venerdì 30/6/2006
pole provvisorie
venerdì 30 giugno
MotoGP
250
125
sabato 1 luglio
MotoGP
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Pedrosa lancia la sfida a Rossi
Valentino Rossi sarà costretto ad aggiungere un nome all’elenco dei suoi avversari a Donington, quello di Dani Pedrosa. Il mini-pilota iberico, infatti, ha dominato la prima giornata di prove vincendo di misura la sfida con un altro dei giovani leoni della MotoGP, John Hopkins, che ha preveduto a sua volta Casey Stoner, mentre il campione del mondo non ha fatto meglio dell 7° tempo, a meno di mezzo secondo dal miglior giro della giornata. Siamo d’accordo: non stiamo parlando di prove cronometrate valide per lo schieramento di partenza, ma la facilità con cui l’Asimo della Honda ha inanellato giri veloci fa pensare che possa essere un brutto clienti per la gara.
Fra i candidati alla vittoria si è fatto avanti anche Marco Melandri, apparso rigenerato rispetto al GP d’Olanda. Per il pilota di Fausto Gresini, però, c’è sempre il dubbio sulla tenuta alla distanza.
Un dubbio che ha lasciato ai box Loris Capirossi che, dopo aver provato nella mattinata, ha preferito rimanere a riposare nel motor home lasciando ad Alex Hofmann il compito di scegliere le migliori Bridgestone in vista della gara. L’imolese, in ogni caso, non è andato male. Il suo 8° tempo del primo turno, infatti, gli sarebbe valso il 10° posto nel secondo, alle spalle di Nicky Hayden. A proposito dell’americano, ormai la sua strategia non sorprende più nessuno. Raramente, infatti, Kentucky Kid è veloce nella prima giornata di prove. Segno, questo, che il pilota della HRC preferisce cercare la migliore messa a punto prima di tirare. Una tattica che, finora, è risultata premiante.
“Sì, Nicky normalmente nella prima giornata non va forte – ha ammesso Rossi – probabilmente la sua Honda è più difficile da mettere a punto delle altre, poi in gara però c’è sempre. Qui sarà pericoloso anche Pedrosa, che ha veramente un buon passo, come Marco Melandri del resto. Quanto a Capirossi ha fatto bene a non provare: nel primo turno è stato veloce, segno che qui la Ducati è veloce. Per quanto mi riguarda dovrei migliorare tre, quattro decimi di secondo. Complessivamente non va mane ma nelle frenate più dure, come al tornantino, faccio fatica. Non ho utilizzato antidolorifici in prova, ma non escludo di prenderli per la gara. L’obiettivo ovviamente è come minimo il podio, anche se…ora che sono tornato in sella devo dire che mi sentivo più in forma con il mio Yamaha T-Max. L’M1 è particolarmente impegnativa da guidare”.
“Il turno di prove libere di questa mattina è stato positivo – gli fa eco Capirossi - siamo già piuttosto soddisfatti dell'assetto della Desmosedici, che non ha bisogno di modifiche particolari, del comportamento delle gomme Bridgestone e del tempo che ho fatto registrare. Purtroppo non sono ancora a posto e dopo una decina di giri ho cominciato ad avvertire male al torace: è molto meglio non esagerare. Ho deciso di cambiare strategia rispetto al fine settimana di Assen, dove era importante vedere cosa sarei riuscito a fare in gara: cerco di stare a riposo il più possibile per rimettermi al più presto. Oggi pomeriggio non ho girato, ma domani sarò di nuovo in pista. Ovviamente effettuerò le prove di qualificazione e la domenica, dopo un' infiltrazione, sarò schierato in griglia. Credo che questa sia la strategia migliore e penso che qui a Donington potrei giocarmi anche punti importanti per la classifica. La mia situazione, infatti, è decisamente migliorata rispetto allo scorso fine settimana in Olanda e spero di arrivare al Sachsenring almeno al 80/90% della mia forma fisica. ?Credo ancora molto nel Mondiale e ritengo che per le ultime 7 gare potremo essere decisamente competitivi, sotto tutti i punti di vista".
Così, alla fine, il migliore degli italiani in Inghilterra è stato Melandri che però ha dei dubbi sulla sua tenuta in gara.
“Mi fa male la mano sinistra – dice ricordando un vecchio incidente avvenuto proprio a Donington nel 2004 – sul giro secco sono veloce, ma non conosco la mia tenuta alla distanza. Hayden? Il favorito rimane lui, l’unico errore che può fare è quello di voler dimostrare di essere un vincente e cercare di fare una gara solitaria”.
Chi non pensa affatto alla gara, al contrario, è Michel Fabrizio che si sta godendo ogni minuto in sella alla Honda RC211V.
“Una moto fantastica – afferma – che ha un sacco di cavalli. Differenze con la Honda Superbike? Beh, la CBR è una moto da strada, questa una da Gran Premio, ci sono molte più regolazioni, ma complessivamente è più facile da guidare. Sono abbastanza soddisfatto perché sto migliorando costantemente ma non sono al limite, né voglio arrivarci”.

