DAIJIRO VISTO DA TRE EX
CAMPIONI DEL MONDO
FAUSTO GRESINI - TEAM MANAGER
"Abbiamo iniziato con lui due anni fa. E' arrivato in Europa ed era
spaesato, non conosceva niente e nessuno e parlava solo giapponese. Noi
l'abbiamo accolto nella nostra famiglia dando il massimo per metterlo
a suo agio e per fargli pesare il meno possibile la lontananza da casa.
Sapevamo dall'HRC che era un pilota forte e vincente e ne abb

iamo
avuto la prova subito durante i primi test. Il primo anno in Europa, però
è stato abbastanza traumatico per lui, come penso lo sarebbe per
qualunque asiatico che debba cambiare totalmente il suo modo di vivere.
Per Daijiro non è stato semplice, ma un po' alla volta si è
abituato. Quest'anno non c'è stato alcun problema, lui ha una grande
stima di noi e noi ce l'abbiamo di lui. Io come team manager ho un feeling
speciale con Katoh: mi piace molto come pilota e anche come persona; è
educato, corretto, sa stare al suo posto e fa il suo lavoro con il massimo
impegno. E' uno a cui piace vincere. Dopo un anno con noi, adesso parla
un po' d'italiano, è più aperto e abbiamo consolidato un
rapporto molto bello. Io e lui insieme a tutta la squadra lavoriamo per
quello che è la nostra passione, le corse, e per fare sempre meglio
e vincere, che è il nostro obiettivo che ci da la spinta e la motivazione
per continuare".
ANGEL NIETO - GENERAL MANAGER
"Katoh è una macchina su quella moto! Ha un ritmo
impressionante dal primo all'ultimo giro e stare con lui è difficile,
perché fa il record di quasi tutte le piste. Sa gestire bene
la sua moto e va come un missile. E' un tipo simpatico, non parla lo
spagnolo, ma un po' di italiano sì e nel suo corpo ha sempre
lo stesso ritmo, non perde mai le staffe. Ho un bel ricordo di lui:
abbiamo diviso insieme la gioia della vittoria sul podio di tutti e
tre i Gran Premi spagnoli: a Jerez, a Barcellona e anche a Valencia.
Se guida così la 500, starà davanti di sicuro!".
EMILIO ALZAMORA - COMPAGNO DI SQUADRA DI KATOH
"Katoh è un pilota con un grande potenziale. Quest'anno
aveva tutti i presupposti per vincere il titolo mondiale: una squadra
forte che si è impegnata al massimo, l'HRC che l'ha sempre seguito
e lui che era in ottima forma. Si è meritato di diventare Campione,
perché è stato il più forte in quasi tutte le piste
e anche in 500 prevedo un bel futuro per lui".