sabato 3/7/2004
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Roberts beffa la Honda

Nel giorno in cui la Honda piazza cinque moto davanti alla Yamaha di Rossi, che prende la paga anche dalla Ducati di Capirossi, non è una cinque cilindri a scattare dalla pole nel GP del Brasile, ma una Suzuki gommata Bridgestone, quella di Kenny Roberts.
Autore di un ultimo giro veramente da manuale, infatti, Junior ha beffato Max Biaggi che, dopo le polemiche del venerdì, è riuscito grazie ad una nuova mappatura ed all’ottimo lavoro della sua squadra, a ribaltare la situazione dell’antivigilia.
Una rondine, però, non fa primavera e, in attesa di un nuovo motore che il reparto corse di Hamamatsu ha promesso a Kenny prima del GP d’Inghilterra, l’americano in gara, difficilmente riuscirà a tenere il passo delle RC211V.
I protagonisti del Gran Premio, dunque, saranno i soliti: Biaggi, con il secondo tempo, che ha mostrato di avere un buon passo, ma anche Gibernau, quarto dopo un piccolo problema ai box che gli ha impedito di sfruttare la seconda gomma da qualifica.
Da verificare invece la tenuta alla distanza di Nicky Hayden, in prima fila, ed Alex Barros, mentre Capirex, con la Desmosedici Twin Pulse sarà insidioso soprattutto nella prima parte del Gran Premio.
Rossi, nonostante la peggiore posizione in partenza dall’inizio dell’anno (ed una delle sue peggiori in assoluto) non è comunque da considerarsi spacciato. Al contrario il pesarese ha mostrato di possedere un ritmo invidiabile, anche se la sua M1 è apparsa troppo nervosa sull’ondulato asfalto di Rio, come è dimostrato, del resto, dal 12° e 13° tempo realizzato dalle moto gemelle dei compagni di marca, Carlos Checa e Marco Melandri.


Porto, quasi un profeta in patria

Ha iniziato il campionato in sordina, Sebastian Porto, ma ora il pilota argentino sta dimostrando di andare veramente forte con l’Aprilia e di aver fatto bene ad abbandonare la Honda. Alla guida della moto italiana, infatti, sul circuito di Rio Porto si è messo alle spalle due rivali veloci come Toni Elias ed il leader del mondiale, Randy De Puniet. Un terzetto che questa volta, almeno a giudicare dai risultati delle prove, dovrà fare i conti con il campione del mondo in carica, Manuel Poggiali, anche lui in prima fila.
Fra i migliori ci dovrebbe essere anche Alex De Angelis, quinto tempo, in costante miglioramento, così come Dani Pedrosa, ormai una certezza della quarto di litro nonostante sia nell’anno del debutto.


Barbera, tifo da stadio

Ha fatto un tifo da stadio ai suoi box per l’intero turno di prove, il terzino del Real Madrid, Roberto Carlos ed Hector Barbera lo ha ripagato con una pole. Sta iniziando ad andare veramente forte il 17enne del team Seedorf e con lui dovrà sicuramente fare i conti il leader provvisorio del mondiale, Andrea Dovizioso, autore del secondo tempo davanti a Jorge Lorenzo, l’unico pilota capace di far andare la Derbi.
Non sarà, comunque, una gara a tre, il GP di Rio, visto che dalla partita farà sicuramente parte Mattia Pasini, quarto tempo della prima fila e Roberto Locatelli, che ha concluso le prove con il sesto tempo alle spalle di Stoner dopo esserla presa con alcuni colleghi, rei di non avergli dato strada negli ultimi, decisivi, minuti del turno finale di prove.
Gara in forse, infine, per Giansanti, così come per Di Meglio, entrambi vittima di una caduta con conseguente trauma cranico.

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