GP del Pacifico
venerdì 4 ottobre
FP1
QP1
TS
sabato 5 ottobre
FP2
QP2
TS
domenica 6 ottobre
Le wilcard di Motegi
WP
GRID
Gomme scelte per la gara in MotoGP
GARA
TS
.
L'assetto a Motegi >>>
Le curiosità >>>
L'intervista >>>
La statistica >>>

l'assetto - 2/10/2002
L'assetto a Motegi
Come molte cose costruite dai giapponesi Motegi sotto certi punti di vista è eccezionale: il suo asfalto, per esempio, è levigato come un biliardo, d’altro canto, però, il suo disegno non è eccezionale: praticamente una serie di rettilinei collegati fra di loro da curve poco impegnative e di raggio costante.
Ciononostante anche se si tratta di un circuito stop-and-go- a Motegi non conta solo la potenza, quando si tratta di vincere.
In realtà, al contrario, troppi cavalli su questo tracciato potrebbero risultare controproducenti, al contrario è importante l’accelerazione, purché non provochi impennate troppo violente. Un problema, questo, sofferto spesso dalle 500 due tempi. Al contrario le GP1 quattro tempi potranno soffrire per i bruschi trasferimenti di peso, provocati dalle violente frenate, causa spesso di instabilità.
Ci troviamo dunque di fronte ad un circuito del tutto simile a quello di Le Mans. L’assetto, dunque, sarà simile a quello del tracciato francese: posteriore basso ed anteriore alto, in modo da evitare che la gomma posteriore, sotto l’effetto delle violenti decelerazioni, possa staccarsi dall’asfalto. La forcella, ovviamente, monterà una molla piuttosto dura, con il vantaggio, rispetto a Le Mans, di non aver a che fare con un asfalto sconnesso ma, al contrario, estremamente liscio.
La conseguenza di ciò sarà un ammortizzatore posteriore equipaggiato con una molla piuttosto morbida, ma ben precaricato nell’idraulica, al fine di evitare al retrotreno di accucciarsi troppo in accelerazione.
Le 500 due tempi, probabilmente, dotate di un motore più violento potrebbero cercare di montare forcelloni posteriori leggermente più lunghi, per evitare il “pompaggio” della sospensione fuori dai rampini più feroci e nel contempo minimizzare le “wheelie” in accelerazione.
Motegi, dunque, è un circuito dove il telaio e l’assetto corretto contano enormemente e non a caso la Yamaha ha già comunicato che Carlos Checa (solamente) avrà un nuovo telaio, mentre sia lui che Biaggi proveranno un forcellone diverso da quello utilizzato finora.

Sito web realizzato da After S.r.l.