Donington
venerdì 06 luglio
FP1
QP1
TS
sabato 07 luglio
FP2
QP2
TS
domenica 08 luglio
GRID
WP
TS
Gomme scelte per la gara in 500
GARA
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1° classificato 500
Valentino Rossi
1° classificato 250
Daijiro Katoh
1° classificato 125
Youichi Ui
2° M. Biaggi
2° R. Rolfo
2° L. Cecchinello
3° A. Barros
3° M. Melandri
3° G. Borsoi

il fatto 08/07/2001 - giorno di gara
Rossi vince la battaglia d'Inghilterra
Partire undicesimo e vincere è difficile, ma non impossibile. Lo ha dimostrato Valentino Rossi nel GP d'Inghilterra precedendo l'arcirivale Max Biaggi ed Alex Barros dopo una gara corsa all'inseguimento. Il più veloce a scattare è stato Roberts, subito inseguito dal Corsaro, ma la coppia di testa, con il serbatoio pieno, non è riuscito ad approfittare del momento ed ha visto erodere progressivamente il suo vantaggio. Al terzo giro, infatti, il pesarese era 8° a 3"2 ed al 9° già quinto. Una progressione inarrestabile che ha consentito al pilota della Honda di raggiungere e superare Max che, nel frattempo si era sbarazzato di Kenny Roberts, calato come al solito nella seconda metà della corsa, al diciottesimo giro.
E' stato a quel punto che la gara ha cambiato volto. Rossi e Biaggi, infatti, si sono staccati, prendendo un lieve vantaggio su Barros, saldamente in terza posizione davanti all'incredibile Haga, alla sua prima gara incisiva quest'anno.
E' stato bravissimo, il giapponese che ha guidato come gli avevamo visto fare nei suoi migliori momento della Superbike, cionostante il muro delle staccate del brasiliano è stato un ostacolo invalicabile anche per lui. Con Rossi davanti Biaggi ha perso progressivamente terreno: a sette giri dalla fine il vantaggio del pilota della Honda di meno di un secondo, ma è salito ad un secondo e quattro a quattro giri dalla conclusione ed a più due a meno tre giri. A quel punto Valentino ha commesso un piccolo errore, ma Max già pensava a proteggere la seconda piazza dai possibili attacchi del brasiliano.
Penalizzati per falsa partenza con uno stop and go sono stati Abe, Cardoso ed Ukawa.

La vittoria a Katoh, il trionfo a Rolfo
Non è durato molto, invece, il duello fra Katoh ed Harada. Partito bene il pilota dell'Aprilia è riuscito a fare pochi giri al comando ma una volta alle spalle del rivale della Honda ha resistito poco. Dapprima un errore e quindi un calo di motore lo hanno fatto scendere nelle retrovie, superato anche dal terzetto Melandri, McWilliams e Rolfo sempre l'uno nella scia dell'altro. In lotta per la seconda piazza il primo a pagare la tensione è stato proprio l'irlandese, che è caduto mentre cercava di passare per l'ennesima volta Melandri, pagando l'errore con la frattura di una clavicola. Fuori lui sono rimasti a vedersela fra di loro Marco e Roberto. Il primo sulla Aprilia ufficiale, il secondo su una RS "Kit". Un confronto impari che comunque il giovane torinese ha tenuto benissimo finché in un difficile sorpasso di doppiati ha perso leggermente contatto con il suo rivale. Senza più la scia della velocissima RSW ufficiale Rolfo ha dovuto faticare non poco per riprendere Macio, ma c'è riuscito, piegandolo poi nella parte veloce del tracciato e chiudendo la gara davanti a lui.

Vittoria per Ui, polemica per Elias e Poggiali
La lotta attesa per la vittoria, invece, nella 125 non c'è stata. Dopo una scaramuccia iniziale con Elias, infatti, Youichi Ui se ne è andato a vincere in perfetta solitudine, mentre alle sue spalle inseguivano Azuma, Elias, Poggiali e Perugini. Il primo ad abbandonare la compagnia è stato purtroppo Stefano, tradito dal motore della sua Italjet. Elias e Poggiali, invece, non hanno mollato e a suon di record sul giro di sono portati sotto ad Azuma sino a riuscire a superarlo a tre giri dalla fine. Il giapponese, però non a mollato ed i tre, assieme, si sono presentati all'ultimo giro. E' stato a questo punto che Poggiali ha portato il suo attacco. Sfortunatamente, però, un'imbarcata lo ha costretto a togliere il gas ed ad allargare la traiettoria ed è stato bravo lo spagnolo ad infilarsi, facendo però sponda su di lui. Poggiali però non si è dato per vinto ed approfittando del più veloce motore della sua Gilera ha risuperato quantomeno il giapponese, che ha fatto un errore, concludendo sul podio.