![]() |
||||||||||||
![]() |
![]() |
![]() |
||||||||||
LA PAROLA AL CAMPIONE DEL
MONDO ![]() ![]() Il modo di fare degli italiani è così differente dallo stile giapponese che all'inizio ho dovuto farci un po' l'abitudine. Anche la comunicazione è stato un problema i primi tempi, perché io quando sono arrivato l'anno scorso parlavo la mia lingua e basta. Di sicuro, pure dal punto di vista gare, non è stato facile, ho ovviamente dovuto fare esperienza dal vivo prima di riuscire ad adattarmi. Conoscevo solo Suzuka e Motegi come circuiti da Gran Premio e non avevo alcuna idea di come mi sarei potuto sentire fuori e dentro le gare in Europa. Ho avuto l'opportunità di entrare a far parte di un grande team in cui tutti hanno dato il massimo per farmi star bene anche lontano da casa e a poco a poco mi sono abituato ad una nuova realtà. Mi piace vivere in Italia, anche se chiaramente mi mancano i miei amici giapponesi, e apprezzo lo spirito degli italiani, ora che inizio a capirlo. L'anno scorso è stata dura, perché ho dovuto girare su piste assolutamente sconosciute a contatto anche con persone completamente sconosciute, tranne i membri della mia squadra e qualche pilota giapponese; in questa stagione, invece, le cose sono migliorate. Sono partito col piede giusto già durante i test invernali e tutto è andato bene. Buona parte del merito va al mio team. Mi piace il rapporto che è nato tra di noi e come lavoriamo insieme, poi, mentre lavorano sono talmente concentrati per la gara che io ho veramente la massima fiducia in loro. Anche fuori dal box e dall'ufficio sono tutti gentili con me e comunicare con loro adesso è diventato talmente facile. Si prendono cura di me completamente e devo veramente ringraziarli per questo. Per finire, vorrei dedicare tutte le splendide vittorie conquistate alla mia famiglia che mi ha sempre seguito con grande passione". |
|
web realizzato da After S.r.l.