il fatto 8/9/2002
- giorno di gare
Rossi costringe Gibernau all'errore
di Federica De Zottis
Si è illuso, di avercela fatta, per quasi tutta la gara, Sete Gibernau.
Mancavano tre giri alla conclusione di una corsa dominata, in condizioni
atmosferiche
pessime, quando il pilota della Suzuki, pressato da Rossi, che inseguiva
con tre secondi di svantaggio, è scivolato nel punto più
lento del tracciato, picchiando pesantemente la spalla destra in terra.
E' svanito così in un attimo il sogno dello spagnolo di dare alla
casa di Hamamatsu la prima vittoria in Gran Premio della stagione.
E' maturato così il nono centro di Valentino Rossi, autore, specie
all'inizio, di una gara prudente nel corso della quale aveva duellato
a lungo con il compagno di squadra, Ukawa, poi superato da un arrembante
Checa, partito male dalla pole ma poi autore di una bella rimonta.
Lo spagnolo, a suo agio sul bagnato ha portato così la Yamaha M1
sul podio in seconda posizione ma con un distacco pesante: oltre ventidue
secondi. In quarta posizione, senza infamia ma anche senza lode ha chiuso
Kenny Roberts mentre Biaggi, dopo un avvicino discreto, ha traghettato
la sua M1 sino alla sesta posizione, beffato all'ultimo giro da Alex Barros.
Nieto accorcia le distanze
E' stata ancora una volta la pioggia a decidere la gara della 250.
Una pioggia battente, incessante, che a volte ha martellato la pista con
violentissime raffiche. In queste condizioni è stato bravissimo
a vincere lo spagnolo Fonsi Nieto, autore addirittura di una scivolata,
nel corso delle prime battute, conclusasi con una plastica "veronica".
Lo spagnolo, infatti, non ha mollato il gas durante la caduta facendo
fare alla sua Aprilia un giro completo su se stessa. Alle sue spalle è
finito Marco Melandri, autore di una corsa giustamente prudente nella
prima parte ed aggressiva nella seconda. In terza posizione ha concluso
Porto, che partiva dalla pole, mentre fuori dal podio ha terminato Roberto
Rolfo, penalizzato da una sosta ai box imposta dalla direzione di gara
dopo un "jump start". Quinto Roberto Locatelli. Non ha concluso
la gara, purtroppo, il pilota della Yamaha Matsudo, in testa al Gran Premio
fino a cinque giri dalla conclusione. Il giapponese è caduto mentre
cercava di resistere alla pressione di Nieto con ancora sei secondi di
vantaggio sull'avversario. Sfortunato anche Battaini, ritiratosi dopo
esser scivolato per ben due volte, la prima mentre si trovava in terza
posizione.
Vincent non sbaglia, Poggiali sì
E' stata una gara ad eliminazione, la corsa della 125. Partito dai box
a causa di una scivolata nel corso del giro di allineamento Manuel Poggiali,
Arnaud Vincent ha preso la testa dalla gara insidiato costantemente da
Jenkner e Sanna. Questi due fatti hanno costituito il tessuto della gara
perché mentre Vincent si giocava le sue possibilità di vittoria,
Poggiali iniziava un lungo inseguimento dalla 18esima posizione. Un compito
non facile sotto la pioggia in una pista particolarmente insidiosa con
l'asfalto bagnato.
Manuel, apparentemente senza prendere troppi rischi risaliva sino alla
quarta posizione, mentre nel frattempo finivano in terra una gran quantità
di piloti. Cecchinello cadeva due volte, per poi ripartire, e così
faceva Borsoi, ma sull'asfalto rimanevano Bianco, De Angelis, Perugini
(mentre era alle spalle di Poggiali), Olive, Ui, Sabbataini, Giansanti,
Ballerini, Lorenzo, Barbera, Pedrosa, Angeloni, Fabrizio, solo per citarne
alcuni. Purtroppo quando era tranquillamente ai piedi del podio scivolava
a sua volta anche Poggiali, perdendo così la testa del mondiale.
Nel frattempo Sanna attaccava Jenkner e Vincent. Per resistergli il tedesco
finiva largo ed era a questo punto che Simone, a meno di un giro dalla
fine, infilava Vincent con una grande manovra. La gara, a questo punto,
era nelle sue mani, ma una sbandata tradiva l'italiano proprio nel curvone
veloce, costringendolo a chiudere il gas e riconsegnando la vittoria al
francese
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