l'assetto - 2/10/2002
L'assetto a Motegi
Come molte cose costruite dai giapponesi Motegi sotto certi punti
di vista è eccezionale: il suo asfalto, per esempio, è
levigato come un biliardo, d’altro canto, però, il suo
disegno non è eccezionale: praticamente una serie di rettilinei
collegati fra di loro da curve poco impegnative e di raggio costante.
Ciononostante anche se si tratta di un circuito stop-and-go- a Motegi
non conta solo la potenza, quando si tratta di vincere.
In realtà, al contrario, troppi cavalli su questo tracciato potrebbero
risultare controproducenti, al contrario è importante l’accelerazione,
purché non provochi impennate troppo violente. Un problema, questo,
sofferto spesso dalle 500 due tempi. Al contrario le GP1 quattro tempi
potranno soffrire per i bruschi trasferimenti di peso, provocati dalle
violente frenate, causa spesso di instabilità.
Ci troviamo dunque di fronte ad un circuito del tutto simile a quello
di Le Mans. L’assetto, dunque, sarà simile a quello del
tracciato francese: posteriore basso ed anteriore alto, in modo da evitare
che la gomma posteriore, sotto l’effetto delle violenti decelerazioni,
possa staccarsi dall’asfalto. La forcella, ovviamente, monterà
una molla piuttosto dura, con il vantaggio, rispetto a Le Mans, di non
aver a che fare con un asfalto sconnesso ma, al contrario, estremamente
liscio.
La conseguenza di ciò sarà un ammortizzatore posteriore
equipaggiato con una molla piuttosto morbida, ma ben precaricato nell’idraulica,
al fine di evitare al retrotreno di accucciarsi troppo in accelerazione.
Le 500 due tempi, probabilmente, dotate di un motore più violento
potrebbero cercare di montare forcelloni posteriori leggermente più
lunghi, per evitare il “pompaggio” della sospensione fuori
dai rampini più feroci e nel contempo minimizzare le “wheelie”
in accelerazione.
Motegi, dunque, è un circuito dove il telaio e l’assetto
corretto contano enormemente e non a caso la Yamaha ha già comunicato
che Carlos Checa (solamente) avrà un nuovo telaio, mentre sia
lui che Biaggi proveranno un forcellone diverso da quello utilizzato
finora.