Lorenzo sempre più veloce
Jorge Lorenzo ha ottenuto la pole position provvisoria del Gp d’Inghilterra. Il pilota spagnolo ha imposto il suo ritmo al gruppo della 250, facendo segnare il suo giro veloce in 1’32”115. Lorenzo viene dalla trasferta vittoriosa del Gp d’Olanda, dove il pilota spagnolo ha guidato la gara dall’inizio alla fine con il solo Alex De Angelis in grado di poterlo seguire.
Lorenzo alla fine del turno di prove ufficiali si è mostrato sereno e fiducioso per la conferma della sua leadership anche nel secondo turno di prove ufficiali.

Proprio De Angelis, anche lui alla guida di una Aprilia, ma del team di Aspar, è stato il secondo più veloce di giornata con il tempo 1’32”670. Il pilota di San Marino si è dimostrato ancora una volta il solo in grado di poter seguire il passo di Lorenzo. De Angelis, che aveva chiuso anche il turno di prove libere in seconda posizione, deve però guardarsi da un principio di influenza che lo ha limitato nella ricerca della pole position. Dopo aver modificato l’assetto della sua moto Alex è riuscito a migliorare i suoi tempi con facilità nel pomeriggio, senza affaticarsi troppo. I sintomi febbrili, però, hanno iniziato a manifestarsi in maniera evidente alla fine del tempo a disposizione per le qualifiche. Per limitare al massimo le possibili complicazioni, Alex è ricorso immediatamente alle cure della Clinica Mobile.

Stupisce il rientro in pista di Hector Barbera, compagno di squadra di Jorge Lorenzo nel Fortuna Aprilia. Il pilota di Valencia è in sella alla sua Aprilia dopo il delicato intervento subito al radio del braccio destro a seguito di una caduta in mountain bike in allenamento alla vigilia del Gp di Catalunya.

Barbera è riuscito a conquistarsi un posto in prima fila con il tempo 1’32”846, valido per la terza piazza. Va segnalato come Barbera sia ancora limitato nei movimenti e guidi con un tutore al polso ma senza l’aiuto di antidolorifici. Per Hector ci sarà da verificare la tenuta in gara in tali condizioni, per il momento sta dimostrando di essere coraggioso, tenace ed estremamente veloce.

In prima fila di nuovo c'è anche Andrea Dovizioso su Honda che conferma la sua regolarità. Il pilota di Ravenna è arrivato convinto di avere un vantaggio su una pista sulla carta non adatta alle Aprilia. Per tutta risposta si è ritrovato davanti le moto di Noale... Forse alla Honda è arrivato il momento di pensare ad Andrea!

In quinta posizione c’è il veterano Roberto Locatelli in sella alla Aprilia RSV250LE del Team Toth. Il pilota italiano si sta dimostrando ancora una volta in grado di tenere il passo dei piloti più veloci. Per oggi la seconda fila, con il tempo 1’33”331 rappresenta un’ottima base di partenza per impostare una seconda giornata di prove alla ricerca di una posizione ancora migliore.

