Sete Gibernau partirà con il vantaggio psicologico di avere battuto
il suo rivale, Valentino Rossi, quantomeno nelle prove. Il giro veloce
dello spagnolo, 1.30.122, non migliora però quello della pole 2003
dell’italiano, 1.30.068. Segno che, perlomeno su questa pista, i
migliori della MotoGP non hanno ancora trovato il limite, anche se c’è
da considerare che la temperatura nel pomeriggio non ha certo aiutato.
A dimostrarlo c’è anche il fatto che lo stesso Rossi non
ha abbassato il suo tempo di venerdì scorso, ufficialmente per
aver perso troppo tempo a provare nuove gomme della Michelin.
In prima fila, con gli sfidanti, è riuscito a saltare all’ultimo
minuto Capirossi, ma è sembrato più un giro (due in effetti)
miracoloso dell’imolese che un reale passo in avanti della moto,
visto che meglio di Capirex, di passo, ha girato anche il suo compagno
di squadra, Bayliss, solo 9° in generale, che per ben undici giri
è sceso sull’1.31 alto.
Erano difficili, comunque, le condizioni delle pista. Edwards, quarto
tempo, ha infilato solo tre giri veloci in tutto: uno sul piede dell1.31
e gli altri due sotto. Tamada ha fatto meglio di lui (7 giri veloci),
anche se gli è arrivato alle spalle, e questo vale per Barros (8
giri) e Biaggi (6 giri). Hofmann, invece, ha fatto un giro in 1.32, uno
in 1.31, prima di compiere il giro a vita persa che gli ha permesso di
installarsi in terza fila.
Il primo della quarta, invece, è Melandri, che però non
vede l’ora che la stagione finisca. Fra quelli che non partiranno
davanti non è lui, però, l’uomo da guardare. Checa,
infatti, nonostante una caduta ed il 13° tempo ha un buon passo (11
giri veloci). L’imperativo per lui, come sempre, è rimanere
in piedi.
Porto gioca l’ultima carta
Porto vuole perdere con stile, vincendo il GP d’Australia. Lo ha
dimostrato ieri realizzando un tempo prodigioso: 1.32.099. Per provare
a batterlo Dani Pedrosa si è reso protagonista di un botto incredibile
che gli ha consigliato prudenza, in vista della gara che dovrebbe laurearlo
campione del mondo della categoria.
Pedrosa dunque proverà a vincere il titolo senza correre altri
rischi inutili. Qualora infatti l’argentino vinca la gara, il titolo
sarà dello spagnolo purché questi non perda più di
23 punti...
Con una situazione di questo tipo ci si aspetta una bella prova di De
Angelis, che dopo aver fatto la pole provvisoria, nel turno decisivo ha
comunque girato più forte di tutti i suoi avversari, con l’esclusione
di Sebastian.
Bene, nell’ultimo turno, è andato anche Poggiali che partirà
in prima fila con al fianco Pedrosa.
Locatelli mette d’accordo i ragazzi della 125
Sarà Roberto Locatelli a partire al palo nel GP d’Australia.
Il pilota bergamasco, alla penultima gara nella categoria (nel 2005 ritornerà
alla 250 per raggiunti limiti di età) proprio alla fine del turno
ha fatto meglio dell’arrembante ragazzino terribile Jorge Lorenzo,
anche lui in procinto di lasciare la Derbi per una Honda 250. “Loca”
non partiva dalla pole dal 2000.
In prima fila con loro scatteranno, l’idolo locale Casey Stoner
ed il tedesco Steve Jenkner.
Il neoiridato Andrea Dovizioso, che ha dichiarato: “voglio vincere
le ultime due gare della stagione”, partirà dalla seconda
fila con il quinto tempo, assieme a Borsoi, Mika Kallio e Barbera.