Loris Capirossi
ha corso un'esaltante finale di sessione, superando proprio all'ultimo
giro il suo compagno di squadra Troy Bayliss, che ha conquistato
un altrettanto significativo secondo posto, per un risultato storico
per la Ducati e i suoi tifosi in tutto il mondo. Era dal 1975
che un italiano su moto italiana non centrava la pole: ventotto
anni fa toccò a Gianfranco Bonera, con la MV Agusta, ad
Imatra, in Finlandia.
"Questo risultato è qualcosa di fantastico
- ha detto Capirossi appena sceso dalla moto - e sono molto orgoglioso
di aver regalato alla Ducati la prima pole in MotoGP. Io sono
italiano, la mia moto è italiana, e tutto questo ha un
significato speciale per me. E' stata una sessione di qualifica
estremamente positiva, dove abbiamo lavorato per ottenere un assetto
perfetto, e alla fine ci siamo riusciti. Sappiamo che domani in
gara sarà differente, e sarà sicuramente più
difficile, lunga e impegnativa. Tuttavia, questo pomeriggio, ancora
una volta, abbiamo confermato il valore e il potenziale della
nostra Desmosedici."
Bayliss: peccato non
prender punti nelle prove
L'ex Campione
del Mondo Superbike Troy Bayliss ha confermato di volere e poter
giocare un ruolo da protagonista anche in MotoGP, conquistando
con una guida superba e determinata, il secondo posto nelle prove
di qualifica del GP di Spagna a Jerez. Due settimane fa in Sudafrica,
l'australiano del Ducati Marlboro Team, ha esaltato i tifosi Ducati
con il suo duello con Valentino Rossi, a Jerez ha centrato la
sua prima fila, facendo sperare in una gara altrettanto spettacolare
.
"Non credevo che avremmo potuto fare un
simile risultato - ha detto Bayliss dopo la splendida prova di
oggi - abbiamo trascorso la maggior parte del sessione lavorando
sulla gomma da gara, in realtà molti altri piloti stavano
girando con gomme morbide, e anche noi abbiamo deciso di cambiare
copertura. Appena cambiata, bang, di colpo abbiamo fatto dei tempi
fantastici. Sono rientrato e sono uscito nuovamente con una gomma
nuova m,a ho commesso un piccolo errore e non sono riuscito a
migliorare ulteriormente. Questo è tutto. Comunque siamo
contenti e soddisfatti del set-up che abbiamo raggiunto oggi e,
ovviamente, del risultato conquistato.Peccato che nelle prove
non assegnino punti"
Biaggi, miglior pilota
Honda tifa Ducati
Dopo il nervosismo
della vigilia, Max Biaggi si è tolto un sassolino dalla
scarpa risultando il migliore dei piloti Honda.
"Abbiamo cambiato le regolazioni delle sospensioni
agendo soprattutto sulla forcella. Quando un pilota si sente più
a suo agio con l'anteriore le cose cambiano in maniera abbastanza
radicale - ha spiegato - Abbiamo messo una molla più leggera
che aiuta la forcella a copiare meglio le asperità dell'asfalto
quando la moto è in piega. Adesso riesco ad entrare con
più sicurezza nelle curve veloci. La moto si impenna ancora
in accelerazione ma non posso dire di non essere soddisfatto del
lavoro fatto. Siamo in prima fila e questa è un'ottima
cosa in questo tipo di pista, dove passare non è facile.
Un grazie alla squadra, che ha lavorato molto bene, e vediamo
cosa viene fuori domani. Come sempre il warm up ci darà
delle indicazioni importanti. Intanto godiamoci questo risultato.
Mi ma piacere che la Ducati vada forte, magari questo spingerà
la Honda a tirar fuori qualcosa anche per me".
Rossi: la Ducati ci
da dieci metri in accelerazione
Partirà dalla seconda
fila, Valentino Rossi, ma non è preoccupato: sul passo
è il migliore, anche se comincia ad avvertire un po' di
pressione.
"Nell'ultimo giro, quando ho montato la
gomma morbida - si lamenta - ho trovato Ukawa alla seconda curva,
che è rimasto in traiettoria nonostante andasse piano.
Così ho perso un po' di concentrazione, altrimenti sarei
riuscito a conquistare la prima fila. Stamattina ero riuscito
a risolvere i problemi di trazione ed ero veloce di passo, ma
nel pomeriggio, con oltre cinquanta gradi sull'asfalto, la ruota
posteriore ha iniziato a scivolare nuovamente. In ogni caso, la
moto si guida molto meglio rispetto a ieri e per questo sono abbastanza
soddisfatto. Io, come sempre, userò la gomma più
dura e bisognerà vedere come saranno messi gli altri alla
distanza. Complimenti alla Ducati e ai suoi due piloti, che nel
singolo giro vanno davvero forte. Non so se riusciranno a ripetere
anche alla distanza, ma a questo punto, avendo fatto il primo
e il secondo tempo, partono come favoriti. La loro moto ha un
gran motore: ha 10 cv più del nostro e ad ogni accelerazione
ci prende dieci metri".
Melandri soffre ma combatte:
voglio fare punti
Pur essendo ancora lontano
dal suo pieno potenziale, Marco
Melandri ha mostrato costanti miglioramenti ed ha concluso le
prove con un sedicesimo. Pur soffrendo ancore per i postumi della
caduta in cui è incappato a Suzuka, Melandri è riuscito
a qualificarsi a meno di un secondo dalla pole.
"Non è andata male oggi," ha
detto Melandri. "Non è ancora tutto perfetto ovviamente
e ci sono alcune zone in cui non riesco a spingere come vorrei
a causa del dolore alla schiena e alla caviglia. Comunque, quello
che conta per me questo fine settimana è di riuscire finalmente
ad iniziare la mia stagione e voglio riuscire a finire la gara.
Parto da una posizione abbastanza arretrata ma il gap non è
grandissimo - quest'anno è incredibile quanto vicini siano
i tempi in qualifica. Ho provato la nuova carena, ma per il momento,
sono tornato alla vecchia sella perché è un po'
più bassa e si adatta meglio alle mie caratteristiche.
Sono ottimista per la gara. So che sarà dura da metà
in poi, ma credo di poter andare a punti".