GP della Malesia
venerdì 11 ottobre
FP1
QP1
TS
sabato 12 ottobre
FP2
QP2
TS
domenica 13 ottobre
Le wilcard di Sepang
WP
GRID
Gomme scelte per la gara in MotoGP
GARA
TS
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L'assetto a Sepang >>>
Le curiosità >>>
La statistica >>>
1° classificato MotoGP
Max Biaggi
1° classificato 250
Fonsi Nieto
1° classificato 125
Arnaut Vincent
2° V. Rossi
2° T. Elias
2° L.Cecchinello
3° A. Barros
3° R. Rolfo
3° D. Pedrosa

il fatto 13/10/2002 - giorno di gare
Biaggi guida la carica dei 600
di Federica De Zottis
Una gara così Biaggi se la sognava da tempo. Da quando cioè la Yamaha, dopo un inizio di stagione disastroso, ha imboccato la via della competitività. Scattato bene dalla seconda posizione, infatti, il Corsaro ha tenuto la ruota di Barros che partiva dalla pole. Dal primo all'undicesimo giro gli ha succhiato la scia finché, approfittando di una piccola incertezza del brasiliano in un cambio di marcia è passato al comando. Da quel momento Max non ha più mollato, anche se alle sue spalle Rossi, dopo un avvio incerto, è stato protagonista di un bel duello sia con Barros che con il compagno di squadra Ukawa. Entrambi, in realtà, gli hanno reso la vita dura. Con Barros, addirittura, Vale si è toccato, mentre con il giapponese più di una volta è arrivato lungo in curva. Ciò non ha impedito, comunque, ai piloti della Honda di girare su tempi record, ma Biaggi non ha mollato mai, resistendo sino all'ultimo giro al ritorno del campione del mondo che, dopo essersi finalmente sbarazzato di entrambi i compagni di marca, gli è finito a poco più di mezzo secondo.
E' questa, la 39esima vittoria di Max, ottenuta nella sua 150esima gara consecutiva e la 600esima vittoria per un pilota italiano nel motomondiale.
Grazie a questo successo il romano torna ad occupare la seconda posizione in classifica, davanti ad Ukawa, che ha chiuso in quarta posizione. Sette sono ora i punti di vantaggio del pilota della Yamaha su quello della Honda. Se Ukawa a Sepang ha un po' deluso, lo stesso termine deve essere usato per Kato, quinto, ma mai in gara, e staccato di oltre otto secondi, mentre in modo positivo va giudicato il debutto di Nakano sulla M1, visto che è riuscito ad arrivare sesto davanti a Carlos Checa (a ben 24 secondi da Biaggi), che a sua volta ha preceduto Kenny Roberts. In terra, invece, è finito Olivier Jacque.

L'elettronica tradisce Melandri
Il sogno di diventare Campione del Mondo della 250 a Sepang, per Melandri, è svanito nel corso del primo giro, nell'attimo esatto in cui si è reso conto che la sua Aprilia l'aveva tradito. A cedere, inaspettatamente, è stata una delle centraline elettroniche, il RAB, che ha ammutolito uno dei due cilindri costringendo il pilota di Ravenna a rientrare ai box. Avvertito prontamente della sfortuna dell'avversario Fonsi Nieto ne ha approfittato appieno, mantenendo la prima posizione conquistata al via. Verso metà gara è stato poi raggiunto e scortato sino al traguardo dal compagno di squadra Toni Elias che, dopo aver avuto facilmente ragione di Rolfo, ha accettato prontamente l'ordine impartitogli dai box di non attaccare Nieto.
In quarta posizione ha chiuso Porto, dopo un bel duello con Battaini e De Puniet, mentre Roberto Locatelli, partito dalla prima fila ha addirittura terminato in tredicesima posizione.
Ora il ritiro di Melandri non ha riaperto il mondiale, ma ha consentito qualche possibilità in più a Fonsi Nieto, che insegue staccato di 27 punti quando mancano due gare alla conclusione del campionato.

Sbaglia Poggiali: Vincent vicino al titolo
Ha corso una gara sbagliata, ma non per colpa sua, Manuel Poggiali, terzo di tre, sempre in attesa, alle spalle dapprima di Vincent e Pedrosa nei primi giri e poi, quando nel terzetto si è inserito Cecchinello,anche dietro di lui. Complice un motore un po' fiacco il campione del mondo non è stato mai protagonista, il pilota di San Marino, al contrario del francese Vincent che si è impegnato in una gara d'attacco. Non c'è da stupirsi, dunque, se il risultato, alla fine, sia stato anche peggiore delle aspettative. Complice un piccolo errore al penultimo giro, nel corso del quale ha perso un po' di contatto dagli avversari, Manuel è stato costretto a forzare moltissimo nell'ultima tornata, cercando quantomeno di salire sul podio, con l'unico risultato però di finire in terra. E' stato bravo poi a ripartire, finendo nono, ma la vittoria del coriaceo Arnaud ed il secondo posto di Daniel avrebbero reso oltremodo difficile la classifica per lui: in testa al mondiale, infatti, ci sarebbe stato Vincent con 240 punti, ben 26 di vantaggio su Poggiali, mentre lo spagnolo avrebbe inseguito il pilota della Gilera con appena tre punti di distacco. Usiamo il condizionale perché, alla fine della gara la Gilera presentava reclamo per l'esposizione errata della bandiera a scacchi (sventolata anzitempo, al passaggio degli ultimi concorrenti), cosa che comportava il rifacimento della classifica che, come da regolamento,veniva data al giro precedente. Quindi egualmente vittoria per Vincent, ma secondo posto per Cecchinello, terzo per Pedrosa e quarto per Poggiali. Venti, dunque, sono i punti di distacco di Manuel, sempre molti, ma così lo svantaggio non è incolmabile.

 

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