il fatto 6/10/2002
- giorno di gare
Barros mette alle corde Rossi
di Federica De Zottis
La seicentesima vittoria italiana a Motegi è rimasta nel cassetto.
L'ultima speranza di centrarla l'ha avuta, in Giappone, Valentino Rossi,
ma dal confronto
con Alex Barros per la prima volta in sella ad una Honda RC211V identica
alla sua è uscito battuto, seppure di misura.
Ha corso una gran gara, il pilota brasiliano, riuscendo a controllare
il folletto di Tavullia su una pista a lui - re delle staccate - particolarmente
favorevole.
Il duello che li ha visti opposti è stato, probabilmente, il più
bello della stagione e c'è da aspettarsi, nelle prossime tre gare,
più di una replica.
Nel giorno di Barros anche il suo compagno di squadra, Loris Capirossi,
ha corso una gara eccezionale. In sella alla sua Honda NSR 500 due tempi,
infatti, è riuscito a salire sul podio controllando addirittura
Max Biaggi, finché questi è stato in gara.
A causare il ritiro del pilota romano è stata una errata scelta
di gomme: l'anteriore, troppo soffice, si è disintegrata, come
già la posteriore di Rossi a Brno, spaccando addirittura il parafango
anteriore della Yamaha. Le vistose fumate che hanno accompagnato il problema
avevano addirittura fatto pensare ad un problema al motore, tantoché
Max è stato fermato dalla direzione di gara che temeva olio in
pista.
Grazie a questa battuta d'arresto Tohru Ukawa, quarto al traguardo, ha
recuperato un bel po' di punti sul romano, che ora è di nuovo terzo
in campionato, con cinque punti di distacco. Problemi anche per Kato,
costretto al ritiro e per la debuttante kawasaki che, prima di finire
nelle vie di fuga, perdeva vistosamente olio. Positiva invece la gara
dell'Aprilia, undicesima al traguardo nonostante sia stata costretta a
partire dai box per lo spegnimento del motore sulla linea di partenza.
Elias, nascita di una stella
Con un ultimo giro da incorniciare Toni Elias ha vinto il primo GP della
carriera in 250 battendo un impegnatissimo Marco Melandri. La sua è
stata una vittoria di misura, ma netta, tenendo conto che la prima guida
dell'Aprilia, in testa dal primo al penultimo giro di gara, non gli ha
regalato niente volendo mettere fra se ed il rivale nella corsa al titolo,
Fonsi Nieto, il maggior numero di avversari. Anche così, comunque,
Macio può essere soddisfatto perché Fonsi a Motegi non ha
dato il meglio di sé concludendo il Gran premio in quarta posizione,
superato anche dalla wildcard Takahashi alla guida della nuova Honda RS.
Si è capito subito, comunque, che Nieto non era in gran giornata
quando, davanti al giovane compagno di squadra, ancora all'inseguimento
di Melandri, non è stato in grado di resistergli fintantoché
Toni, libero da ordini di scuderia lo ha passato lasciandolo sul posto.
Una volta a caccia di Melandri Elias ha battagliato un po' con Takahashi,
quindi ha rallentato un po' per far riposare le gomme e se stesso e quindi
ha ripreso, mettendo sotto pressione Marco che, alla fine, è stato
costretto a cedere.
In giornata negativa, invece, Rolfo ha concluso in sesta posizione, superato
anche da Alzamora, mentre Battaini ha chiuso con un settimo posto davanti
al vincitore del GP del Brasile, Porto, ed a Locatelli.
Con soli tre Gran premi alla conclusione del mondiale ora dopo Motegi
Melandri ha 52 punti di vantaggio su Nieto. Ed il titolo praticamente
in mano visto che, a Sepang, gli basterà finire davanti a Nieto
o non perdere più di due punti.
Poggiali baciato dalla fortuna
Un problema meccanico ha riaperto il mondiale della 125. Quando, infatti,
il campionato sembrava deciso con Pedrosa in testa al GP del Pacifico
con Vincent alle sue spalle e Manuel Poggiali staccato in terza posizione,
il pilota francese, mentre mancavano due giri alla conclusione della corsa,
è stato costretto al ritiro dalla rottura della marmitta. In realtà
Vincent è riuscito a chiudere in 15esima posizione, acciuffando
perlomeno un punticino, ma ora il suo vantaggio sul pilota della Gilera
si è ridotto ad appena 8 punti, dai 31 che avrebbe avuto prima
della rottura del motore della sua Aprilia.
La gara, in effetti, è stata senza storia. Pedrosa infatti è
stato tranquillamente in testa dal primo all'ultimo giro, con Vincent
sempre all'inseguimento, mentre Poggiali ha lottato con Jenkner, al quale
l'uscita di scena di Vincent ha regalato la terza piazza. Fra gli italiani
Borsoi ha terminato in settima posizione, mentre Michel Fabrizio, 13°
davanti a Giansanti ha realizzato la migliore prestazione della stagione
per il team Italia. |