i piloti 22/04/2001
- giorno di gare
Parlano i
protagonisti della 500 dopo la gara
Rossi: Torno in Europa in testa al mondiale
Sono felice. Sapevo che questa era una pista amica,
avevo vinto qui a Welkom con la 250 ed anche lanno scorso prima
di cadere, anche se la moto non era a posto, avevo girato molto forte.
Sapevo anche e lavevo detto dopo le prove, che qui lavversario
sarebbe stato Loris Capirossi e che sarebbe stata una gara molto dura.
In mattinata avevo provato piu volte la partenza ed al via questa
volta sono stato velocissimo. Era molto importante perché i sorpassi
nella 500 sono sempre difficili ma, su questa pista lo sono particolarmente.
Quando ho visto che alla prima curva Roberts ha spinto fuori Capirossi
ho pensato che anche ciò avrebbe potuto giocare a mio favore.
Nei primi giri con il serbatoio pieno, non avevo un gran feeling con
lanteriore e cercavo di tenere la situazione sotto controllo rimanendo
dietro a Roberts. Ho deciso di forzare quando ho cominciato a leggere
sulla lavagna di segnalazione il nome di Capirossi, che era in rimonta.
Nella parte conclusiva della gara ho tirato a fondo infilando negli
ultimi sei passaggi quattro record della pista, ma Loris non mollava
ed ho dovuto veramente mettercela tutta per conservare quel mezzo secondo
di vantaggio grazie al quale torno in Europa primo nel mondiale con
ventidue punti di vantaggio: molto più di quanto avrei sperato
venendo qui.
LAfrica mi porta fortuna e questo paese mi piace. In questi giorni
sui giornali abbiamo letto quanto sia grave la situazione sanitaria
e per questo sulla linea di partenza ho voluto sfruttare il vantaggio
che abbiamo, di essere visti da milioni di persone in televisione per
lanciare un messaggio : aiutiamo lAfrica, combattiamo lAids.
Biaggi: Gara sofferta, e sono anche partito male
Mamma mia che brutta partenza. Mi sono trovato subito
dietro e poi, nel corso del primo giro, è successo di tutto.
Qualcuno è quasi caduto alla seconda curva, non ho visto chi
era ma io che ero attaccato dietro ho dovuto allargare e sono passati
ancora in tanti. E di nuovo una cosa simile poco più avanti.
Insomma alla fine del primo giro ero qualcosa come quattordicesimo,
quindicesimo. Ho cominciato a recuperare ma era difficilissimo superare:
non potevo guidare in maniera fluida, non riuscivo a pennellare le curve
ed ero costretto ad una guida nervosa, per nulla redditizia. Penso che
abbiamo sbagliato il set up, nonostante abbiamo tentato di tutto durante
il fine settimana. Sono stato dietro a Barros finché ha mantenuto
un buon ritmo ma anche lì per superare ho dovuto sudare sette
camicie. Allultimo giro ho fatto di tutto per passare Roberts,
mi sono quasi intraversato e sono stato in piedi per miracolo. Una gara
molto, molto sofferta. Credo che se fossi partito bene avrei fatto meglio,
ma di poco. Non cè altro da dire tranne che cè
molto da lavorare se vogliamo tentare di contrastare la concorrenza.
Capirossi: Se avessi avuto più motore avrei potuto
passare Rossi
Sono contento perché ho sempre dato il massimo
durante il fine settimana e la squadra ha lavorato bene. Mi sono divertito
a lottare contro Valentino, che ha guidato molto bene e senza commettere
errori. Anchio, però, penso di aver guidato bene. Peccato
per il contatto con Roberts al via: mi ha fatto perdere un sacco di
posizioni. Kenny ha fatto unaltra brutta manovra, come quella
in Germania lo scorso anno e per poco non mi buttava in terra al primo
giro. Sono suo amico e lo reputo un gran pilota, ma queste cose non
si fanno. Senza quel contatto avrei potuto far meglio. Quando io e Rossi
siamo riusciti ad andare via abbiamo preso il nostro ritmo, più
elevato di quello degli altri. In certi punti ero più veloce
di lui, ma la differenza di prestazioni fra le nostre moto non mi ha
consentito di passarlo. Perdevo troppo terreno in accelerazione. Ho
dimostrato, comunque, di non essere un pilota veloce solo in prova,
ma completo. Come Valentino. Non penso di essere di meno da lui. Ad
ogni modo cerco di fare sempre del mio meglio e se la Honda continuerà
a tenere tutti e due gli occhi chiusi, nei miei riguardi, pazienza.
