GP di Spagna
venerdì 9 maggio
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domenica 11 maggio
Le wilcard di Jerez
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I PROTAGONISTI
dopo le gare - domenica
Rossi: non c'è dubbio, l'avversario è Max

Ha vinto una gara solitaria, Valentino Rossi, allungando su Biaggi al ritmo di due, tre decimi al giro.

"Qualcuno potrà dire che questa è la differenza fra la Honda ufficiale e quella clienti, ma questi sono discorsi da bar - ha spiegato il pesarese - io ho fatto la mia gara, ero preoccupato soprattutto di non perdere contatto dai primi, come mi era invece accaduto a Welkom, per questo non ho lasciato fuggire Capirossi. Poi, una volta davanti, ho tirato e nessuno mi è venuto dietro. Tanto forte non siamo andati, ma solo perché il gran caldo ha mandato subito in crisi le gomme. Quest'anno comunque sarà più difficile di quello passato: l'avversario, ormai è chiaro, sarà Biaggi. E verranno piste, come quella di Le Mans, dove sarò più in difficoltà, perché non mi piace".

 
Biaggi: corro gara per gara, non penso al futuro

Un ottimo secondo posto nel Gran Premio Marlboro di Spagna ha riportato Max Biaggi al secondo posto nella classifica generale. Grazie a tre podi in tre gare Biaggi ha ora 56 punti 14 meno di Valentino.

"Sono molto soddisfatto di questo risultato perché, anche se da pilota il pensiero va sempre alla vittoria, guardando obiettivamente a come eravamo messi venerdì, il progresso che abbiamo fatto è stato grande. La gara è stata bella solo nelle prime fasi. Nella prima curva qualcuno mi ha tamponato facendomi perdere la linea, non so chi sia stato ma l'ambiente era bello caldo. Tutti volevano entrare in curva senza pensare a come uscirne. Ho cercato di mantenere la lucidità e anche se ad un certo punto mi sono trovato quinto, poi è stato divertente attaccare e risalire di posizione in posizione. Ecco, in quel momento mi sono divertito, poi è diventato tutto un po' noioso. Il caldo ha rallentato il ritmo perché eravamo tutti più lenti di questa mattina, e anche di ieri. Io credo di aver tirato fuori tutto quello che potevo dalla mia moto e che il risultato sia il massimo ottenibile. La squadra è stata bravissima a superare i problemi di venerdì e io li ringrazio. Continueremo a lavorare gara per gara senza tentare di pianificare troppo, e cercheremo di approfittare delle occasioni se si presenteranno".

 
Bayliss per la prima volta sul podio con la Ducati

Il pilota della Ducati Troy Bayliss, è stato autore di una spettacolare prova, conquistando il suo primo podio in MotoGP. L'ex-Campione del Mondo Superbike, per la prima volta in gara a Jerez, è partito velocissimo al comando del gruppo di testa, superato poco dopo dal compagno di scuderia Loris Capirossi, per poi concludere al terzo posto, "E stata una giornata impegnativa per tutti, ma volevo il podio e l'abbiamo ottenuto, un week-end più che positivo - sorride Bayliss, attualmente al terzo posto della classifica assoluta del Mondiale MotoGP - "Sono partito benissimo e ho preso subito il ritmo ma non riuscivo ad andare più veloce. Continuerò a lavorare sulla moto, cercando di migliorare ancora le mie prestazioni." Bayliss ha corso accusando un leggero dolore alla gamba destra dopo il contatto con Capirossi nel giro di ricognizione. "Ho rallentato nel rettilineo e mi sono spostato di lato - ha spiegato Troy - lasciandomi superare sulla sinistra. Qualcuno mi ha però passato a destra così come Loris che però non è riuscito ad evitarmi e c'è stato il contatto. Ho sentito un colpo alla gamba, ma niente di grave e ho proseguito verso la linea di partenza.""

 
Capirossi: che paura quando ho tamponato Troy

Loris Capirossi ha visto sfumare le sue speranze del podio a Jerez, che sembrava molto vicino dopo la pole di ieri. Il pilota del Ducati Marlboro Team è rimasto vittima di una caduta al 15 giro, perdendo il controllo della sua Desmosedici per il dolore al braccio sinistro causato dal contatto con il compagno di squadra Troy Bayliss durante il giro di allineamento. "Quanto accaduto nel giro prima della partenza mi ha decisamente spaventato - ha detto Loris - Ero circa a 250 Kmh quando i due piloti davanti a me si sono spostati improvvisamente. Mi sono così ritrovato alle spalle di Troy, che aveva una velocità decisamente inferiore alla mia e l'impatto è stato inevitabile. Ho cercato di frenare ma era troppo tardi e l'ho tamponato, piegando il manubrio e prendendo un gran colpo al braccio sinistro. Ho preso il via ugualmente, e ho cercato di dare il massimo per mantenere il comando. Il dolore ha iniziato a farsi sentire, fino a quando ero in terza posizione,circa a metà gara, e ho perso il controllo della moto per il dolore, finendo a terra. Per un attimo ho pensato di essermi rotto un'altra volta il braccio. E' andata bene così, poteva finire molto peggio, un po' di ghiaccio e tutto dovrebbe tornare presto a posto."

 
Melandri : volevo finire la gara
"Oggi sono abbastanza soddisfatto," ha detto Melandri. "Mi sono divertito molto durante i primi giri anche se nella caduta di stamattina avevo nuovamente picchiato la caviglia. Sono riuscito ad arrivare in una posizione piuttosto buona, ma quando ero al nono posto la schiena a ricominciato a farmi un po' male quindi ho dovuto rallentare un pochino. Ho cercato di passare davanti tenendo una traiettoria esterna, ma sono arrivato lungo e sono uscito di pista alla prima curva. Anche se sono rientrato in gara praticamente in ultima posizione ero determinato a finire la gara. Se riuscirò a disputare la prossima gara nello stesso modo in cui ho corso l' inizio di questa, sarò molto felice".
 
Poggiali: alla fine non avevo più gomme

"Alla fine non ne avevo veramente più, le gomme scivolavano da tutte le parti e ho preferito finire la gara, piuttosto che prendere rischi inutili per cercare di salire sul podio. Forse sono stato anche un po‚ condizionato da quanto mi era successo a Jerez negli anni passati: su questa pista ho brutti ricordi e non era proprio il caso di finire a terra. Sinceramente speravo di finire meglio, ma evidentemente gli altri hanno più esperienza di me in condizioni limite, quando i pneumatici sono completamente usurati. Dei tre GP che ho disputato in 250, questo è stato sicuramente il più difficile per l‚elevatissima temperatura dell'asfalto; ma tutto serve per fare esperienza e continuo a vivere un bellissimo sogno: non avrei mai pensato di essere in testa al mondiale dopo le prime tre gare".

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