Da segnalare le cadute senza conseguenze per i piloti di Sylvain Guintoli (Equipe de France) e di Andrea Ballerini (Campetella). I due piloti si sono comunque qualificati rispettivamente al dodicesimo e quattordicesimo

Bautista è sempre il più veloce
Dopo aver corso, la scorsa settimana sulla rinnovata pista di Assen, i piloti della 125 si sono cimentati con uno degli ultimi monumenti motociclistici, la pista di Donington Park, nella classica e verde regione del Derbyshire a circa 40 km da Nottingham.

Sui 4023 metri del circuito britannico, il più veloce del venerdi, sia nelle prove libere del mattino sia in quelle ufficiali del pomeriggio, è stato Alvaro Bautista. Il pilota iberico è molto concentrato in proiezione della gara di domenica e sta cercando la migliore messa a punto possibile per incrementare, il suo vantaggio in classifica iridata. Al momento Bautista conduce la classifica piloti con 47 punti di vantaggio su Kallio, suo diretto inseguitore, che anche a Donington è riuscito a portare le sua moto in prima fila staccando il secondo tempo. La pole di Bautista è 1. 37”228, più veloce rispetto al tempo fatto segnare da pilota spagnolo nelle libere e nuovo giro veloce della pista inglese, migliore del record del circuito di quasi un secondo e più lento del miglior giro fatto segnare da Dovizioso nel 2004 di pochi millesimi di secondo.

In prima fila provvisoria, con il terzo tempo c’è Mattia Pasini, compagno di squadra di Bautista, poco più lento del leader della classifica (+0,193s). Pasini ha conquistato la sua prima fila provvisoria grazie al suo 1’37”421, fatto in condizioni di traffico particolare. Per la sua conformazione, la pista inglese obbliga i piloti della 125 a viaggiare in gruppo per poter beneficiare dell’effetto delle scie. Pasini è stato uno dei più inseguiti della giornata e certamente ciò lo ha deconcentrato mentre era a caccia della prestazione migliore.

A seguire Fabrizio Lai, che chiude la prima fila fatta da uno spagnolo, un finlandese e due italiani. Lai è sempre stato uno dei fan della pista britannica e da lui ci si aspetta una bella gara ma da tenere d'occhio è il suo rendimento nell'arco dell'intera domenica.

Corsi su Gilera ha migliorato cogliendo un settimo tempo, buono per la seconda fila provvisoria. Al giovane di Roma la pista inglese piace, ma proprio qui, lo scorso anno, quando correva in 250, ha subito in caduta la pugnalata al polpaccio destro da una pedana della sua moto. Oggi è alla ricerca di una messa a punto perfetta, per non rischiare ancora di farsi male e per essere il più avanti possibile al via della gara
In terza fila si è fatto vedere anche Andrea Iannone del Campetella Racing. Il pilota abruzzese ha cercato di sfruttare al meglio il tempo a sua disposizione per guadagnarsi un posto il più avanti possibile nella griglia e sembra aver fatto bene il suo lavoro girando in 1’38”284. Sergio Gadea, l’ennesimo pilota di Martinez, ha preceduto il pilota italiano di soli 43 millesimi di secondo, mentre Hector Faubel, anche lui in sella ad una moto del Team Aspar non è andato meglio dell’undicesima posizione girando ad oltre un secondo dalla pole.

Da segnalare la spettacolare caduta di Michele Pirro del WTR Blauer USA, che è stato sbalzato dalla moto a 12 minuti dalla fine del turno all’uscita della curva a sinistra che porta al traguardo. Il pilota di San Giovanni Rotondo, portato per precauzione al centro medico del circuito non ha accusato alcuna lesione. Nella giornata di domani, nel secondo turno di prove ufficiali, Pirro dovrà cercare di fare meglio del suo 1’39”617 valido oggi per la 27esima posizione.

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