.
Le curiosità >>>
La statistica >>>

Hayden e Melandri contro i Professori

Hanno dovuto scoprire la Cina in un giorno, i piloti della MotoGP. Imparare la pista di Shanghai in mezzo turno, in tarda mattinata, dopo che le libere erano state ritardate per l’assenza dell’elisoccorso, provare a tirare nell’altro mezzo e quindi, nel pomeriggio, apprendere nuovamente come girare sul medesimo circuito, ma sul bagnato, per finire poi la sessione, con le traiettorie che si andavano asciugando.
Una giornata difficile, dunque, che può tranquillamente essere divisa in due: nella prima, quando c’è stato da aprire il gas senza pensare troppo, il migliore è stato un giovane, Nicky Hayden, seguito da un coetaneo, Marco Melandri. Entrambi capaci di mettersi alle spalle Gibernau, Checa, Rossi, Capirossi e Barros; nella seconda, dove contava l’esperienza, a volare su di un asfalto infido, sono stati tre rinomati “tonni”: Kenny Roberts, Alex Barros e Sete Gibernau, con Bayliss, Biaggi e Valentino Rossi a testimoniare che esperienza fa rima con età.
La pista, comunque, non è piaciuta a tutti e, soprattutto, non è piaciuta a Valentino che l’ha giudicata troppo lenta, e con curve stupide.
“La prima, dopo il via, è un assurdo, da quanto gira sembra la rampa di un garage. E il rampino in fondo al rettilineo più veloce è troppo lento, tanto da risultare pericoloso in caso di un arrivo con più piloti assieme”.
In compenso però, asciutto o bagnato, l’asfalto ha dimostrato di avere buon grip.
“A me non è parsa male – ha spiegato Gibernau – nonostante il dritto con conseguente caduta in fondo al rettilineo dei box al mattino: la leva del freno è andata a fondo corsa, così sono stato costretto ad inclinare la moto nella terra, per evitare di centrare le protezioni all’esterno”.
Sete, come Alex Barros, è stato poi protagonista della sessione bagnata.
“La pista è molto lenta, ma io sono a posto – ha detto il brasiliano – e nonostante sia stato fra i piloti più veloci, sotto la pioggia, mi auguro una gara asciutta”.
Un augurio che si fa anche Marco Melandri.
“Ogni volta che guido la cinque cilindri mi sento più a mio agio. Penso di essere da podio”.
Sicurezza, questa, che non ha Max Biaggi.
“Troppo presto per parlare: i problemi sono i soliti: la moto è lenta in ingresso ed in uscita di curva”.
Per Battaini il problema è più serio: la sua WCM è lenta dapperttutto, però sul bagnato IronFrank l’ha fatta volare, cogliendo un inatteso 11° tempo, davanti a tutti piloti meglio motorizzati di lui. Se c’è qualcuno che, in attesa del GP della Cina, fa la danza della pioggia, questo è lui.


Sito web realizzato da After S.r.l.
HOME