sabato 12/6/2004
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Gibernau, un fulmine a BarcellonaNemmeno un Rossi particolarmente inspirato è riuscito, in prova, a buttare giù dal trono Sete Gibernau. Lo spagnolo, infatti, in grande giornata di vena, nonostante nessuno degli avversari, in una giornata torrida, fosse riuscito a migliorare il suo 1.42.934 (il miglior tempo di Vale è stato 1.42.959), ha abbassato la sua prestazione per ben due volte, rifilando, alla fine, poco meno di quattro decimi a Rossi, cinque decimi ad Hayden, autore di un unico giro a vita persa, ed addirittura quasi un secondo a Max Biaggi e Marco Melandri, entrambi in seconda fila con il redivivo Alex Barros.
Con Quattro Honda e due Yamaha nelle prime sei posizioni, a sorpresa la migliore Ducati è stata la Desmosedici 2003 con Rubens Xaus, che ha fatto meglio di Bayliss (10° tempo) e soprattutto di Capirossi, vittima anche di una caduta e di un dritto.
Attenzione, però, a trarre delle conclusioni per la gara guardando solo ai tempi delle pole. Osservando infatti i cronologici ci si accorge che il pilota con il miglior passo è stato Max Biaggi.
“Non ho migliorato solo perché, quando sono entrato in pista per fare il tempo, mi sono accorto che la gomma anteriore era sbilanciato. Un problema grossolano ed irrisolvibile in quei pochi minuti, ma non preoccupante”.De Puniet fa il guastafeste in Spagna
Se Pedrosa fosse riuscito a limare 142 millesimi di secondo il trionfo degli spagnoli, in casa, sarebbe stato completo, perlomeno per quanto riguarda le pole. Ad impedirglielo, però, ieri si è messo di punta il francese Randy De Puniet, il pilota che Jan Witteveen vorrebbe, l’anno prossimo, portare in MotoGP, così il pur fenomenale Pedrosa si è dovuto accontentare della prima fila, condivisa con Porto e con il bravo Alex De Angelis.
Se qualcuno, a questo punto, è alla ricerca del campione del mondo, non lo cerchi nella seconda fila, occupata da Elias, Fonsi Nieto, Guintoli e Rolfo. Manuel Poggiali, infatti, non ha fatto meglio del nono tempo, pur avendo migliorato di oltre mezzo secondo il tempo di venerdì. Per il sanmarinese, che ha regolato a stento il privato Battaini, è un momento nero. Lorenzo conferma la poleNon gli è servito migliorare la sua pole provvisoria, per conquistare quella definitiva, a Jorge Lorenzo. Il pilota della Derbi, però, in una giornata caldissima e probabilmente con la pista meno veloce del venerdì, ha comunque realizzato il miglior tempo della giornata. Alle sue spalle, in prima fila, si è inserito Hector Barbera, con l’Aprilia, davanti a Stoner con la KTM e a Pablo Nieto.
Incredibilmente la prima Honda, in seconda fila, non è stata quella di Andrea Dovizioso, ottavo alle spalle anche di Giansanti e Locatelli, bensì quella di Lukas Pesek, 17enne ceco che l’anno passato è arrivato secondo nell’Europeo 250 con una Yamaha pur non disputando tutte le gare.
“Nell’ultimo giro, dopo che avevo montato una gomma più morbida per fare il tempo, mi sono intruppato in un gruppo di piloti più lenti e non sono riuscito a migliorarmi – ha poi detto Locatelli . Non sono troppo soddisfatto della posizione, ma come messa a punto generale abbiamo lavorato bene. La gara sarà come quella del Mugello, con tanti piloti in grado di vincere, me compreso…”.
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