Parlano
i protagonisti della 250 dopo la gara
Katoh: Ho vinto anche grazie ad un doppiato
Allinizio sono riuscito subito ad andare forte,
tenendo il mio ritmo. Poi a metà gara sono calato e mi sono ritrovato
Melandri dietro. Sapevo che stava arrivando, perché me lo segnalavano
dal muretto. A dire la verità mi sono un po preso paura,
però ce lho fatta. Alla fine un doppiato mi ha dato un
piccolo aiuto ad amministrare il mio vantaggio
Melandri: Ho perso per colpa di un un doppiato
Sono contento, ma mi spiace
sì perché
se a due giri dalla fine non ci fosse stato Cesar Barros a rallentarmi
avrei anche potuto giocarmela. Però non lo voglio colpevolizzare
perché di bandiere blu a segnalargli di lasciar passare chi sopraggiungeva
non ne ho viste. Lui, però, dopo che lo aveva doppiato Katoh
poteva anche dare unocchiata dietro, si sarebbe accorto che stavo
arrivando io e non mi avrebbe danneggiato. Comunque sono contento perché
dopo i problemi con la prima moto avuti nel warm-up abbiamo dovuto correre
con la seconda: lavevo usata per una quindicina di minuti soltanto,
ma la squadra è stata bravissima a sistemarmela come laltra
anche se ovviamente era un pelino meno veloce. Soprattutto non mi trovavo
bene nei primi giri, col serbatoio pieno quando la moto aveva reazioni
un po troppo nervose. È stato in quella fase che Harada,
con la moto un po migliore della mia mi ha passato. Poi ci siamo
leggermente ostacolati duellando tra di noi. Finalmente ho preso un
ritmo più veloce e ho cominciato a recuperare su Katoh. La moto
andava bene, io mi sentivo in forma e la spalla lussata a Suzuka reggeva
bene, così ho cominciato la rimonta: ho perso per soli 83 millesimi,
cioè quasi niente, che significa che probabilmente senza i problemi
di doppiaggio sarei stato in grado di attaccare il giapponese nelle
ultime curve. Avrei anche potuto provarci lo stesso, ma era troppo rischioso.
Sono felice di aver dimostrato che anche lui è battibile, che
non si tratta di un mostro e che con una buona moto come la mia Aprilia
di oggi e molto allenamento e concentrazione anche io sono in grado
di vincere. Ora si va a Jerez, una pista che non amo particolarmente,
ma dove limportante sarà stare calmo in prova, non commettere
errori per giocarsi la gara alla pari. E comunque mai nella mia vita
ero tornato in Europa dopo la prima fase di gare con un bottino di 30
punti. Quindi sono abbastanza soddisfatto di queste due prime gare anche
se ovviamente in Giappone se non mi fossi fatto male avrei potuto raccogliere
ben di più.
Harada: Peccato, il motore mi ha tradito
Peccato che la mia moto oggi non abbia reso come avrebbe
potuto: ad un ceto punto ho avvertito un indurimento del motore come
se avessi grippato, ma in ogni caso il propulsore non spingeva abbastanza,
così non ho potuto attaccare Katoh né Melandri.
Parlano
i protagonisti della 125 dopo la gara
Ui: Ho tirato solo nei primi giri, poi ho
amministrato
E stato molto più difficile di quanto è
sembrato. Dopo lesperienza dellanno passato sono stato molto
attento a conservare le gomme nei primi giri. Quando ho visto che nessuno
mi seguiva ho tirato un po per costruirmi un vantaggio, quindi
ho amministrato. Nonostante ciò nelle ultime tornare il pneumatico
era finito e la moto scivolava parecchio.
Poggiali: Partenza da cane, ma contento così
Sono contento del secondo posto, ho fatto una partenza
da cane ed Ui è potuto andare subito via. Io, invece, ho perso
un sacco di tempo per scrollarmi gli avversari di dosso e, a quel punto,
mi sono accontentato di controllare, perché se avessi voluto
tentare di andare a prendere Youichi avrei distrutto le gomme. E
il secondo anno che corro con questa squadra e si vede: sono più
tranquillo, voglio continuare così. Ui è forte, ma non
imbattibile, Prima o poi la vittoria arriverà.
Giansanti: Avrei voluto tornare a casa con
più punti
Mi sono trovato male perché ero allesterno
dello schieramento rispetto alla prima curva in un tratto di pista sporco
dove ci siamo ammucchiati tutti. Impossibile impostare traiettorie decenti
per recuperare posizioni immediatamente. Volevo andare via da Welkom
con una classifica nettamente migliore.
Sabbatani: Non stavo bene, altrimenti sarei
salito sul podio
Va bene così: voglio ringraziare la squadra ed
il dottor Costa che nonostante linfortunio mi ha permesso di correre
in buone condizioni. Purtroppo per disputare il Gran Premio ho dovuto
fare una iniezione e verso metà gara mi venida da rimettere,
per questo non riuscivo più a frenare bene. Senza questo problema
il podio sarebbe stato alla mia portata.
Perugini: Primi punti, ma dobbiamo lavoare
sul motore
E andata abbastanza bene. Ho portato a casa qualche
punto ma è stata dura. Ho spinto la moto al limite, il passo
è buono ma cè da lavorare ancora, soprattutto sul
motore. Ho sofferto molto lusura della gomma anteriore.
Caffiero: Elias mi ha centrato, buttandomi in terra
Tutti hanno visto come è andata. Sono arrivato un po
lungo, ma poi ho ripreso la giusta traiettoria ed Elias mi ha centrato:
credo non abbia nemmeno toccato i freni. Era cinque giri che mi rallentava
e quando finalmente sono riuscito a passarlo mi ha buttato per terra.
Peccato, stavo facendo unottima gara.
Scalvini: Dobbiamo migliorare laccelerazione
Ho guidato forte e la moto è competitiva ma si
può migliorare ancora a livello di accelerazione.